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Vendita bandiera: vietato

bluejoy67
Utente della Community

Salve, volevo mettere al'asta la mia bandiera sudista, comprata negli anni '80 quando non sapevo nulla del suo significato e da allora dimenticata in fondo ad un armadio, ma ebay me lo impedisce con la seguente dicitura:

 

Si è verificato un problema. Correggi il seguente errore.

Non puoi completare l'inserzione in questo momento. Vedi di seguito per i dettagli.

Abbiamo modificato le nostre regole riguardanti la vendita di materiale offensivo al fine di proibire la vendita della bandiera della Confederazione statunitense e di articoli che contengono la sua immagine. Questi articoli non possono più essere messi in vendita e, da adesso, saranno rimossi.

 

Il bello è che ce ne sono almeno altre 30-40  simili in vendita, ovviamente sempre su ebay...

Non mi risulta che quella bandiera sia fuorilegge in nessun paese, non è collegata a fascismo/nazismo... mah

 Allora le regole valgono solo per me?Smiley frustrato

 

 

Messaggio 1 di 12
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11 RISPOSTE 11

Vendita bandiera: vietato


@bluejoy67 ha scritto:

Salve, volevo mettere al'asta la mia bandiera sudista, comprata negli anni '80 quando non sapevo nulla del suo significato e da allora dimenticata in fondo ad un armadio, ma ebay me lo impedisce con la seguente dicitura:

 

Si è verificato un problema. Correggi il seguente errore.

Non puoi completare l'inserzione in questo momento. Vedi di seguito per i dettagli.

Abbiamo modificato le nostre regole riguardanti la vendita di materiale offensivo al fine di proibire la vendita della bandiera della Confederazione statunitense e di articoli che contengono la sua immagine. Questi articoli non possono più essere messi in vendita e, da adesso, saranno rimossi.

 

Il bello è che ce ne sono almeno altre 30-40  simili in vendita, ovviamente sempre su ebay...

Non mi risulta che quella bandiera sia fuorilegge in nessun paese, non è collegata a fascismo/nazismo... mah

 Allora le regole valgono solo per me?Smiley frustrato

 

 


Che ce ne siano in vendita su ebay è un fatto...che sia consentito dai regolamente è ben altro!

Ad antica memoria non credi che si possa ricondurre ad un acronimo tristemente noto:

Smiley Triste

K...K...K

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L'intelligenza è una virtù usiamola bene.

Living room...for everyone...without offense
Messaggio 2 di 12
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Vendita bandiera: vietato

Mahhh,,,,

 

Qui su eBay sono piuttosto pignoli,,,pero'

 

Prova a modificare l'inserzione e inserire al posto di bandiera ,,, " vessillo " o "stendardo" 

 

Sono pronto a scommettere che verra' accettato .

Messaggio 3 di 12
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Vendita bandiera: vietato


@pafispi ha scritto:

Mahhh,,,,

 

Qui su eBay sono piuttosto pignoli,,,pero'

 

Prova a modificare l'inserzione e inserire al posto di bandiera ,,, " vessillo " o "stendardo" 

 

Sono pronto a scommettere che verra' accettato .



'Sera Gent,mmo Paf.

 

Smiley Strizza l'occhio

 

Della serie fatta legge...trovato l'inganno!

Smiley LOL

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L'intelligenza è una virtù usiamola bene.

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Messaggio 4 di 12
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Vendita bandiera: vietato

Azzzz.

 

Come sono solerti e veloci le moderatrici,,, ( che saluto) !

 

Comunque grazie anche dalla consorte.

Messaggio 5 di 12
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Vendita bandiera: vietato


@pafispi ha scritto:

Azzzz.

 

Come sono solerti e veloci le moderatrici,,, ( che saluto) !

 

Comunque grazie anche dalla consorte.


Già...

 

Mi accomiato pure io e saluto le Ns ragazze

 

Ciao Laura

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Messaggio 6 di 12
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Vendita bandiera: vietato

atomicstore
Utente della Community

La verità è che eBay ha torto in questo caso e per motivi di pura ignoranza. Quella bandiera, è la bandiera indipendentista degli stati del Sud, non c'entra nulla con il razzismo, la nostra società è talmente ossessionata dal Politically correct da cancellare la storia, se il kkk avesse detto pubblicamente di adorare la carne, oggi il Politically Correct ci costringerebbe a diventare vegani 😄

 

Ecco un interessante inquadramento socio-storico di questa bandiera che ho trovato su answers, quella bandiera è solo un simbolo "secessionista" dei paesi del sud degli attuali U.S.A per motivi più che altro fiscali.

