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Intendevi dire: 

dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

salve a tutti!

oggi ho ricevuto un pacco dalla nuova zelanda e ho dovuto pagare al postino 20,13€  di iva + 5,5€ (spese di sdoganamento previste da poste italiane!) = 25,63 €

 

il tutto per un pacchetto minuscolo, di 130 grammi che ho pagato (incluse s.s.) 21,43 €

quindi un'iva più del 100% del valore dell'acquisto!

 

ho dovuto pagare comunque il postino (anche se ero un po' dubbioso sull'importo!) ma poi, nel pomeriggio, sono andato ad informarmi su internet... ed effettivamente credo che i miei dubbi siano fondati!

 

innanzitutto la fattura su eBay è di un importo totale pari a 21,23 € (come avevo detto all'inizio).

io sapevo che per spedizioni di valore inferiore a 22€ non si deve pagare nessuna tassa doganale (come dice anche il sito di posteitaliane) e quindi ero tranquillo... tuttavia il venditore ha dichiarato (sul foglio posto sopra il pacco) un valore della merce più alto di quanto io abbia effettivamente pagato, inoltre le spese di spedizione riportate sul pacco sono molto maggiori (anche queste) rispetto a quello che io ho realmente pagato!

 

insomma: leggendo le informazioni sul pacco sembra che io abbia pagato il mio pacco più di quanto in realtà abbia effettivamente fatto!!!

 

ne consegue che, in totale, "valore merce"+"s.s." arrivano a 48,45 dollari neozelandesi (= 30,07 €) e quindi viene superata la cifra critica di 22€ (entro la quale non si paga nulla!)

ma io in realtà ho versato al venditore una fattura di importo inferiore a 22 € !!! (come ho già detto sopra!)

 

oltre a questo, anche prendendo per buona l'idea che il valore complessivo del pacco sia pari a 30,07€ (importo che, in relatà, io non ho mai pagato!) informandomi su internet (su posteitaliane, che poi mi ha rimandato al sito agenziadoganale.it) e facendo i conti con le tabelle e tutto... ho scoperto che:

 

- se la mia spedizione è classificabile come "invio di carattere commerciale", e prendiamo per buono il valore di 30,07 (anziché quello da me realmente pagato!) allora dovrei pagare solo 12,12 € (infatti, un valore compreso tra 22€ e 150€ = NO dazi / SI iva 22% / SI 5,5€ delle poste).

- se invece può essere considerato come "invio non commerciale" (visto che è avvenuto tra 2 privati cittadini, in maniera occasionale), allora non dovrei pagare NIENTE! (valore tra 0€ e 45€ = NO dazi / NO iva / NO spese di sdoganamento delle poste).

 

vorrei quindi sapere da voi:

 

1) prima di tutto se posso considerare la mia spedizione come "non di cattere commerciale" (visto anche la quantità di merce spedita, e il fatto che essa sia riservata all'uso personale! ... come dice posteitaliane).

inoltre ho letto su internet il messaggio di una parsona che diceva che se la merce l'avevi ricevuta da un privato, allora dovevi considerarti come "invio non commerciale".

 

2) come conciliare i valori riportati sul pacco (che superano la soglia di 22€) con quelli da me realmente pagati! (inferiori a 22€).

 

3) anche se non fosse classificabile come "NON commerciale" e non potessi fare niente per i valori riportati sul pacco (superiori a quelli realmente pagati!)... ho calcolato che nella peggiore delle ipotesi avrei dovuto pagare solo 12,12 €  (come ho anche detto sopra)... quindi vorrei sapere cosa dovrei fare per riavere indietro TUTTI o parte dei mei soldi!

 

GRAZIE!

 

ancora non ho contattato il venditore, per sapere come mai i costi di spedizione riportati sul francobollo non coincidono con quello che ho pagato! (oltre al valore dichiarato per l'oggetto: che supera di circa 2,5€ il prezzo da me pagato).

Messaggio 1 di 30
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29 RISPOSTE 29

dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

E' un parere autentico dato dall'agenzia delle dogane attraverso le FAQ del loro sito. Dovrei cercare in quel mare magnum, ma ci vorrebbe un pochino di tempo. Ma non dispero di trovarlo ed allora ti riporterò il tutto. Quel moduletto delle poste è piuttosto confusionario e molto aprossimativo, ed a mio parere il dazio lo applicano perché non distinguono nel tuo caso il lato "non commerciale". Tuttavia la cosa non cambia di molto perché in ogni caso il calcolo è sbagliato a tutti gli effetti e quindi andrebbe comunque rifatto. 

