Comunque fai bene a "sorvolare" sui danni che il feed negativo comporta.
Continua così!
E fatTI il favore di lasciar perdere il regolamento come riferimento e fondamento della liceità-
Ma anche no: chiamalo come vuoi, consenso dell'avente diritto, esercizio di un diritto, costumanza; il fatto che conta è che il venditore, all'atto di iscriversi, à accettato che controparte valutasse la transazione intercorsa, avendo, parimenti, la possibilità di esprimere una valutazione a sua volta - certo, con alcuni limiti -. Se gli va bene, è così; se non gli va bene, che adisca le vie legali, affinché quella parte del Regolamento sia dichiarata vessatoria, oppure se ne vada; non può, però, lagnarsi se l'acquirente, rispettando il Regolamento, gli à rilasciato un commento negativo.
Che, poi, citare in giudizio per un danno economico l'acquirente che abbia rilasciato il commento negativo, a mio avviso, crea pure de' problemi di causalità, ma questa è un'altra storia.
"Inoltre se vuoi, e se ne hai tempo, vai a visitarti la sentenza eBay-Vuitton made in FRANCE, circa le responsabilità oggettive di eBay nella sua piattaforma" (io ci trovo delle analogie)..............
Su questo nessun commento?....................
Magari che sia tabù discuterne?......eppure ci sono analogie!
Non è che sia un tabù discuterne; ò saltato questa parte del tuo messaggio per due ragioni: la prima è che si tratta di una sentenza franciosa, che applica il diritto francioso; e la seconda, oltreché la più importante, è che, pur conoscendo il dispositivo, ignoro nella maniera più crassa la parte motiva.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
Continua così!
E fatTI il favore di lasciar perdere il regolamento come riferimento e fondamento della liceità-
Ma anche no: chiamalo come vuoi, consenso dell'avente diritto, esercizio di un diritto, costumanza; il fatto che conta è che il venditore, all'atto di iscriversi, à accettato che controparte valutasse la transazione intercorsa, avendo, parimenti, la possibilità di esprimere una valutazione a sua volta - certo, con alcuni limiti -. Se gli va bene, è così; se non gli va bene, che adisca le vie legali, affinché quella parte del Regolamento sia dichiarata vessatoria, oppure se ne vada; non può, però, lagnarsi se l'acquirente, rispettando il Regolamento, gli à rilasciato un commento negativo.
Che, poi, citare in giudizio per un danno economico l'acquirente che abbia rilasciato il commento negativo, a mio avviso, crea pure de' problemi di causalità, ma questa è un'altra storia.
"Inoltre se vuoi, e se ne hai tempo, vai a visitarti la sentenza eBay-Vuitton made in FRANCE, circa le responsabilità oggettive di eBay nella sua piattaforma" (io ci trovo delle analogie)..............
Su questo nessun commento?....................
Magari che sia tabù discuterne?......eppure ci sono analogie!
Non è che sia un tabù discuterne; ò saltato questa parte del tuo messaggio per due ragioni: la prima è che si tratta di una sentenza franciosa, che applica il diritto francioso; e la seconda, oltreché la più importante, è che, pur conoscendo il dispositivo, ignoro nella maniera più crassa la parte motiva.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
un venditore mette in vendita un oggetto, un acquirente lo compra e il venditore non glielo spedisce perchè, dice, "PRIMA MI DEVI LASCIARE IL FEEDBACK POSITIVO". Fino a quando il compratore non rilascia feedback positivo, il venditore non spedisce nulla (magari lo ha scritto pure in inserzione: "il feedback positivo anticipato è considerato parte integrante del pagamento").
In questa vicenda io ravviso estremi di reato in capo al venditore, sinceramente, perché quest'ultimo, dopo esser stato pagato, deve adempiere la propria obbligazione; laddove pretenda dall'acquirente un comportamento quale che sia sotto minaccia di non adempiere - diversa, ovviamente, dalla lecitissima pretesa che controparte ottemperi a sua volta al contratto -, si è, ormai, avviato sulla via dell'illecito penale.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
In questa vicenda io ravviso estremi di reato in capo al venditore, sinceramente, perché quest'ultimo, dopo esser stato pagato, deve adempiere la propria obbligazione; laddove pretenda dall'acquirente un comportamento quale che sia sotto minaccia di non adempiere - diversa, ovviamente, dalla lecitissima pretesa che controparte ottemperi a sua volta al contratto -, si è, ormai, avviato sulla via dell'illecito penale.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
Per quel che riguarda il tuo post 114, gli estremi del reato di cui parli presuppongono una cosa, casomai implicita, che però non è scritta da nessuna parte, e cioè che l'acquirente abbia pagato.
Forse ti è sfuggita la sottigliezza, comunque al riguardo puoi dare un'occhiata al post 111
No che non mi è sfuggita; ò inserito a posta il concetto di "dopo esser stato pagato", proprio per evitare una obiezione sul genere del tuo centoundici.
Se avessi voluto sorvolare sulla condizione avrei scritto "in ogni caso" o l'avrei semplicemente omessa.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
Forse ti è sfuggita la sottigliezza, comunque al riguardo puoi dare un'occhiata al post 111
No che non mi è sfuggita; ò inserito a posta il concetto di "dopo esser stato pagato", proprio per evitare una obiezione sul genere del tuo centoundici.
Se avessi voluto sorvolare sulla condizione avrei scritto "in ogni caso" o l'avrei semplicemente omessa.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
@matteo_garibaldi_mofa
Che la musica de "regolmento accettato" debba essere suonata mi è chiaro, ma non pretendiamo che dica più che tanto.
Tra l'altro, e lo dico per pura informazione, mi è capitato diverse volte, e per cose più serie di Ebay, di sottoscrivere (in senso tradizionale) dei "regolamenti" o delle clausole predisponendo in parallelo ciò che mi sarebbe servito (con successo, tutte le volte che son ricorse le circostanze) per "impallinarne" gli estensori.
Certo, ma devi aver agito in qualche maniera; fino a che non l'ài fatto, la clausola, vessatoria finché vuoi, è restata in vigore.
Per quel che riguarda, invece i nesso di causalità di cui parli al post 113, tale nesso è generato da Ebay.
Precisamente; ed il problema è proprio questo.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
Che la musica de "regolmento accettato" debba essere suonata mi è chiaro, ma non pretendiamo che dica più che tanto.
Tra l'altro, e lo dico per pura informazione, mi è capitato diverse volte, e per cose più serie di Ebay, di sottoscrivere (in senso tradizionale) dei "regolamenti" o delle clausole predisponendo in parallelo ciò che mi sarebbe servito (con successo, tutte le volte che son ricorse le circostanze) per "impallinarne" gli estensori.
Certo, ma devi aver agito in qualche maniera; fino a che non l'ài fatto, la clausola, vessatoria finché vuoi, è restata in vigore.
Per quel che riguarda, invece i nesso di causalità di cui parli al post 113, tale nesso è generato da Ebay.
Precisamente; ed il problema è proprio questo.
In verità derido l'inetto che si dice buono, perché non à l'ugne abbastanza forti.
Chi à meno di quanto desideri deve sapere che à più di quanto, in realtà, non valga.
Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un'ora di conversazione con me. Dai primi mi difende la legge.
