@tecnooutletmilano ha scritto:
si...per la non conformità hai 2 anni di copertura, ma la scelta sulla riparazione gratis-sostituzione-rimborso (non sempre integrale perchè dipende dall'entità del difetto e dal tempo in cui è stato utilizzato godendone) non è del cliente. Di fatto nessun negozio opta per il rimborso e fanno accordi coi centri riparazione (normalmente quelli del produttore), anzichè scornarsi con esso a chi debba coprire i costi di cosa.
Per l'usato esiste la garanzia minima di un anno a cui aggiungere il solito asterisco * (in relazione alla vita residua del bene, al grado di usura etc...)...la vita totale di uno smartphone non è certo quella di un'automobile.
Ti dico soltanto che ogni negozio di smartphone usati che ci sia da queste parti riporta lo stesso cartello "garanzia 1 mese". Non saprei il d.lgsl da cui derivi (magari da nessuno), ma fan tutti così. Onestamente, me incluso.
Poi inoltre per ogni non-conformità va provato essere un difetto esistente al momento dell'acquisto.
Alcune volte è palese (come nel caso in questione) che lo siano, altre volte è discutibile perchè anche la modalità d'uso fa la differenza.
Per esempio, una batteria al litio usata bene vive anche 3 anni, se la tengo attaccata al filo di carica a ciclo continuo vive 3 mesi...ma non è colpa della batteria, è colpa di chi la usa male.
Ma tornando al caso specifico del commercio elettronico, no problem.
Le leggi son diverse perchè le scrive paypal e non hanno bisogno di approvazione parlamentare 😛 Non si ha bisogno, come clienti, di provare un bel niente.
Il venditore paga anche chi usa la scusa della non-conformità per esercitare un diritto di recesso di 180 giorni, figurarsi se non paga un acquirente che davvero ha ricevuto un telefono del piffero sicuramente pieno di difetti costruttivi e lontano anni luce dall'essere conforme.
Forse replichi a me per errore oppure non leggi mai quel che scrivo ...........me ne farò una ragione ma se almeno leggessi le fonti (tra le altre una di quelle che ho citato è l'AGCM, non credo che vi sia una Autorità più autorevole di questa su questa materia)............io non ho scritto che è a scelta dell'acquirente chiedere il rimborso ho scritto che è a scelta del cliente decidere a chi chiedere l'applicazione della garanzia.
2. Nei confronti di chi può essere fatta valere
Il consumatore può far valere i propri diritti in materia di garanzia legale di conformità rivolgendosi direttamente al venditore del bene, anche se diverso dal produttore.
3. Contenuto della garanzia legale
In presenza di un vizio di conformità, il consumatore ha diritto, a sua scelta, alla riparazione o sostituzione del bene difettoso da parte del venditore, senza addebito di spese, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro. Se sostituzione o riparazione non sono possibili il consumatore ha comunque diritto alla riduzione del prezzo o ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione al venditore del prodotto difettoso.
Inoltre NON E' NEMMENO VERO CHE IL DIFETTO VA PROVATO, se emerge entro 6 mesi dall'acquisto (e non è palesemente colpa di omessa diligenza da parte dell'acquirente):
Il vizio che si manifesta nei primi sei mesi dalla consegna del bene puo' essere presunto, ovvero NON grava sul consumatore la prova della sua presenza sul bene al momento dell'acquisto. (FONTE ADUC)
(i) per i difetti che si manifestano nei primi sei mesi dalla data di consegna del prodotto la verifica è sempre a carico del venditore in quanto si presume che esistessero al momento della consegna (FONTE AGCM)
Per quanto riguarda le vostre consuetudini commerciali non mi meraviglio di certo, ti dico solo che contrattualmente parlando non valgono un tubo e che per le pratiche commerciali scorrette viaggiano multe a 4 zeri, se hai voglia di leggere posso documentare anche questo. Delibere AGCM
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