in data 03-02-2015 19:37
Salve a tutti, in data 27 gennaio ho acquistato un oggetto scegliendo posta raccomandata come metodo di spedizione, non avendo più notizie fino a ieri ho contattato il venditore per chiedere il numero di raccomandata per la tracciabilità, questi mi rispondeva "scusandosi" che per errore aveva spedito con posta prioritaria il 1 febbraio (di domenica...) e mi avrebbe rimborsato la somma per la racc.ta di euro5.
Ora sono già in lite con esso perchè l'oggetto conoscendo le poste dalle mie parti non arriverà o arriverà aperto, se non addirittura fra parecchie settimane,sto cercando di chiedergli nel caso non mi arrivi come probabile l'ordine cosa dovrei fare e questi per tutta risposta mi dice che non ha colpe e agirà legalemente con spese di invio a mio carico se rilascerò feedback negativo in caso di oggetto non ricevuto.
Ovviamente non mi farò intimidire oltretutto ho acquistato tramite paypal, volevo sapere se a qualcuno è già capitot una cosa simile e i passi da seguire, grazie.
Risolto Andare alla soluzione.
04-02-2015 02:49 - modificato 04-02-2015 02:52
Ciao,
nessunissimo problema. Il venditore avendo spedito con racomandata non uò dimostrare di aver spedito, dunque perde subito la controversia, e mal che va se ti spedisce un oggetto difettoso la trasformi da controversia da oggetto non ricevuto ad oggetto non conforme.
Che l'oggetto ti arrivi o non ti arrivi, il feedback rosso è tassativo sia per la spedizione sbagliata, sia per la comunicazione minacciosa, semplicemente scrivi nel feedback ciò che puoi dimostrare: ad es "acquisto servizio raccomandata, venditore dice che spedisce prioritaria" le prove di ciò le hai nella tua mail, e sono una prova che reggerebbe in qualunque tribunale, dato che sono dette dal venditore stesso, e la MAIL E' UNA PROVA, perchè se vedi i "dati" della mail risulta l'indirizzo IP di chi l'ha inviata, da quello risaliranno eventualmente al suo appartamento/ufficio le forze dell'ordine, usare una mail senza proxy è come spedire un messaggio usando il proprio numero di cellulare personale, e se lui ti denuncia per diffamazione (e nessun tribunale se metti un feedback vero e dimostrabile gli darà mai ragione) tu le denunci per TRUFFA VOLONTARIA, tu hai pagato per una raccomandata, non per una prioritaria che non può neanche dimostrare di aver spedito, dunque di truffa si tratta. E comunque i malfattori raramente si "affidano alla giustizia" perchè sanno che se qualcuno si mette ad indagare magari scopre le altre porcherie che hanno combinato, dunque non ti denuncerà mai, e se lo facesse pagherebbe lui 1)economicamente quando perde (spese legali) 2)Penalmente: Ha venduto un servizio che non ha offerto, e ha truffato.
Ti ricordo inoltre le discriminanti penali che fanno si che il reato di diffamazione a mezzo Internet non possa essere preso in considerazione: (tratto da Wikipedia)
"le condizioni, cioè, necessarie affinché il reato di diffamazione venga scriminato dalla causa di giustificazione in discorso. In sintesi, perché operi la scriminante, è necessario:
a) che vi sia un interesse pubblico alla notizia; b) che i fatti narrati corrispondano a verità; c) che l'esposizione dei fatti sia corretta e serena, secondo il principio della continenza."
In pratica:
1) L'interesse pubblico è la salvaguardia degli altri utenti su eBay, eBay stessa ti chiede un Feedback per migliorare il suo servizio
2)Ciò che dici deve essere VERO E puoi provarlo (e hai la mail, e se vinci la controversia, anche quela prova)
3)Non insultarlo, dì le cose come stanno senza esagerare
Segui queste tre condizioni e nessuno potrà mai denunciarti per diffamazione.