 

"Quando Lincoln fu eletto presidente, passò immediatamente, con l’accordo del Congresso degli Stati Uniti, la Morrill Tariff (la piú alta tassa d’importazione della storia degli Stati Uniti), piú che raddoppiando i tassi d’importazione dal 20% al 47%. Questa tassa significò la bancarotta per molti cittadini del Sud. Nonostante il fatto che negli Stati del Sud fosse presente solo il 30% della popolazione degli Stati Uniti, essi pagavano l’80% delle tariffe. La tassazione oppressiva, la negazione del diritto di autogoverno dei singoli Stati, e un governo federale che non sentivano li rappresentasse, spinsero gli Stati del Sud a decidere di ritirarsi legalmente dall’Unione.


Dal momento che i cittadini degli Stati del Sud si erano sottratti alla tassazione oppressiva ritirandosi dall’Unione, il solo modo per imporne il pagamento era quello di invadere gli Stati Confederati per obbligarli, con le armi, a ritornare nell’Unione.

Abraham Lincoln invase quindi il Sud per imporre il pagamento di tale tassa d’importazione e soddisfare i suoi sostenitori, gli industriali del Nord. Non era lo schiavismo l’oggetto della discordia. La guerra di Lincoln costò le vite di 600.000 americani.

La verità sulla bandiera confederata è che non a niente a che vedere con il razzismo e l’odio. La Guerra Civile non fu combattuta per ragioni legate allo schiavismo o al razzismo.

Alcuni fatti sulla guerra e lo schiavismo
Solo il 6% dei cittadini del Sud possedevano schiavi.

Anche il Nord possedeva schiavi.

L’ultimo schiavo morí 49 anni dopo la fine della guerra, e viveva AL NORD.

Molti generali nordisti possedevano schiavi, anche dopo la guerra e negli Stati del Nord (per esempio Sherman e Grant).

Lo schiavismo era solo una scusa per giustificare l’invasione del Sud da parte del Nord. (Chi ammetterebbe mai di combattere per riscuotere soldi?)

Il proclama di "Emancipazione" di Lincoln liberò gli schiavi solo nei territori confederati, cosicché gli schiavi presenti nel territorio dell’Unione restarono schiavi (a molte grandi città del Sud sotto occupazione del Nord, come New Orleans, fu permesso di tenere schiavi dal momento che erano considerate come appartenenti al territorio dell’Unione, e molti Stati del Nord ancora avevano schiavi).

Questo prova che la sola ragione per la quale gli schiavi furono "liberati" era quella di danneggiare l’economia del Sud, in modo da comprometterne lo sforzo bellico.


Vari gruppi, come il KKK (Klu Klux Klan) hanno distorto il significato reale della bandiera confederata a loro uso e consumo.

La bandiera di combattimento confederata rappresenta tutti i confederati del Sud, e anche del Nord, indipendentemente dalla loro razza o religione, e simbolizza meno governo, meno tasse, e il diritto del popolo di autogovernarsi. Viene fatta sventolare in memoria e in onore dei nostri antenati e veterani confederati che volontariamente versarono il loro sangue per l’indipendenza del Sud.

Spero questo contribuisca ad una migliore comprensione della guerra americana del 1861-1865."

Messaggio 7 di 12
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Vendita bandiera: vietato

Ebay non è ignorante ma rispetta le sue regole. Forse esiste invece chi ignora che Ebay ha pubblicato un comunicato il 30 di giugno, che è ancora perfettamente consultabile dalla bacheca, che avverte che non avrebbe tollerato la pubblicazione, vendita o quant'altro della bandiera degli stati del sud. Tutto questo avviene a seguito dell'appello del presidente degli USA Obama che ha esortato a mandare nell'oblio tale simbolo che oramai è adottato da forti componenti razziste e suprematiste dei bianchi del sud. Non ultimo questo simbolo è stato adottato e pubblicato con tanto di foto sui social networks più importanti da Dylan Storm Roof  che è l'autore della recente strage di Charleston dove in una chiesa metodista hanno perso la vita nove persone, tutte di razza nera, uccise da tale personaggio. Ecco perché è vietato da ebay vendere quel simbolo.

 

Per quanto riguarda questo testo "socio-storico" credo di avere letto raramente una tale sequenza di falsità storiche ed artefatte come quelle che hai pubblicato e che, spero proprio, tu abbia messo in campo esclusivamente per scherzare senza dare il minimo credito a quanto affermatovi in maniera del tutto grossolana ed anti storica, chiarmanete per fare della bassa contro-informazione.

