Parlo dal punto di vista legale e non di Paypal che è un'altra cosa rappresentante un mondo tutto a se stante.
In questo paese si può vendere liberamente. Quando si vende si deve essere certi che la proposta di vendita riguardi oggetti che siano atti all'uso al quale sono destinati. Riprendo un vecchio esempio che ho fatto più voltein passato.
Mettiamo che io venda un modellino di un trenino da collezione originariamente con motore elettrico. Se io lo vendo per avere la funzione estetica del sopramobile in quanto il motore non è più funzionante, e non ha alcuna importanza il PERCHE' il motore non sia più funzionante, l'acquirente non mi può chiedere rimborsi né vantare non conformità per l'oggetto perché ha il MOTORE NON FUNZIONANTE. Le sue aspettative personali nel sperare di riuscire a ripararlo e che poi vanno deluse dai fatti, non hanno alcuna rilevanza. Lui ha comprato un sopramobile, non un modello elettrico di un treno.
Il tuo è lo stesso discorso. Tu non hai venduto un telefono cellulare, ma bensì una carcassa per pezzi di ricambio. Quale sia la ragione del danno non ha alcun significato. Tu vendi un oggetto per pezzi di ricambio, quelli potenzialmente utilizzabili, e non un telefono. Chi acquista compra quindi pezzi di ricambio, punto e basta. Se è la scheda logica, la mancanza di voglia di funzionare o la sfortuna che causano il malfunzionamento, questo è un particolare del tutto irrilevante, dal momento che l'uso al quale era offerto questo oggetto era quello di essere una carcassa per pezzi di ricambio e null'altro.
Quindi lui per la legge non ha ragione.
Per Paypal non si sa, perché loro talvolta si comportano bizzarramente e danno ragione agli acquirenti per casi come questi. ma è comunque una minoranza dei casi. Solitamente paypal se il prodotto è descritto come si spetta da ragione al venditore. E parrebbe il tuo caso.
Vero con certezza è che, deontologicamente parlando, il solo lamentarsi od il fare una controversia su paypal per questi motivi è cosa scorretta a mio parere. Perché le cose si fanno quando si abbia ragione, mentre quando si ha torto si deve semplicemente prenderne atto e non cercare di sfruttare le pieghe o le anomalie di un sistema come Paypal.
Molti partono dal principio di fare sempre e comunque controversia su Paypal per vedere se per caso "gli vada bene", anche quando le cose sono per logica del tutto evidenti. E questo è scorretto.
Lascia, a questo punto, che faccia la sua controversia e vedi come si evolve la storia. Di fronte ad un giudice vinceresti con una certa semplicità, di fronte a Paypal secondo me anche, mantenendo però quel margine di incognito che permane in questi fastidiosi casi.
