Il titolare dei diritti su un prodotto ha la liceità di impedirne o limitarne la vendita anche se il cliente acquirente è a sua volta un rivenditore che compri al fine di ridstribuirllo sul mercato, e di stabilire tale fatto come parte integrante del contratto di vendita. Basta citare questo fatto all'atto della vendita stessa o rendere ben nota la cosa anche per mezzo di iscrizioni apposte direttamente sul prodotto. Faccio un esempio, pur permanendo nell'ignoranza della natura stessa del prodotto in questione in questo post.
Se si vende un libro, giusto per fare un esempio, che ha la dicitura "vendibile solo nelle edicole" un rivenditore titolare di una libreria non lo può vendere. Quindi, anche se lo acquista regolarmente, non ha poi il diritto di fare quello che gli pare perché è il proprietario della merce acquistata. Perché avere la proprietà della merce pura e semplice ed avere la titolarità a rivendere sono due cose molto differenti.
Per quello che sembra, l'azienda in questione non vorrebbe la rivendita attraverso sistemi online come ebay e nemmeno in mercati stranieri per i quali non abbia previsto la distribuzione dei suoi prodotti.
Le motivazioni possono essere tantissime non ultima quella segnalata di mancanza di certificazione alla vendita in un mercato straniero ben preciso. Chi vende ugualmente tali prodotti senza dare attenzione a queste limitazioni commette senz'altro violazione delle norme.
E mi sembrerebbe anche di capire che una delle principali motivazioni è proprio questa ultima. Il prodotto non ha certificazioni per una serie di nazioni e, vendendo su ebay in tutto il mondo, si rischia di vederlo piazzato e venduto dove non dovrebbe assolutamente entrare con conseguente rischio di denunce, coinvolgimenti in cause, danni di immagine ed altro per il produttore ecc. ecc.
Più che legittimo che il titolare die diritti di un prodotto individuato e marchiato, dia delle limitazioni di distribuzione del proprio prodotto, proprio perchè è portatore di un marchio ben definito.
Ecco quindi che viene utile una denuncia alla GDF circostanziata anche nei fatti, in modo che sia chiaro che l'azienda ha compiuto un atto tendente a fermare questa situazione e che quindi non è responsabile diretta di una illecita distribuzione dei suoi prodotti.