 

 

 "Quando Lincoln fu eletto presidente, passò immediatamente, con l’accordo del Congresso degli Stati Uniti, la Morrill Tariff (la piú alta tassa d’importazione della storia degli Stati Uniti), piú che raddoppiando i tassi d’importazione dal 20% al 47%.

Questa tassa significò la bancarotta per molti cittadini del Sud. Nonostante il fatto che negli Stati del Sud fosse presente solo il 30% della popolazione degli Stati Uniti, essi pagavano l’80% delle tariffe. La tassazione oppressiva, la negazione del diritto di autogoverno dei singoli Stati, e un governo federale che non sentivano li rappresentasse, spinsero gli Stati del Sud a decidere di ritirarsi legalmente dall’Unione.

 

 

Falso.La Morrill Tariff era stata varata come proposta di legge sotto l'amministrazione precedente a quella di Lincoln (sotto l'amministrazione Buchanan) e fu approvata nel marzo del 1861 proprio perché nel Congresso non c'erano più i rappresentanti eletti del sud che si erano già ritirati. Infatti Lincoln, come sempre accade nelle elezioni dei presidenti americani, fu eletto nel novembre del 1860, ma la sua carica cominciò l'anno dopo nel marzo del 1861. Ancora oggi i presidenti americani entrano in carica l'anno successivo alla propria elezione che avviene sempre nel mese di novembre. Dopo che fu chiara la vittoria di Lincoln, diversi stati del sud dichiararono la loro secessione tra il dicembre 1860 ed il gennaio 1861 e quindi al congresso già non c'erano più loro rappresentanti ed avevano già denunciato ogni efficacia delle leggi dell'Unione nei loro territori. Quindi negli stati secessionisti tale tassa non aveva alcun effetto e non veniva applicata.

Ancora più falsa la percentuale della quale sarebbero dovuti essere gravati i cittadini del sud, perché questo avrebbe significato una grandezza economica tale degli stati suddisti rispetto al resto dell'Unione che non hanno mai ricoperto e nemmeno adesso in tempi moderni ricoprono. Gli stati del sud erano essenzialmente agricoli, basati fortemente sulla produzione ed esportazione del cotone ottenuto con fortissima presenza di manodopera sotto forma di schiavitù.

Invece il provvedimento che colpiva le importazioni dall'estero lo faceva per due chiari motivi. Il primo era per stimolare la produzione industriale interna e la seconda per aumentare tariffe di importazione che risultavano all'epoca le più basse del mondo in assoluto e riportarle ai livelli di applicazione delle altre nazioni. Essendo tali esistevano fortissime importazioni da materiale manufatturiero dall'estero che deprimeva la produzione industriale interna. Le industrie erano al nord e quindi i suddisti erano ostili a questa tassazione per il semplice fatto che avrebbe stimolato teoricamente la produzione industriale e l'economia del nord non avendo in pratica nessun effetto favorevole invece per l'economia del sud.

Questa tassa rimase in vigore per molti anni anche dopo la guerra (quasi 50 anni) e praticamente mai influì pesantemente sugli stati suddisti nemmeno dopo, in quanto dopo il conflitto l'Unione varò poderosi investimenti di ricostruzione al sud ed una notevole dose di agevolazioni fiscali facilitate tra le quali anche l'attenuazione delle tariffe della Morrill. Durante tutto questo periodo di applicazione risultò sempre che più dell'80% degli introiti di questa tariffa fossero generati da importazioni operate nel nord (esattamente il contrario di quanto affermato quindi).


Dal momento che i cittadini degli Stati del Sud si erano sottratti alla tassazione oppressiva ritirandosi dall’Unione, il solo modo per imporne il pagamento era quello di invadere gli Stati Confederati per obbligarli, con le armi, a ritornare nell’Unione.

 

 

Falso. La guerra cominciò nell'aprile del 1861 e fù scatenata dai suddisti che attaccarono militarmente l'esercito dell'Unione con i fatti di Fort Sumter. L'Unione non aveva mai preso le armi contro il sud prima e si era semplicemente limitata a dichiarare illegale la secessione e priva di effetto ma già da oltre cinque mesi la seccessione era un dato di fatto e l'Unione non aveva mosso un solo soldato e sparato una sola pallottola contro i suddisti e, naturalmente, non aveva invaso assolutamente nulla. Era invece un periodo di confusione istituzionale notevole e la contesa era praticamente solo di tipo verbale ed a colpi di norme e richiami di legge contrapposti. Il sud faceva autonomamente le proprie ed il nord non le riconosceva cercando di fare valere quelle dell'Unione. Ma questo non aveva impedito ai sette stati suddisti secessionisti, ai quali poi si unirono altri quattro, di eleggere un presidente, fare un proprio congresso, varare proprie leggi confederali, una propria moneta, mettere su le proprie forze armate autonome, e più generalmente comportarsi come uno stato autonomo portando il dibattito sulla scelta del dove stare anche su molti altri stati che, anche se rimasero poi con l'Unione, pensarono molto seriamente di raggiungere il sud secessionista.