La mail potrebbe essere un metodo ma, io direi sempre che sia possibile, non hai modo di contattare direttamente un ufficio dell'agenzia delle dogane? Andarci di persona spesso risolve molti problemi, sempre che sia possibile. 

Per quanto riguarda le poste potresti tentare di parlare con il responsabile delle spedizioni postali della tua provincia. Forse questo personaggio ha migliori informazioni dei suoi colleghi che spesso ignorano le cose veramente.

Forse riuscirebbe a darti notizie migliori. In ogni caso è certamente un'odissea quella che stai cominciando, e non sarà certamente sempice.

Messaggio 11 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

Ok, trovata attraverso il loro sito. E' una risposta dell'ufficio relazioni dell'agenzia delle dogane ad una domanda in merito:

 

"Nel caso di spedizioni curate da soggetti autorizzati ad operare in procedura domiciliata (Società Poste Italiane SpA ed alcuni Corrieri Internazionali), al fine di ottenere la revisione d’accertamento, l’istanza dovrà essere presentata ai citati soggetti, in quanto detta autorizzazione consente di effettuare gli adempimenti doganali direttamente presso i propri magazzini senza l'obbligo di presentare le merci in dogana rimanendo, pertanto, responsabili del corretto svolgimento dell'operazione doganale."

 

Inoltre questo è il regolamento doganale che si occupa delle franchigie. A me pare che il tuo caso non sia compreso, comunque leggilo perché è interessante (e molto prolisso, pure):

 

Regolamento (CEE) n. 918/83 del Consiglio del 28 marzo 1983

 

Ciao

Messaggio 12 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

Ciao a tutti!

Come promesso in un post precedente, sono tornato per informarvi sull'esito della faccenda!

 

Dopo mesi di e-mail e giri vari tra diversi uffici postali, la questione si è conclusa nel migliore dei modi e sono riuscito ad ottenere il rimborso COMPLETO dei diritti doganali ingiustamente pagati al postino quando mi ha consegnato il pacchetto a casa, quel lontano 27 novembre 2014 (25,63 € di oneri doganali, applicati su una merce importata, il cui valore era addirittura inferiore a tale cifra richiestami!).

 

Considerando la mia insistenza / determinazione... e il fatto che mi sia fatto trovare preparato in molte delle leggi che regolano la questione (quando avviene l'ammissione in franchigia dai diritti doganali, quando si paga l'iva, quando si pagano i dazi, come si calcolano gli oneri doganali in base al valore della merce importata, cosa dicono gli articoli legislativi, i decreti ministeriali, ecc...), sono convinto che, probabilmente, assillati da tutto questo, abbiano preferito "tagliare corto" e restituirmi i 25,63 € pagati, senza approfondire molto la cosa (per la serie: "ok, ti diamo 25€, basta che ci lasci in pace e non ci contatti più!")... infatti hanno accettato la domanda senza tanti problemi.

 

Comunque... a grandi linee (per chi fosse interessato), così è come sono andate le cose:

 

