Buongiorno.
Il 10 luglio 2017 ho regolarmente inviato all'acquirente che vive in Serbia un pacchetto contente una maglia sportiva, pacchetto inviato con PRIORITY INTERNAZIONALE. La Priority ha un codice di riferimento che permette come da pubblicita' da parte delle Poste Italiane di visualizzare sul sito l'arrivo e la ripartenza presso IL CENTRO SCAMBI INTERNAZIONALE. Ebbene, dopo circa 10 giorni non avendo comunicazioni dall'acquirente accedo piu volte personalmente al sito delle Poste, inserendo il codice: PRODOTTO NON DISPONIBILE. Vado presso l'Ufficio postale da cui e' partita la spedizione: stessa situazione. Chiedo informazioni..mi rispondono che non possono farci niente e che devo aprire un reclamo.
Scrivo un reclamo on line presso Poste.it, chiedendo spiegazioni: mi contattano dalle poste e con fare arrogante mi rispondono che spesso con Priority Internazionale il codice non funziona e non si ha piu traccia della spedizione.
Mi mandano una mail comunque specificando che da un loro accurato controllo non si ha rilevanza di criticita' nella spedizione (capire come hanno fatto a controllare, sarebbe curioso..).
Nel frattempo dialogando con l'acquirente sempre in maniera amichevole, concordiamo l'apertura di una controversia a fine mese di luglio. Il pacco continua a non arrivare e a non visualizzarsi sul sito se lo stesso e' arrivato presso il Centro Scambi Internazionale. Io apro un secondo reclamo alle poste, per il quale non ho asolutamente risposta.
Ebay americano riceve la controversia e mi blocca la somma accreditatami al momento dell'acquisto. Mi chiede di fornirgli il codice, cosa che faccio prontamente e allego anche copia dei due reclami e della risposta delle Poste, via mail.
Oggi, 15 agosto, ebay chiude la controversia, dandomi torto, confermando che il mio codice identificativo non e' sufficiente.
Capisco che l'acquirente debba essere rimborsato, ma non e' colpa mia se, pagando un servizio di spedizione presso poste italiane, lo stesso non ha visibilita' e tracciatura nonostante sia pubblicizzato come tale. Ho fornito collaborazione e documentazione in mio possesso, ma cio' non e' valso a nulla.
In conclusione: ho pagato una spedizione, ho perso l'oggetto venduto (che potrebbe comunque arrivare ma non ho visibilita' al momento), ho dovuto rimborsare in maniera inflessibile tutta la somma all'acquirente tramite Paypal.
Vi sembra corretto? Paypal garantisce, a fronte di una tassazione di tutelare acquirenti e venditori. Ma in questo caso, per il venditore non c'e stata alcuna tutela.
Rimango in attesa di un vostro riscontro. ( e se serve posso fornire tutta la documentazione sopra citata)
Saluti
