in data 28-06-2019 23:35
Salve a tutti,
di recente ho fatto un acquisto da 350€ (spedizione gratuita) pagando complessivamente 142€ di spese doganali.
Ma è possibile?? E' quasi il 50%. Follia!
Si può segnalare da qualche parte?
in data 29-06-2019 10:03
Non ne so abbastanza ma il venditore non può sapere a quanto ammontano gli oneri doganali, il corriere non lo so, ma chi li calcola è la dogana e quindi potresti provare a chiedere un ricalcolo
29-06-2019 16:53 - modificato 29-06-2019 16:54
@sonic_cool_j ha scritto:Salve a tutti,
di recente ho fatto un acquisto da 350€ (spedizione gratuita) pagando complessivamente 142€ di spese doganali.
Ma è possibile?? E' quasi il 50%. Follia!
Si può segnalare da qualche parte?
DHL avrebbe dovuto lasciarti un dettaglio del calcolo, dove puoi trovare le singole voci, se non te lo hanno dato chiedilo perchè è un documento che ti spetta e che è la base per poi eventualmente chiedere la revisione del calcolo.
Comunque non si può giudicare solo sulla base dei due importi, valore ed oneri pagati, perchè la materia è complessa, vi sono prodotti che sono soggetti a tassazioni speciali (i cosiddetti dazi antidumping).
Ciao
in data 30-06-2019 20:32
in data 30-06-2019 20:50
in data 30-06-2019 22:15
@sonic_cool_j ha scritto:
........................ non esiste nulla che possa giustificare quasi la metà della spesa in oneri doganali...................
Se tu conosci così profondamente la materia per quale motivo chiedi qui?
Ti ho linkato una pagina del MISE (se vuoi posso spiegarti che cos'è il MISE) in cui si spiega che è assolutamente possibile, è previsto dalle norme.
Si chiamano:
Misure di difesa commerciale
tanto per capirci c'è un tizio con dei capelli improbabili che vive in una grande casa bianca a Washington che sta facendo questo da alcuni anni, lo stesso ma in misura minore si fa da sempre anche nella più incivile e bolscevica Europa.
Non dimenticarti di farci sapere su che giornale uscirà il tuo articolo, lo leggeremo avidamente.
Ciao
in data 01-07-2019 14:34
Buongiorno sig. Moriadellevacche, ho letto attentamente quanto scritto nell'indirizzo da lei postato e mi chiedevo:
ma se la fabbrica X si fa produrre in un paese y non europeo dei prodotti su proprio disegno, idea etc. etc.per venderli solo in Europa ed avviene comunque un'importazione parallela dal paese y ad un prezzo più basso, si può configurare comunque un dumping?
Lo chiedevo perchè nel settore in cui lavoro è all'ordine del giorno che questo accada.
La ringrzio se vorrà rispondermi.
Buon pomeriggio.
01-07-2019 15:07 - modificato 01-07-2019 15:09
@paolacl7 ha scritto:Buongiorno sig. Moriadellevacche, ho letto attentamente quanto scritto nell'indirizzo da lei postato e mi chiedevo:
ma se la fabbrica X si fa produrre in un paese y non europeo dei prodotti su proprio disegno, idea etc. etc.per venderli solo in Europa ed avviene comunque un'importazione parallela dal paese y ad un prezzo più basso, si può configurare comunque un dumping?
Lo chiedevo perchè nel settore in cui lavoro è all'ordine del giorno che questo accada.
La ringrzio se vorrà rispondermi.
Buon pomeriggio.
Premesso che non sono un tecnico ma un semplice comune cittadino "mediamente informato" ritengo che quel tipo di dazi servano proprio a questo.
Naturalmente in caso di importazioni di pezzi singoli questo tipo di tassazione non sempre raggiunge lo scopo, nel senso che chi importa non ne conosce l'esistenza e quindi importa lo stesso (come nel caso, forse, del nostro irascibile amico) oppure perchè è impossibile un controllo capillare di tutte le singole importazioni.
Infine preciso che stiamo parlando di dazi antidumping ma non è detto che sia il caso del nostro amico, l'ipotesi di un calcolo errato è, in base alle info che abbiamo (cioè nessuna), altrettanto probabile.
Ciao
in data 01-07-2019 15:18
Grazie della risposta, penso anche io che non facciano un controllo capillare.
Ciao, buon pomeriggio.
02-07-2019 15:12 - modificato 02-07-2019 15:16
@paolacl7 ha scritto:Buongiorno sig. Moriadellevacche, ho letto attentamente quanto scritto nell'indirizzo da lei postato e mi chiedevo:
ma se la fabbrica X si fa produrre in un paese y non europeo dei prodotti su proprio disegno, idea etc. etc.per venderli solo in Europa ed avviene comunque un'importazione parallela dal paese y ad un prezzo più basso, si può configurare comunque un dumping?