Spoiler
  • Inizialmente ho contattato l' "Ufficio relazioni con il Pubblico" del sito dell'agenzia delle dogane (e questo già ve l'avevo raccontato)
  • Questi mi hanno risposto (come mi disse anche misterious_shadow qui sopra, nel messaggio precedente) che avrei dovuto rivolgere il reclamo a Poste Italiane e non a loro, in quanto è Poste Italiane stessa che è autorizzata a fare per conto proprio i bollettini.
  • Sono poi andato in giro per i vari uffici postali della mia città, senza alcun esito (il direttore mi suggerì, prima che me ne andassi, di vedere online se avessi trovato qualcosa per inoltrare un reclamo).
  • Nei giorni successivi, quindi, sono andato sul sito Posteitaliane.it.  Qui, In fondo alla home page, c'è il punto "Reclamo Servizi Postali"; una volta cliccato tale punto si arriva in una pagina web in cui ti viene suggerito (prima di inoltrare un reclamo) di provare a chiedere informazioni compilando il "form online" o contattando l' 803.160.
  • Ho quindi spiegato il mio problema compilando il “form online”, ma dopo qualche giorno mi è arrivata un'email piuttosto evasiva e insoddisfacente, che mi diceva semplicemente di avviare il reclamo (via Web, in un ufficio postale, o inviando una raccomandata a Roma).
  • Ovviamente, tra le 3 opzioni disponibili, ho preferito provarci online... ma ad un certo punto del processo ho trovato degli ostacoli che mi rendevano difficile andare avanti (se il reclamo lo avvia il destinatario e vuole ottenere un rimborso, allora gli occorre allegare il documento di "Delega del Mittente").
  • Poiché il mio caso era particolare (riguardava i dazi doganali erroneamente applicati sul pacco da Poste Italiane ...e la “delega del mittente” non c’entrava proprio niente!) ho preferito lasciar perdere e provare con il secondo – ed ultimo – suggerimento trovato nella pagina di reclamo (ovvero: chiamare l’ 803.160).
  • Nei giorni successivi ho telefonato l' 803.160 (numero verde di Postetialiane) e qui finalmente c’è stata la svolta perché l’operatore ha saputo indicarmi la via giusta da seguire, ovvero: contattare via e-mail l’agenzia di Linate (da dove passano tutti i pacchi provenienti dall’estero) al seguente indirizzo (molto importante!): lonate-dau@posteitaliane.it
  • Ho quindi inviato un’email a Linate, spiegando per bene tutta la faccenda e allegando tutta la documentazione necessaria (foto del pacco, dei bollettini, ecc.). Dopo qualche giorno mi è arrivata la risposta in cui dicevano: “Stiamo verificando l’anomalia fra l’importo indicato sulla lettera di vettura e quello indicato sulla bolla doganale. Vi daremo riscontro in questi giorni.
  • Dopo qualche giorno (probabilmente avendo verificato che l’anomalia c’era!) mi arriva questa email: “Buongiorno. Ci occorre ricevuta del pagamento rilasciato dall’Ufficio postale e contatto telefonico.”
  • Questa la mia risposta: “Io ho solo il cedolino che vi ho inviato in allegato nel primo messaggio, in cui c'è scritto che ho pagato 20,13 € (di oneri doganali) + 5,5 € (di oneri e spese di sdoganamento previste da Posteitaliane) ... per un totale di 25,63 Euro.  Il postino, inoltre, non mi avrebbe rilasciato il pacco se io non avessi pagato questo importo (nonostante fosse errato) ... quindi, il fatto stesso che io abbia il pacco, certifica l’avvenuto pagamento. Questo è tutto quello che mi è stato rilasciato dal postino al momento della consegna del pacco (dopo la firma da me rilasciatagli); se devo ottenere altre "certificazioni" che avvalorino ulteriormente il pagamento, fatemi sapere come. Grazie.”
  • Questa la loro risposta: “Buongiorno. Sarebbe meglio che l’ufficio postale attesti quanto effettivamente ha incassato per la spedizione in oggetto.”
  • A questo punto ricominciavano i problemi perché avrei dovuto ottenere la documentazione che certifica l’avvenuto pagamento del bollettino.
  • Dopo settimane dall’ultima volta (anche per via del Natale/capodanno che si è frapposto), torno all’ufficio postale della mia città e parlo di nuovo col direttore (menzionato nei punti precedenti) al quale spiego tutta la faccenda (che nel frattempo era andata avanti) e che mi occorreva ottenere la documentazione del pacco, da dover spedire a Linate.
  • Qui ricominciano i problemi perché il direttore (e i suoi colleghi) cominciano ad asserire che quel bollettino non lo hanno prodotto loro (nonostante l’unico logo soprariportato fosse “Poste italiane”), che nei loro archivi “non risultava” ... ecc.
  • Dopo qualche minuto passato a parlare, esce fuori che (secondo loro), probabilmente è stato SDA a consegnare il pacco ... tuttavia, loro stessi mi informano del fatto che SDA fa comunque parte del gruppo “Poste Italiane” ... quindi non riuscivo a capire quale fosse il problema e perché non riuscivano a trovarmi la documentazione del pacco.
  • Dopo essere riuscito a convincere il direttore a darmi una mano, egli ha telefonato alla sede SDA Pesaro (la provincia) ma i due continuavano a discutere a telefono e non riuscivano a mettersi d’accordo su chi fosse stato a consegnare il pacco (e chi avesse nei propri archivi la documentazione del pagamento del bollettino).
  • Nei giorni successivi, dopo varie peripezie e telefonate a SDA Pesaro, sono riuscito finalmente a scoprire che erano effettivamente loro a custodire la documentazione che stavo cercando (quindi erano stati loro ad avermi consegnato il pacco, quel 27 novembre 2014), ma la telefonata si concluse dicendomi che loro non potevano rilasciarmi niente ... perché si trattava di documenti appartenenti all’azienda e che non potevano dare così facilmente ai cittadini (avrei dovuto avviare una pratica anche per ottenere tali documenti!).
  • Poiché SDA e Poste Italiane lavorano insieme, ho ricontattato di nuovo Linate dicendogli (in poche parole) che SDA non voleva darmi la documentazione che volevano da me ... e che se avessero voluto tali documenti (che si trovano, di fatto, in una sede appartenente alla loro stessa azienda/gruppo!) se li sarebbero dovuti procurare da soli! ... non capisco perché io debba fare da tramite tra due uffici di Poste Italiane ... per consegnare documenti che appartengono già a LORO!
  • A questo punto, credo che abbiano tralasciato la questione burocratica e hanno accettato la mia richiesta di reclamo sebbene non fossi riuscito a procurargli la “ricevuta di pagamento del bollettino” precedentemente richiestami. La loro ultima risposta è stata la seguente: “Abbiamo provveduto ad inviare la pratica al ns ufficio di competenza.”.
  • Dopo qualche settimana mi è arrivata una raccomandata da Poste Italiane in cui c’era scritto: “... Si comunica di aver disposto il rimborso di € 25,63 mediante emissione di assegno postale che perverrà all’indirizzo sopra indicato.” (OTTIME NOTIZIE! Ma – in pratica – era solo una lettera che mi diceva che ne sarebbe arrivata un’altra col rimborso).
  • Sono stato ancora un altro paio di settimane in ansia, in attesa della lettera definitiva (contenete il rimborso!) e oggi (18 febbraio 2015) è finalmente arrivata! ... domani andrò all’ufficio postale sperando che finalmente mi vengano restituiti i 25,63 € (anche se – a questo punto – credo che si possa cantare vittoria! Smiley Felice )