Allo scoppio delle ostilità il nord tentò di mandare le forze dell'esercito per cercare di reprimere quella che loro reputavano come una semplice rivolta, ma furono fermati drasticamente a Bull Run, che è praticamente una località al confine tra i due territori e furono poi, essendo sconfitti, loro ad essere invasi dagli stati del sud che portarono le loro forze armate nel nord. E tale situazione rimase per oltre un anno e mezzo e molte delle maggiori batttaglie di quel periodo si combatterono  in località dell'Unione. E solo in una seconda fase molto successiva che il sud venne invaso, ma già le sorti del conflitto in quel caso, pendevano a favore del nord.



Abraham Lincoln invase quindi il Sud per imporre il pagamento di tale tassa d’importazione e soddisfare i suoi sostenitori, gli industriali del Nord. Non era lo schiavismo l’oggetto della discordia. La guerra di Lincoln costò le vite di 600.000 americani.

La verità sulla bandiera confederata è che non a niente a che vedere con il razzismo e l’odio. La Guerra Civile non fu combattuta per ragioni legate allo schiavismo o al razzismo.

 

Inprecisioni grossolane. Come si è già detto il nord non invase affatto il sud se non in un secondo momento e non certo per imporre tassazioni che poi, si è già detto, non impose nemmeno in seguito alla vittoria. Il nord si mosse contro il sud in primo luogo perché subì l'attacco per primo, secondo perché subì esso un'invasione con minacce molteplici dirette alla propria capitale, e naturalmente perché sussisteva un contrasto tra i due schieramenti, del quale lo schiavismo del sud era parte integrante. Da sempre, infatti, Lincoln non faceva affatto mistero di essere apertamente anti-schiavista ed è proprio per queste costanti affermazioni fatte palesemente in campagna elettorale ed anche prima, che gli stati suddisti operarono la secessione non sentendosi rappresentati da un presidente che si opponeva a dei loro diretti interessi economoci fondamentali, perché come si è detto la manodopera di schiavi nel sud era fondamentale. Poi, ovviamente, i contrasti degenerarono un pochino su tutto, ma la questione della schiavitù era tra le fondamentali. Ed infatti allo stesso Lincoln fù fatta più di una critica durante il conflitto, in quanto non si decise che in un secondo momento, piuttosto tardivo nei tempi, ad emettere il famoso "proclama di emancipazione" degli schiavi. 



Alcuni fatti sulla guerra e lo schiavismo
Solo il 6% dei cittadini del Sud possedevano schiavi.

 

 

Falso. Si calcolava invece che solo il 6% della cittadinanza bianca non possedesse schiavi per il semplice fatto che non se lo potevano permettere per questione di costi. Era invece talmente diffusa la schiavitù negli stati suddisti, ma anche in molti stati dell'Unione, specialmente quelli di confine, che esisteva il principio della proprietà "generazionale". In pratica chi possedeva uno schiavo era padrone di tutte le sue generazioni successive. Per cui molti proprietari terrieri si trovavano ad avere gruppi familiari interi a decine come proprietà erediatata dalle generazioni. Ed ovviamente il padrone spingeva i propri schiavi all'accoppiamento, spesso insensato e casuale, per accrescere le prorietà e la manodopera. Lo schiavo era merce vendibile e quindi i gruppi familiari venivano anche spesso separati con la forza. A colpi di acquisto e di mercato degli schiavi e di eredità di tipo generazionale, la proprietà di schiavi era quindi una questione diffusissima per l'uomo bianco del sud e molto raramente il padrone emancipava i suoi schiavi dandogli la libertà (atto permesso e perfettamente legale). Ma anche quando succedeva nei rari casi, gli ex schiavi continuavano come lavoranti a permanere con il proprio padrone, perché spesso non sapevano dove andare e l'avere un proprio lavoro retribuito in quelle terre era una cosa del tutto impossibile. Quindi l'alternativa era la semplice fame.

 

L’ultimo schiavo morí 49 anni dopo la fine della guerra, e viveva AL NORD.

 

Falso. Il XIII emendamento della costituzione è del 1865. Questo rende del tutto illegale la schiavitù nel territorio dell'Unione in qualsiasi modo o situazione ed obbliga il cittadino americano a perseguire la schiavitù in ogni modo e maniera. Quindi uno schiavo morto nel 1912 essendo ancora schiavo è una falsità assoluta ed un assurdo storico.

