Abbiamo acquistato un televisore sul sito www.eurostarelectronic.com
Abbiamo pagato 107,00 euro tramite PayPal in data 2 luglio 2007.
Il sito, evidentemente creato allo scopo di truffare gli ignari acquirenti e probabilmente in conseguenza di varie denunce inoltrate alla Polizia Postale (tra le quali anche la mia), è stato poi sequestrato dalla Procura Distrettuale della Repubblica .
Soldi totalmente persi? No! Sembra che tutto sommato (a parte il tempo perso e l’incaz….atura) sia andata bene!!! ... però avrei qualche riserva nei confronti del sistema PayPal.
Infatti trascorsi 10 giorni dal reclamo, PayPal mi risponde dicendo quanto segue:
"Gentile XXXXXX XXXXXXXX,
PayPal ha concluso l'indagine relativa alla tua pratica e ha deciso a tuo favore.
Siamo stati in grado di recuperare 103,01 EUR e tale importo è stato accreditato sul tuo conto. La rettifica comparirà sul tuo conto tra cinque giorni lavorativi.
Se il venditore è ancora in debito nei tuoi confronti, faremo del nostro meglio per recuperare il saldo dal venditore.
Se i fondi sul conto del venditore non sono sufficienti a coprire il rimborso, ti garantiamo che verranno adottate le misure appropriate nei confronti del conto del venditore, tra le quali la possibile riduzione dei privilegi sul conto del venditore."
E con questo il reclamo viene chiuso senza possibilità di inoltrare ulteriori richieste.
Notare che il rimborso di 103,01 euro deciso da PayPal, corrisponde all'importo da me pagato (107,00 euro) detratte le commissioni addebitate da PayPal al Venditore (disonesto e truffatore - sito sequestrato dalla Procura); infatti 3,4% di 107,00 euro + 0,35 euro (vedasi tariffe PayPal) fa esattamente 3,99 euro [107,00 - 3,99 = 103,01 euro].
Vi sembra giusto e corretto che PayPal ci guadagni su una transazione eseguita a favore di un truffatore?