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Perdonami ma è necessaria una specifica del concetto. Se l'azienda X si fa produrre su disegno, progetto ecc. ecc. da una fabbirca del paese terzo ed extra-europeo un prodotto destinato al mercato europeo che poi essa stessa commercializzerà, quella si chiama produzione terziarizzata su commessa. Non è un'importazione.
Le importazioni hanno la caratteristica di essere delle forme di acquisto dall'esterno comunitario di prodotti finiti, semilavorati o componenti primari o di servizi e che sono sul mercato della nazione di provvenienza. Se una marca di abbigliamento fa produrre in Cina, per dire, i suoi prodotti a suo marchio, non sta facendo una procedura di importazione e quindi non rischia nemmeno un caso di dumping.
Il dumping avviene solo se l'importazione ha sostanzialmente tre caratteristiche principali. La prima è quando si acquisti a forte ribasso. Un esempio. Compriamo stock di bulloni che sono prodotti interamente all'estero su progetto e creazione del produttore e qusto, causa la nostra volontà di importazione, ce lo cede, magari per i quantitativi acquistati, a prezzi che sono inferiori persino al mercato di provvenienza. Questo è un classico dumping.
Lo è perchè ci permette di acquistare a costi bassi e di mantenere costi bassi anche in uscita sul mercato di destinazione, tanto da arrivare ad una autentica perturbazione del mercato europeo in quanto l'immettere grandissime quantità di materiali così ribassati, di fatto ammazza il mercato degli altri costituendo delle situazioni di oligopolio oppure di cartello, architettate proprio per colpire la concorrenza.
Secondo caso è il suo contrario. Una forte ed anomala situazione di importazione. Anche qui un esempio. Mettiamo che il bene che vogliamo importare non ci sia ceduto ad un prezzo inferiore al mercato di provvenienza del produttore ma sia più alto, tuttavia rimanga comunque più basso della media del mercato entro il quale vogliamo introdurlo. Se la cosa è occasionale produciamo ben poco danno nel mercato di arrivo. Ma se invece cominciamo ad importare in maniera anomala e molto sostenuta grandi quantità di quella merce, lo facciamo per deprimere il mercato di arrivo, ovvero per infuenzare al grande ribasso il prezzo. Poiché siamo noi gli autori di tali anomale importazioni, è ovvio che anche in questo caso stiamo cercando di creare un cartello od un oligopolio dato dalla situazione che noi stessi abbiamo perseguito. Anche quello è dumping.
Terzo caso. L'importazione interviene in una situazione di particolare crisi. Anche qui un ultimo esempio. Mettiamo che la vendita di una data merce normalmente commercializzata in Europa, stia attraversando un periodo di crisi per vari fattori che non andiamo nemmeno ad analizzare. Se noi importiamo merci medesime dall'esterno con costi più bassi, a prescindere da quanto, non facciamo altro che continuare a contribuire all'acuirsi della crisi di vendite. Siccome sono situazioni economiche potenzialmente devastanti perché possono creare crisi societarie e perdite produttive e di lavoro. Anche questo è dumping, e quindi viene colpito con le norme di salvaguardia (che tra le altre cose, in questi casi, sono tra le più violente in assoluto che vengono applicate, sino a rendere l'importazione del tutto sconveniente a praticamente tutti i livelli).
Quindi, dato per scontato che l'importazione è sempre un atto di acquisto e non di produzione terziarizzata all'esterno, non stiamo rischiando il dumping se importiamo merci a costi più bassi (quella si chiama semplicemente concorrenza), ma lo rischiamo, sostanzialmente, se incappiamo in casi di turbativa del mercato come sono stati descritti sopra.
Non necessariamente dobbiamo essere noi gli autori della turbativa, ma semplicemente ci accodiamo ad una tendenza che si sta verificando in quel momento. Anche in quel caso veniamo colpiti dall'anti-dumping.
Poi esistono anche altri casi più specifici, come quelli delle sovvenzioni di stato, ma anche quelli sono perseguiti per il semplice fatto che potenzialmente turbano il mercato europeo ed ecco perché nè scattano le conseguenze calmieranti, od adirittura ostacolanti, dell'anti-dumping.
Il nostro amico potrebbe essere stato vittima di un flusso anti-dumping e quindi ecco il colpo addosso. Ma sarebbe un dumping anche piccolino perché solitamente questi casi possono provocare dazi di oltre il 100% del costo inziale più IVa. Cifre bestiali addosso insomma.
Propendo con il ritenere una anomalia di calcolo, magari ricorribile. Certo, per poterlo dire, si dovrebbe conoscere più dati, ma suppongo che si stia parlando di cose che comunque sono del tutto riservate ed in pubblico non possano essere esposte.