P.S: Ammesso che ti denunci, col sovraffollamento di denunce che c'è, nessuno prenderà mai in considerazione alla Procura della Repubblica, una denuncia per diffamazione fatta per un feedback negativo su eBay, è successo un solo caso e in America dove la giustizia è molto diversa da quella Italiana.
in data 05-02-2015 13:50
Io dico che dare un feedback differente dal positivo è controproducente. Dare il feedback è un atto per nulla obbligatorio e quindi, se non intendi darlo positivo, la migliore alternativa e non darlo affatto. Non fai danni a nessuno ma specialmente a te stesso. E se lo dai negativo rischi tu e non risolvi per niente il problema che è cosa ben diversa. Non darlo e basta. Un sorta di "no comment" per intenderci che è la via migliore. Non indulgere nella volontà di volere per forza dare segnali all'esterno. E' cosa del tutto inutile. Se non ti ritieni soddisfatto appieno è abbastanza non rilasciare commenti e non comprare più da lui, credo che siano provvedimenti più che bastanti non credi? Perché alla fine, feedback o non feedback, tutto si riduce lì. Agli altri di quello che è accaduto tra di voi non importa proprio nulla. Ed è giusto che sia così.
In questo modo difendi te stesso ed il tuo account oltre che difendere più in generale l'equilibrio della piattaforma che non ha certo bisogno di ulteriori litigi o problemi. Io ritengo che questa sia di gran lunga la cosa più importante.
04-02-2015 02:49 - modificato 04-02-2015 02:52
Ciao,
nessunissimo problema. Il venditore avendo spedito con racomandata non uò dimostrare di aver spedito, dunque perde subito la controversia, e mal che va se ti spedisce un oggetto difettoso la trasformi da controversia da oggetto non ricevuto ad oggetto non conforme.
Che l'oggetto ti arrivi o non ti arrivi, il feedback rosso è tassativo sia per la spedizione sbagliata, sia per la comunicazione minacciosa, semplicemente scrivi nel feedback ciò che puoi dimostrare: ad es "acquisto servizio raccomandata, venditore dice che spedisce prioritaria" le prove di ciò le hai nella tua mail, e sono una prova che reggerebbe in qualunque tribunale, dato che sono dette dal venditore stesso, e la MAIL E' UNA PROVA, perchè se vedi i "dati" della mail risulta l'indirizzo IP di chi l'ha inviata, da quello risaliranno eventualmente al suo appartamento/ufficio le forze dell'ordine, usare una mail senza proxy è come spedire un messaggio usando il proprio numero di cellulare personale, e se lui ti denuncia per diffamazione (e nessun tribunale se metti un feedback vero e dimostrabile gli darà mai ragione) tu le denunci per TRUFFA VOLONTARIA, tu hai pagato per una raccomandata, non per una prioritaria che non può neanche dimostrare di aver spedito, dunque di truffa si tratta. E comunque i malfattori raramente si "affidano alla giustizia" perchè sanno che se qualcuno si mette ad indagare magari scopre le altre porcherie che hanno combinato, dunque non ti denuncerà mai, e se lo facesse pagherebbe lui 1)economicamente quando perde (spese legali) 2)Penalmente: Ha venduto un servizio che non ha offerto, e ha truffato.
Ti ricordo inoltre le discriminanti penali che fanno si che il reato di diffamazione a mezzo Internet non possa essere preso in considerazione: (tratto da Wikipedia)
"le condizioni, cioè, necessarie affinché il reato di diffamazione venga scriminato dalla causa di giustificazione in discorso. In sintesi, perché operi la scriminante, è necessario:
a) che vi sia un interesse pubblico alla notizia; b) che i fatti narrati corrispondano a verità; c) che l'esposizione dei fatti sia corretta e serena, secondo il principio della continenza."
In pratica:
1) L'interesse pubblico è la salvaguardia degli altri utenti su eBay, eBay stessa ti chiede un Feedback per migliorare il suo servizio
2)Ciò che dici deve essere VERO E puoi provarlo (e hai la mail, e se vinci la controversia, anche quela prova)
3)Non insultarlo, dì le cose come stanno senza esagerare
Segui queste tre condizioni e nessuno potrà mai denunciarti per diffamazione.
P.S: Ammesso che ti denunci, col sovraffollamento di denunce che c'è, nessuno prenderà mai in considerazione alla Procura della Repubblica, una denuncia per diffamazione fatta per un feedback negativo su eBay, è successo un solo caso e in America dove la giustizia è molto diversa da quella Italiana.
in data 04-02-2015 03:03
Ah, aggiungo un'altro comme della legge sulla diffamazione:
"Non è punibile chi ha commesso alcuno dei fatti preveduti dagli artt. 594 e 595 nello stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso."
