@milotemesvar ha scritto:
@dex-2015 ha scritto:
@milotemesvar ha scritto:
poi c'è il rischio che l'acquirente debba pagare tasse o dazi, che si evitano invece con la Raccomandata.
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con la raccomandata non si paga se si rientra nei limiti come per tutte le altre spedizioni
No, non si paga nessun dazio e basta. Perché con la Raccomandata non bisogna dichiarare il contenuto, e nessuno può aprirla se non un dietro il mandato di un giudice. E nel modulo non viene chiesto di dichiarare quale sia il contenuto e neppure il valore.
Ho spedito decine di raccomandate anche voluminose (dischi o libri) in paesi extraeuropei USA, Australia, Russia, e sono sempre arrivate regolarmente senza alcuna tassa o dazio.
Gli unici limiti ovviamente sono quelli di peso e formato consentiti, e quelli relativi a oggetti vietati:
"Puoi inviare lettere, comunicazioni, documenti e piccoli oggetti, libri fino a 2 kg e pacchetti contenenti piccole quantità di merci e campioni senza valore commerciale.
Non puoi invece inviare denaro, oggetti preziosi, carte di valore esigibili al portatore, assegni e batterie al litio. Non puoi spedire oggetti che possano cagionare danno o possano costituire pericolo per le persone o per le cose."
Ho chiesto informazioni alla direttrice di un ufficio postale, mi ha detto che il divieto di spedire denaro o oggetti preziosi c'è perché si sappia chiaramente che con la Raccomandata non sarà possibile alcun risarcimento nel caso di smarrimento. Per quel tipo di spedizioni c'è l'Assicurata.
Non metto in dubbio la tua esperienza ma non puoi farne una legge assoluta.
Le tasse si pagano, ove dovuto, nei paesi che le prevedono e nei modi e con i tassi che sono previosti dalle singole normative nazionali, anche se spedisci con raccomandata, il fatto che tue raccomandate siano passate indenni ( tutto da vedere poi, sei in contatto epistolare con tutti i tuoi acquirenti? e quelli che non si lamentano perchè sanno già di dover pagare? ) non fa di questo una legge assoluta, tantomeno una regola.
Tutte le spedizioni extra UE dovrebbero essere accompagnate da una dichiarazione doganale, la raccomandata non fa assolutamente eccezione, visto che citi cito anch'io:
"Per spedire una Raccomandata Internazionale devi compilare un modulo di accettazione (Mod. 04010), disponibile presso l'ufficio postale. Sull'invio devi riportare la dicitura francese "Récommandé". Per i pacchetti, sull'involucro devi riportare la scritta "petit paquet". Devi inoltre apporre sulla spedizione l'etichetta CN 22 oppure CN 23, a seconda del valore e del contenuto dichiarato dal mittente, relativa al controllo doganale."
Non è il tipo di spedizione a fare la differenza, in Italia come ovunque nel mondo, MA IL VALORE ed il CONTENUTO e le dogane di tutto il mondo non sono tenute a prendere quanto dichiarato dal mittente per oro colato, altrimenti saremmo proprio nei guai perchè entrerebbe di tutto, anzi il loro compito (qui ed ovunque nel mondo) è proprio quello di controllare non solo il valore ma anche il contenuto.
Ti posso garantire, nonostante la triste fama delle Dogane Italiane, che ci sono paesi stranieri con una fama ben peggiore, controlli molto più pervasivi e tassi molto più alti (per via di legislazioni protezionistiche) di quelli che tanto affliggono noi Italiani.
E finisco: comunque non è questo il problema, chi spedisce non è tenuto a conoscere le norme del paese di destinazione ma solo ad usare uno strumento idoneo e sicuro, a proteggere adeguatamente il contenuto ed a compilare la modulistica prevista, tutto il resto è un problema del destinatario.
Ciao
P.S.: la questione del mandato del giudice proprio non esiste. Se mi autorizzi me la vendo come freddura.
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