Molti generali nordisti possedevano schiavi, anche dopo la guerra e negli Stati del Nord (per esempio Sherman e Grant).

 

 

Falso. Dopo l'atto di emancipazione ed il XIII emendamento, la schiavitù era diventata del tutto illegale in tutto il territorio dell'Unione, come già detto. I due generali citati poi meno di tutti. Grant era un militare di professione e successivamente anche un politico (fu anche presidente degli Stati Uniti) e l'unico lavoro civile che svolse prima della guerra era il garzone in una cuoieria del fratello. Non era quindi un ricco e non possedeva schiavi né prima e né dopo la guerra. Sherman ugualmente era un militare professionista e non aveva alcuno schiavo. Nemmeno nei lavori civili che svolse si avvalse né possedette schiavi (era un bancario). Nella sua armata combattè il famoso battaglione di soldati di colore liberi che combatterono per l'Unione e quando operò l'invasione del sud con la sua armata si dimostrò piuttosto duro contro i civili suddisti proprietari di schiavi, distruggendo spesso le fattorie e liberando sistematicamente gli schiavi dal loro stato di schiavitù. Era uno dei generali più radicalmente anti-schiavisti in servizio nell'esercito.



Il proclama di "Emancipazione" di Lincoln liberò gli schiavi solo nei territori confederati
, cosicché gli schiavi presenti nel territorio dell’Unione restarono schiavi (a molte grandi città del Sud sotto occupazione del Nord, come New Orleans, fu permesso di tenere schiavi dal momento che erano considerate come appartenenti al territorio dell’Unione, e molti Stati del Nord ancora avevano schiavi).

 

Falso. Il proclama aboliva la schiavitù in tutto il territorio dell'Unione. E poiché il nord considerava gli stati del sud semplicemente dei ribelli, considerava territorio dell'Unione tutti gli stati, compresi quelli del sud. E chiaramente non  permise l'esistenza di schiavi a nessun livello nei territori da essa controllati e represse l'uso, come già detto, spesso con la violenza proprio rivolta ai prorpietari di schiavi.



Questo prova che la sola ragione per la quale gli schiavi furono "liberati" era quella di danneggiare l’economia del Sud, in modo da comprometterne lo sforzo bellico.

 

Affermazione del tutto ridicola. Uno stato in guerra con un altro non fa altro che combatterlo. Quindi rendere liberi gli  schiavi non può compromettere l'economi di una serie di stati che sono in situazione di belligeranza con altri più di quanto può farlo la guerra stessa con i suoi costi e le sue distruzioni.


Vari gruppi, come il KKK (Klu Klux Klan) hanno distorto il significato reale della bandiera confederata a loro uso e consumo.

 

Non è vero. La usano come loro simbolo ispirandosi alla tradizione supremista della razza bianca ispirandosi direttamente al principio schiavistico della confedrazione per poi giustificare i loro sopprusi e le loro azioni scellerate.

 

La bandiera di combattimento confederata rappresenta tutti i confederati del Sud, e anche del Nord, indipendentemente dalla loro razza o religione, e simbolizza meno governo, meno tasse, e il diritto del popolo di autogovernarsi.

 

 

Mi si susi ma questa è più ridicola della precedente. La bandiera del sud simboleggia gli stati del sud ed anche quelli del nord? Ed anche indipendentemente dalla razza e dalla religione? Quindi i suddisti non facevano distinzioni di razza e tutti erano uguali? Anche gli schiavi? E poi volevano, dato che c'erano, anche rappresentare i loro nemici in guerra del nord? Dai, suvvia, non scherziamo. Non vorremo per caso dare credito a tutte queste sciocchezze spero.

 
Spero questo contribuisca ad una migliore comprensione della guerra americana del 1861-1865."

 

 

Se la si dovesse leggere in questa maniera distorta, caspita che bella comprensione che se ne avrebbe! Su, dai, non scherziamo con le cose serie per favore.

Messaggio 8 di 12
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Vendita bandiera: vietato

Pafispi,penso che non si tratti di cambiare il titolo ma piuttosto di cambiare la categoria di venditore ,dato che diversi venditori  professionali ed al top,hanno le loro inserzioni proprio come bamdiera sudista

Messaggio 9 di 12
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Vendita bandiera: vietato

bluejoy67
Utente della Community

Ho capito, spero non si scateni una guerra nel forum, in fondo si tratta di un articolo che mi avrebbe fatto guadagnare si e no 3€...

Messaggio 10 di 12
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