Se dopo che il venditore ti ha truffato, sei in uno stato di IRA, non sei unibile dalla legge per avergli mollato un bel fiocco rosso.
Prima di minacciare denunce per ritorsione, i venditori farebbero bene a studiarsi un po' di legge. E anche se non ci fossero queste "attenuanti" una denuncia per diffamazione su eBay fatta da "un signor nessuno" verso un altro "signor nessuno" (si intende per signor nessuno personaggi non famosi/influenti) verrebbe archiviata all'istante.
in data 04-02-2015 09:54
ok grazie di nuovo per le informazioni dettagliate, aspetterò i giorni che la prioritaria necessita, magari mi arriva e una volta tanto le poste fanno il loro lavoro normalmente.. altrimenti farò cosi 🙂
in data 04-02-2015 10:43
La lite con l'acquirente dovrebbe essere evitata per evitare poi diattribe insanabili tra di voi. Non è con il potrebbe che si risolvono i problemi ma al loro insorgere. Inoltre una serie distorta di interpretazioni giuridiche poco attinenti rischia di farti agire in maniera errata e credo sia necessario fare chiarezza, anche per chi legge e non è direttamente coinvolto nel fatto ma che potrebbe avere casi analoghi al tuo.
Io ti consiglio di evitare il concetto di feedback negativo. Non serve proprio a nulla ed è pericoloso in special modo per te che lo rilasci e di seguito ti spiego il perché. Hai invece la possibilità di utilizzare il sistema di tutela di paypal e qullo già basterebbe per il rimborso della spesa sostenuta in caso di oggetto non recapitato. Se sarai costretto alla controversia con paypal è quasi certo il rimborso ed il venditore non si potrà opporre.
La sua mancanza, spedendo in un modo anziché in quello concordato, è evidente. La sua non è affatto una truffa, che è un qualche cosa che si realizza quando si inganna una delle due parti per avere un illecito guadagno, ma una inadempienza contrattuale tra di voi. Il risanarla attraverso il rimborso della differenza della spesa come ti ha promesso, è più che bastante a dimostrare la mancanza di inganno che è fondamento per il consistere di una truffa, e quindi il risanare la cosa lo mette al rparo anche dall'inadempienza contrattuale stessa. Nessun tribunale accetterebbe e riconoscerebbe un reato di truffa in un caso come questo.
L'avere spedito con un metodo non tracciabile non lo mette al riparo dal rimborso in caso di mancata consegna e quindi il rischio permane tutto in capo a lui. In buona sostanza tu rischi poco o nulla se non la mancata consegna dell'oggetto acquistato.
Quindi ti consiglio la calma assoluta e l'attendere paziente degli eventi in modo da effettuare tutti i passi necessari per l'eventuale recupero della spesa che appare piutosto agevole.
Il negativo lo devi semplicemente dimenticare invece. E' controproducente ed in sè racchiude tutti i pericoli della diffamazione e, se lui agisce legalmente nei tuoi confronti al seguito del suo rilascio (che è cosa possibilissima e legalissima dal momento che chiunque ha il diritto di ricorrere al giudice se ritiene di essere stato dannegiato da terzi e dai loro atti nei propri confronti), corri invece dei seri pericoli.
Tralasciando il concetto di "pubblica utilità" che la lista dei feedback di ebay non può assolutamente ricoprire dal momento che è un concetto giuridico che è proprio esclusivamente per le pubbliche amministrazioni e non per i privati, un feedback di ebay è affermazione scritta, volontaria, permanente ed effettuata con un mezzo di comunicazione di ampia scala che può essere ed è visualizzato da una grande massa potenziale di persone. Ha tutte le caratteristiche quindi per diventare un atto di diffamazione che è, nella sostanza, ledere l'onore di una persona in maniera volontaria, pubblicamente ed in sua assenza così da non potere nemmeno l'offeso utilizzare metodi di difesa o discolpa immediata a propria difesa. L'affermazione pubblica fatta in questa maniera è sempre pericolosa e quindi non può mai ricoprire carattere di pubblica utilità in quanto non costituisce comunicazione per il bene pubblico da parte di una amministrazione pubblica ma una affermazione del tutto privata e definibile sempre nel campo privato di due protagonisti di una transazione.
