Forse è il caso di chiarire ulteriormente ciò che io credevo potesse essere già chiaro a sufficienza.
Quando ho scritto "procedura concordata" non l'ho scritto a caso.
Lui si era già offerto di rimborsare quindi serviva solo un "ente" che monitorasse l'attuazione di questi accordi, questo ente può essere PayPal seguendo due procedure operative (che in realtà è solo una) molto simili nei fatti ma in realtà molto diverse nella sostanza.
La controversia oggetto non conforme può far scaturire due situazioni molto diverse tra loro:
- se avete un accordo è il venditore stesso a ratificare questo accrdo convertendo in reclamo e dichiarandosi disponibile al rimborso che avviene, dopo un reso monitorabile (e assicurato come giustamente è stato suggerito da Renato), erogato da PayPal con il consenso del venditore;
- se questo accordo non c'è o non si concretizza devi essere tu a convertire in reclamo (entro 20 gg esatti, non oltre, dall'apertura della controversia) e convincere PayPal che hai diritto al rimborso, anche in questo caso sarà PayPal a comunicarti quando e dove rispedire, tu dovrai fare un reso monitorabile (e assicurato come giustamente è stato suggerito da Renato) poi PayPal erogherà il rimborso anche contro la volontà del venditore ed anche senza fondi disponibili sul suo conto (che verrà mandato in rosso, bloccato......ecc...a seconda dei casi).
Nel secondo caso paypal potrebbe chiederti una perizia che attesti che il difetto vi sia e sia sufficientemente grave da rendere l'oggetto "notevolmente non conforme".
Nel primo caso invece è evidente dall'accettazione del reso da parte del venditore che questi riconosce l'esistenza del difetto e la legittimità della tua richiesta di rimborso.
Ciao
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