 

Se non riuscirò ad ottenere il rimborso per qualche motivo, tornerò a farvi sapere ... in caso contrario significa che ho riottenuto i soldi e che la questione si è conclusa positivamente! Smiley Felice

 

Grazie a tutti quelli che hanno cercato di aiutarmi in questa discussione!

Spero che, in futuro, questa discussione possa essere d’aiuto a qualcun altro che capita nel mio stesso problema (errato calcolo delle tasse doganali da pagare, per merce importata da paesi extra-UE!)

 

CIAO!! Smiley Molto-felice

Messaggio 13 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

Non posso che congratularmi per la testardaggine, per una volta usata per un buon fine, bravo!
Messaggio 14 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

Grazie! 😄

È stata una bella soddisfazione averla vinta e riottenere il rimborso!

 

Non ci speravo molto! ... soprattutto al rimborso completo!

Credevo che adesso (dopo essere finalmente riuscito ad inoltrare la pratica di reclamo a chi di dovere) ci si sarebbe dovuti mettere di nuovo a discutere sul fatto SE la merce andava completamente esentata dal pagamento delle tasse doganali (rimborso completo)... o se le tasse doganali adassero solo riviste e ridimensionate, ma comunque applicate! (rimborso parziale)...

 

Come vi avevo spiegato nei primi messaggi, la questione era molto contorta e complicata, perché effettivamente io avevo pagato meno di 22 € (limite legislativo entro il quale non si pagano tassi doganali - né IVA né dazio) ma a seguito di un errata dichiarazione del venditore del valore della merce e per colpa del fatto che egli avesse (di propria iniziativa!) utilizzato un servizio di spedizione PIU' COSTOSO di quello da me pagato! ...dai dati riportati sul pacco risultava che la transazione avesse superato la soglia limite di 22 € (per non pagare alcuna tassa di importazione).

 

Per fortuna tutta questa discussione (rimborso totale o parziale) non è avvenuta... e (probabilmente stufi) me l'hanno data vinta... e mi hanno risarcito tutto (senza stare a vedere i dettagli).