Non mette al riparo dal reato nemmeno il fatto che l'affermazione corrisponda a realtà, in quanto questo è espressamente negato dal nostro ordinamento. Infatti il successivo articolo 596 del codice penale dice esplicitamente: "Il colpevole dei delitti preveduti dai due articoli precedenti (594 "Ingiurie" e 595 "Diffamazione" per intenderci) non è ammesso a provare, a sua discolpa, la verità o la notorietà del fatto attribuito alla persona offesa. [..]" Quindi, anche se diffami dicendo il vero non sei scusato affatto dal reato perché il reato di per se stesso è "offendere l'altrui reputazione" che con la verità dei fatti attribuiti non ha niente a che fare. Pubblicamente male di qualcuno non si parla né si scrive (cosa talvolta anche molto più grave) se non in determinati casi ammessi dalla legge nei quali i feedback di ebay non sono ricompresi.
Per avere compenso o ristoro del danno subito lo si fa di fronte ad un giudice, in silenzio pubblico più assoluto o con l'accordo delle parti coinvolte. Non con una pubblica affermazione indelebile e visibile da molti. E questo dovrebbe essere un concetto giuridico e del quieto e civile vivere, che è bene che si abbia sempre pienamente a cuore.
Nel tuo caso non sarebbe ammissibile nemmeno la provocazione secondo quanto descritto dall'art. 599 del codice penale in quanto tu non hai subito né truffa, né ricatto, né provocazione da parte del venditore e quindi non esiste causa provocante che escluda la tua colpevolezza in causa di diffamazione.
In buona sostanza questa sequela di concetti serve a farti capire che la potenzialità del reato con un negativo esiste sempre, che le cause di diffamazione in realtà fioccano eccome e questo anche determinato dal fatto che non è la procura della repubblica che li giudica ma il giudice di pace, con procedimenti molto rapidi e semplificati e che possono portare a conseguenze molto pesanti anche se non sembrerebbe per uno scritto su un feedback che può sembrare banale ed inoffensivo o, con grave errore concettuale, addirittura un diritto protetto ed inviolabile di opinione.
In realtà non è mai così perchè nell'esprimere le proprie opinioni non si perde mai la responsabilità civile e penale su quello che si afferma, e quindi trattasi di diritto ma che richiede responsabilità occulata e ben gestita.
Ecco perché ti dico che il negativo è potenzialmente più pericoloso per chi lo rilascia che per chi lo riceve.
In sostanza il negativo il più delle volte costituisce un fatto ingiusto, rilasciato per rabbia non necessaria o per ripicca a seguito di disaccordi o per impulso o leggerezza. O peggio "per rendere noto agli altri" il comportamento di una data persona, che ancora di più configura una volontà di ledere l'altrui persona e quindi di diffamare. Tutte caratteristiche penalmente rilevanti e sempre, e dico sempre, del tutto inutili a risolvere problemi insorti durante una transazione tra due parti private.
Così come è attualmente costituisce un obbrobrio che ebay non si cura affatto di atenuare, lasciando in toto la responsabilità in chi lo rilascia e non dando nessuna corretta informazione della pericolosità che invece ricopre.
Evita quindi accuratamente di rilasciarlo, perché nove volte su dieci chi lo riceve non fa nulla, ma se per caso il decimo decide realmente di agire può crearti notevoli problemi dei quali non vedo in assoluto nessun bisogno da parte tua.
Hai gli strumenti che servono a tutelarti, attualmente, usa quelli senza iperboli o disaccordi insanabili. Difenderai te stesso in maniera del tutto adeguata assieme ai tuoi interessi, che in sostanza io ritengo la cosa più importante per te senza bisogno di comportamenti pericolosi o spregiudicati.
in data 04-02-2015 23:17
Grazie anche a te del consiglio,l'unica cosa che non capisco è come dovrei dare un feedback positivo se non ricevo l'oggetto e con un comportamento non consono da parte del venditore, stando come dici tu non dovrei proprio rilasciare feedback perchè non gli darò mai e poi mai un feedback positiovo anche se riceverò l'oggetto.
