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Intendevi dire: 

reso oggetto per errata ordinazione

salve, in pratica con le nuove regole se un acquirente acquista un oggetto errato (taglia sbagliata o non compatibile con le sue necessità) la spedizione originaria (andata) la paghiamo noi venditori comunque ?

 

ho capito bene ? 

perchè se è cosi' comincia a diventare veramente pericoloso vendere su questo marketplace

 

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7 RISPOSTE 7

reso oggetto per errata ordinazione


@ecovelo_bicity ha scritto:

salve, in pratica con le nuove regole se un acquirente acquista un oggetto errato (taglia sbagliata o non compatibile con le sue necessità) la spedizione originaria (andata) la paghiamo noi venditori comunque ?

 

ho capito bene ? 

perchè se è cosi' comincia a diventare veramente pericoloso vendere su questo marketplace

 


Trattandosi di diritto di recesso era così anche prima, è almeno dal 2005 che doveva girare così.

 

E non si tratta solo di eBay, essendo la legge a prescriverso anche sul tuo sito o in qualunque altro marketplace deve funzionare così, chi recede paga solo la spedizione di reso ed ha diritto al rimborso integrale della spesa iniziale, quindi anche della spedizione originaria.

 

Ciao

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reso oggetto per errata ordinazione

ludovico79
Utente della Community

stai parlando di recesso piuttosto che di non conformità ?   nel primo caso, mi pare strano, hanno aggiunto tale follia ?

Messaggio 3 di 8
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reso oggetto per errata ordinazione


@ludovico79 ha scritto:

stai parlando di recesso piuttosto che di non conformità ?   nel primo caso, mi pare strano, hanno aggiunto tale follia ?


In caso di recesso i soli costi a carico dell'acquirente sono quelli di reso (se il venditore lo ha specificato nell'informativa, altrimenti neanche quelli) ed il venditore deve rimborsare l'intera somma incassata, senza decurtazioni, quindi anche il costo della spedizione originaria.

 

Nessuna follia, è così da quasi 11 anni.

 

 

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reso oggetto per errata ordinazione

Cosa dice la LEGGE?

 

Quattordici giorni di tempo per annullare e restituire gli acquisti effettuati al di fuori di punti vendita (online, per telefono o per corrispondenza)

 

Nell'UE hai diritto a restituire tali acquisti entro 14 giorni per ottenere un rimborso integrale. Puoi farlo per qualsiasi motivo, anche se hai solo cambiato idea.

 

Il "periodo di riflessione" di 14 giorni non si applica, tra l'altro, a:

  • biglietti aerei e ferroviari, biglietti di concerti, prenotazioni di albergo, prenotazioni di auto a noleggio e servizi di catering per date specifiche
  • beni e bevande forniti con servizi di consegna periodica (ad esempio la consegna del latte a domicilio)
  • beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati (ad esempio un abito su misura)
  • prodotti sigillati, come i DVD, che hai aperto al momento della consegna
  • contenuti digitali online, se avete avviato lo scaricamento o lo streaming
  • beni acquistati da un privato anziché da una società
  • riparazioni urgenti e contratti di manutenzione; se chiami un idraulico per riparare una doccia che perde, non puoi annullare il lavoro una volta concordato il prezzo del servizio in questione.
 

Come annullare un acquisto

 

Il "periodo di riflessione" scade 14 giorni dopo la consegna del prodotto. Se la scadenza cade in un giorno non lavorativo, il termine è prorogato fino al primo giorno lavorativo successivo.

 

Devi informare il venditore in modo inequivocabile della tua decisione di annullare gli oggetti acquistati. Non basta restituirli. Il venditore deve fornirti un modulo di recesso standard con il quale puoi comunicargli la tua decisione di recesso, sebbene tu non sia obbligato ad utilizzarlo.

 

Dovrai rispedire le merci ricevute non utilizzate entro i 14 giorni successivi alla notifica al venditore.

Puoi combinare l'obbligo di informare il venditore e quello della restituzione dei prodotti, ad esempio aggiungendo una dichiarazione scritta alle merci che restituisci per posta o inviando un'e-mail o un fax.

Il venditore è tenuto a rimborsarti entro 14 giorni dalla ricezione della cancellazione, ma può ritardare il rimborso se non ha ricevuto le merci o una prova del loro rinvio al mittente.

Il rimborso deve comprendere eventuali spese di trasporto che hai sostenuto al momento dell'acquisto. Tuttavia, il venditore può addebitarti costi di consegna supplementari se hai specificamente richiesto una modalità di consegna non convenzionale (corriere espresso).

Il venditore deve informarti che devi pagare le spese di restituzione delle merci. Se omette di farlo, sarà lui a doverle sostenere. Non sei tenuto a pagare nessun altro costo di cui non sei stato informato.

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reso oggetto per errata ordinazione

betooshop
Utente della Community

Possiamo illuderci che lo abbiano fatto per la LEGGE , ma la realtà è che in questo modo eliminano dal sistema i falsi annullamenti per poter ricevere l'accredito della tariffa ebay.

Messaggio 6 di 8
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reso oggetto per errata ordinazione


@betooshop ha scritto:

Possiamo illuderci che lo abbiano fatto per la LEGGE , ma la realtà è che in questo modo eliminano dal sistema i falsi annullamenti per poter ricevere l'accredito della tariffa ebay.


Che sono truffe belle e buone!

 

Un vantaggio accessorio non da poco direi.

 

Scrivendo queste cose non state facendo un buon servizio alla categoria dei venditori che ne esce davvero malissimo, forse non ve ne accorgete.

 

Noi ce ne eravamo accorti da tempo, il forum è pieno di gente che chiede perchè il suo venditore ha proposto l'annullamento per una transazione felicemente conclusa, ma che lo ammettiate così candidamente anche voi mi pare eccessivo.

 

Ciao

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reso oggetto per errata ordinazione

Mi sembra riduttivo. Il reso della tariffa Ebay in caso di annullamento è una volontà di Ebay per nulla dovuto da una qualche norma. Ebay decide di rendere in caso di annullamento ma non sarebbe per nulla forzata a farlo. Se il fine fosse stato veramente questo bastava semplicemente dire che da quel momento in poi non avrebbero più reso nessuna commissione di vendita a prescindere dall'annullamento o meno. 

I suoi concorrenti in caso di annullamento non rendono assolutamente nulla in ogni caso e potrbbe farlo anche Ebay senza che nessuno possa obiettare nulla.

Credo invece che lo abbiano fatto proprio per uniformarsi alle leggi e dare il segnale che le norme europee su Ebay vengono recepite completamente.

Peraltro queste norme regolamentari valgono anche per Ebay USA che è governato da leggi e norme nazionali sui resi ben differenti.

No, io credo invece che lo abbiano fatto per uniformare i siti principali di Ebay in una procedura univoca e per dare un segnale ben preciso che prescinde decisamente dal concetto economico.

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