 

_________________________

 

Comunque (torno a ripetere!) la legge italiana chiede di calcolare (per determinare se si è esentati dal pagamento di tassi di importazione o no) il valore intrinseco della merce (senza spese di spedizione!)... mentre Poste Italiane fa come gli pare ed impone ai cittadini la sua personale legge (che non è scritta da nessuna parte), spadroneggiando come vuole.

Ormai la legge di Poste Italiane si è imposta ed è riconosciuta da tutti come esatta (poiché è Poste Italiane stessa a spiegare così alla gente... e nessuno può dirgli "no, non è vero!")... ma in realtà così non è (e nessuno lo sa!).

 

Leggendo i decreti legislativi (e alcune risposte contorte e poco chiare dell'agenzia delle dogane), credo di aver capito che le spese di spedizione vanno sì calcolate... ma DOPO (per determinare QUANTE tasse devi pagare!) non PRIMA (cioè per stabilire SE le devi pagare o no!).

 

in pratica, sperando di riuscire a spiegarmi meglio:

- per determinare SE devi pagare o no delle tasse di importazione, va calcolato SOLO il valore INTRINSECO della merce (SENZA spese di spedizione!).

- una volta appurato (con questo sistema suddetto!) che effettivamente LE DEVI PAGARE (perché il solo valore intrinseco della merce supera 22 €)... allora (e solo adesso!) si deve tener conto SIA del valore della merce (MA SEMPRE INTRINSECO!) SIA dei costi di spedizione...per determinare a quanto ammontano tali tasse!

 

Poste Italiane non fa nulla di tutto questo.

Ignora il fatto che la legge chieda di calcolare il valore INTRINSECO della merce (e - più semplicemente - chiede ai cittadini di indicare quanti soldi è stato pagato l'oggetto importato, ovvero: il suo "valore di mercato" e non il suo "valore intreinseco", come vuole la legge) e poi impone di tener conto dei costi di spedizione per determinare se si è esentati o meno dal pagare tasse! (e non - come dovrebbe fare - per determinare a quanto ammontino le tasse da pagare, SUCCESSIVAMENTE all'accertazione che esse debbano effettivamente essere applicate!).

 

è un po' contorto ma credo che questo sia il vero meccanismo che andrebbe applicato (e nessuno lo sa!).

Messaggio 15 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

Ritengo logica la tua interpretazione sul meccanismo. Per quello che riguarda il valore intrinseco non è quantificabile in realtà perché nei casi di vendita deve fare fede una dichiarazione di valore altrimenti si dovrebbe visionare una fattura di acquisto di chi spedisce per determinare il ricarico ed estrapolarlo e roba del genere. Io credo che per valore intrinseco intendano il dichiarato in quanto tale da tenere separato dalle spese di assicurazione e spedizione che fanno imponibile al valore stesso, per la tassazione. Un valore intrinseco reale di una merce necessita di una valutazione in termini assoluti e desumibili per tutti e la cosa non mi pare possibile. Finirebbe quasi per forza di cose per divenire una valutazione di tipo arbitrario, piuttosto che una valutazione di tipo certo o comunque dimostrabile.

Propendo invece per interpretare come corretto e perfettamente logico il sistema di valutazione del limite di franchigia esattamente come lo hai descritto rivestendo decisamente una logica piuttosto importante.

In ogni caso, tralasciando i tecnicismi, sono decisamente lieto del buon esito della tua situazione. Diciamo pure che, a prescindere che si siano mossi per sfinimento o meno, è stata riequilibrato un errore ed infine una ingiustizia nei tuoi confronti. Alla fine è bene così. Certo, come si prevedeva, è stata una navigazione procellosa e spiace che un povero qualcuno debba impattare contro l'elefantiasi di queste grandi società, motivo per il quale molti desistono a prescindere dal tentare qualsiasi rivalsa seppure giusta. In ogni caso, sono contento dell'esito di tutto quanto ti è successo ed i miei complimenti per la pertinacia dimostrata nel portare avanti la tua legittima richiesta.

Messaggio 16 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

woow... che bel linguaggio forbito! complimenti! 😄

 

Rispetto la tua posizione / interpretazione riguardo al significato di "valore intrinseco" e concordo con te sul fatto che, se inteso nella sua connotazione originale, determinarlo sia difficile (soprattutto per oggetti complicati, composti da vari materiali diversi, tipo un computer) ... tuttavia rimango fedele al (a mio parere) vero ed unico significato del termine.