Che mi dici di feedback neutro?
in data 05-02-2015 13:50
Io dico che dare un feedback differente dal positivo è controproducente. Dare il feedback è un atto per nulla obbligatorio e quindi, se non intendi darlo positivo, la migliore alternativa e non darlo affatto. Non fai danni a nessuno ma specialmente a te stesso. E se lo dai negativo rischi tu e non risolvi per niente il problema che è cosa ben diversa. Non darlo e basta. Un sorta di "no comment" per intenderci che è la via migliore. Non indulgere nella volontà di volere per forza dare segnali all'esterno. E' cosa del tutto inutile. Se non ti ritieni soddisfatto appieno è abbastanza non rilasciare commenti e non comprare più da lui, credo che siano provvedimenti più che bastanti non credi? Perché alla fine, feedback o non feedback, tutto si riduce lì. Agli altri di quello che è accaduto tra di voi non importa proprio nulla. Ed è giusto che sia così.
In questo modo difendi te stesso ed il tuo account oltre che difendere più in generale l'equilibrio della piattaforma che non ha certo bisogno di ulteriori litigi o problemi. Io ritengo che questa sia di gran lunga la cosa più importante.
in data 06-02-2015 16:53
Parlare adesso di feedback è prematuro.
Il feedback si rilascia alla fine, sempre alla fine, in modo da avere una visione "panoramica" della transazione.
Per adesso attendi l'arrivo dell'oggetto ancora per un po', poi potrai aprire la controversia con Paypal per ecuperare i soldi.
Alla fine si potrà anche pensare al feedback.
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Pace e bene a tutti.
in data 08-02-2015 19:05
Riporto il LINK ad un sito di veri esperti di legge dove vengono ribadite le stesse,identiche,giuste cose che ho detto in precedenza:
Ribadisco: LA VERIDICITA' DEL FEEDBACK NEGATIVO, A SEGUITO DI UN TRATTAMENTO INGIUSTO/DANNO DELL'ACQUIRENTE E' UNA SCRIMINANTE. Ovvero non sdovreste essere condannati se rimanete nell'oggettività e nel buon senso.
E ribadisco, ancora, fortemente, l'importanza del feedback negativo dato per una buona ragione, che descriva NON il venditore, NON il negozio, MA I DIFETTI OGGETTIVI E DIMOSTRABILI DELLA SPECIFICA TRANSAZIONE.
Detto questo, non voglio entrare in una sterile polemica sul fatto che il Feedback negativo sia giusto o meno, io penso che lo sia perchè il sistema eBay si regge su questo.
Dico anche: Per quanto ci siano stati anche utenti che abbiano lasciato Feedback negativi "ad capocchiam" dunque avendo torto,non ho mai avuto la notizia che NESSUNO, attualmente, IN ITALIA, sia mai stato condannato all'ultimo grado di giudizio per aver lasciato un FEEDBACK NEGATIVO SU EBAY,
tutto questo a fronte di MIGLIAIA DI FEEDBACK NEGATIVI rilasciati ogni giorno in Italia questa piattaforma.
E se fossi il caso su un miliardo che viene condannato in sede civile per diffamazione su feedback su eBay? dovremmo iniziare a vivere in Bunker sotterranei, perchè per la stessa probabilità può cascarci un aeroplano in testa.
Quindi dico, basta allarmismi inutili, e vengano rilasciati i feedback opportuni, purchè siano veritieri, oggettivi e dimostrabili.
in data 09-02-2015 10:09
Il problema è che tu eunnci concetti che sono tue interpretazioni del tutto fallaci. Innanzi tutto non è vero che non è stato mai condannato nessuno per diffamazione per i feedback di ebay. Io ne conosco almeno una dozzina di casi. Tre furono anche pubblicati dall'attore della causa proprio sul forum di ebay e furono condanne a seguito di neutro addirittura e nemmeno di negativo. Forse sei troppo recente frequentatore del forum per conoscerle, ma chi è più anziano di te nel forum può confermartelo. L'ignoranza di questi fatti però non ti autorizza ad affermare concetti di carattere assoluto che non corrispondono al vero. Semplicemente accade che chi è coinvolto in questo genere di giudizi non ha poi nessuna voglia di renderli in pasto alla pubblica opinione di un forum, e talvolta per lo stesso disposto delle sentenze nemmeno può farlo (nella maggior parte dei casi, perché il giudice ordina la non menzione). Ma questo non ti autorizza a credere che la mancanza di pubblica informazione corrisponda all'assenza di fatto.