 

La lingua italiana vuole che per "valore intrinseco" si intenda "i costi per produrre un oggetto".

Se la legge italiana avesse voluto esprimere un diverso significato, non si spiega perché si sia scelto di utilizzare proprio l'aggettivo qualificativo "intrinseco" (che è preciso!) e non altri termini esistenti (nominale, reale, di mercato, ecc.) che esprimono diversi significati (o altri termini meno tecnici).

 

Estremizzando il caso (per dimostrare quanto possa influire questa apparente "piccolezza" linguistica): se importassi un francobollo raro dall'America all'Italia (pagato 1500 euro), la legge prevedrebbe (per questa ipotetica spedizione) l'esenzione dal pagamento delle tasse di importazione, perché il "valore intrinseco" di un francobollo è costituito da:

- carta

- inchiostri usati per la stampa

- manodopera

- energie elettrice dei macchinari usati

- e poco altro...

per un valore totale di pochi centesimi di euro (ben lungi dai 22 € previsti).

 

... Ma, se si travisa il significato di "valore intrinseco" a proprio interesse personale (come fa poste italiane), saremmo costretti a pagare svariate centinaia di euro! ... perché il valore di riferimento sul quale determinare se si debbano pagare tasse o no, sarebbe 1500 € (il "prezzo pagato") e non i "pochi centesimi" necessari alla produzione del francobollo in questione (che ne costituiscono il vero "valore intrinseco").

Direi che la situazione cambierebbe di parecchio per tale importatore.

 

Alla legge non deve importare quanti soldi io sia disposto a spendere per un prodotto ... ma quanto quel prodotto valga realmente in termini di materie prime (affinché se ne possa realizzare uno uguale).

Per quanto mi riguarda, potrei essere legato ad un oggetto affettivamente e pronto a spenderci un capitale che altri mai si sognerebbero di pagare!

Da questo si evince che anche il "prezzo pagato" (così come il "valore intrinseco") sia una valore NON-assoluto, ma arbitrario alla valutazione di chi acquista o vende (un giorno si potrebbe vendere un prodotto a TOT... e il giorno dopo, lo stesso prodotto, al doppio e/o la metà!).

 

Comunque non c'è modo di uscire da questo dibattito, se non facendo un processo per vedere se il giudice dà ragione a me o a poste italiane (cosa che ovviamente non farò Smiley Molto-felice eheheh ).

 

Ancora grazie per avermi aiutato e per i complimenti (che ricabio).

ciao! 🙂

Messaggio 17 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

Oh, bella! Mi è uscito così. Mi sembravano le parole più adatte, ma riesco anche a semplificare.

Giusto per mettere l'ultima virgola, il sistema delle dogane è integrato ed europeo e corrisponde a leggi recepite e direttive comunitarie che hanno un valore in quanto si vuole rendere uniforme tutto il sistema. Io credo che quando parlino di valore intrinseco stiano un pochino sbagliando la traduzione delle direttive comunitarie che parlano invece molto di più di valore "certo e certificabile". Comunque è poco significativo alla fine del conto.

Certo che sono d'accordo che il guazzabuglio che poi genera gli errori dei quali sei stato vittima è dovuto ad una prassi male rispettata da parte dell'operatore che in questo caso è poste. Il solo fatto che in un primo momento non fossero nemmeno in grado di dirti come reclamare ed in che modo la dice veramente lunga.

Quindi velo pietoso per loro, e brindiamo per te.

Messaggio 18 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

olegna1991
Utente della Community
Salve
Vi ringrazio anticipamente per i post che mi son stati molto utili.
Anche io mi trovo in una situazione simile ho fatto un acquisto di 9€ compresa la spedizione ma la dogana Linate mi ha tassato per un valore di 37€...facendomi pagare 18€ di dazi etc...ma io nella raccomandata che mi avevano inviato avevo allegato relativa fattura e transazione con la carta di credito...quindi da dove le hann prese ste cifre.... ? Ho inviato una email al contatto che avete citato e adesso spero in una risposta...qualcuno a suggerimenti? Ho già fatto il girovago fra uffici postali, 803160 e 848800898 per eventuali reclami ma nessuno sapeva che fare
Messaggio 19 di 30
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dazi doganali / iva / spese di sdoganamento

Evidentemente non si sono fidati, succede
Messaggio 20 di 30
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