Diciamo poi che lo stesso "vero esperto" del quale ti fai scudo ti da torto nella stessa sua risposta. In sostanza lui dice che chi chiede rischia il processo e che ci sono delle situazioni che lo portano a rischiare diverse condanne. Per quello che riguarda la "scriminante" che dici tu, dimostri di avere poca confidenza con la giurisprudenza e con i codici di procedura, se non addirittura una confidenza inesistente. Eppure bastava leggerlo quell'articolo per capire qualche cosa in merito;
art. 596 codice civile
"Il colpevole dei delitti preveduti dai due articoli precedenti non è ammesso a provare, a sua discolpa, la verità o la notorietà del fatto attribuito alla persona offesa.
Tuttavia, quando l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la persona offesa e l'offensore possono, d'accordo, prima che sia pronunciata sentenza irrevocabile deferire ad un giurì d'onore il giudizio sulla verità del fatto medesimo.
Quando l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la prova della verità del fatto medesimo è però sempre ammessa nel procedimento penale:
1) se la persona offesa è un pubblico ufficiale ed il fatto ad esso attribuito si riferisce all'esercizio delle sue funzioni;
2) se per il fatto attribuito alla persona offesa è tuttora aperto o si inizia contro di essa un procedimento penale;
3) se il querelante domanda formalmente che il giudizio si estenda ad accertare la verità o la falsità del fatto ad esso attribuito.
Se la verità del fatto è provata o se per esso la persona, a cui il fatto è attribuito, è [per esso] condannata dopo l'attribuzione del fatto medesimo, l'autore dell'imputazione non è punibile, salvo che i modi usati non rendano per se stessi applicabili le disposizioni dell'articolo 594 comma 1, ovvero dell'articolo 592 comma 1."
Il colpevole dei delitti preveduti è chi diffama e quindi colui che rilascia un feedback negativo diffamante per il quale sia chiamato a risponderne. Qui, chiaro, chiaro, dice che non gli è permesso di discolparsi affermando che il fatto attribuito sia vero. Poi dice quando invece è possibile, ovvero se entrambi si accordano per fare giudicare la cosa da un giudizio differente che non sia quello ordinario (giurì d'onore), quando il fatto sia commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, se il fatto della persona offesa costituisca un reato per il quale sia aperto un giudizio di merito, quando il "querelante" (e cioè la persona offesa e quindi chi il negativo LO SUBISCE) chieda esso stesso che il fatto attriibuito sia provato nella sua veridicità. Questo dice l'ultimo comma dell'articolo, aggiungendo anche il fatto che se tale verità, sempre nei casi di ammissibilità precedenti, è provata o se per tale causa vi è stata una precedente condanna, non vi è punibilità salvo che i modi utilizzati per diffamare non risultino ancora preminenti nonostante il fatto della condanna.
Quindi, giusto per rispondere anche su quello che il link che citi dice in quella domanda, l'avvocato ha semplicemente risposto che si può andare in giudizio per diffamazione, che il rischio esiste eccome e ne enumera le conseguenze e che per il citato in giudizio, che è quello che formula la domanda e parla di truffa subita, c'è la scappattoia dell'ultimo comma non perché sia ammissibile provare la verità dell'accusa pubblica se non nei casi previsti, ma perché se l'accusato viene poi condannato per il reato di truffa scatta l'impunibilità citata nell'ultima parte del testo in quanto il fatto vero ha poi provocato la condanna stessa.
Purtroppo si deve anche essere certi di capire le cose che vengono dette, mentre se poi si insiste a dare interpretazioni fallaci date dalle proprie preconcette convinzioni, poi si fa anche disinformazione. Spero che la stia facendo in buona fede e per disattenzione in questo caso e mi piace credere che sia così. Fossi in te ne prenderei atto semplicemente e recederei dal continuare a dire.
Vedi, per diventare "veri" esperti di legge si deve fare un cammino che nessuno in questo paese ha mai completato, perché i "veri" esperti di legge non esistono. Esistono quelli che invece ne fanno oggetto di studio e di mestiere e solo così si può sperare di potere avvicinarsi a quello che è "vero" ben sapendo che la piena conoscenza non si raggiungerà mai. Specialmente in una materia come il diritto. Quindi un buono studio in merito alle cose potrebbe darti molte più certezze di distorte convinzioni che non hanno base né nelle teorie e tantomeno nei fatti.