in data 04-03-2019 18:12
Avrei bisogno di alcune informazioni sul corretto utilizzo di E Bay, in particolare per il caso di vendite. Nello specifico, pongo un paio di domande:
1) avrei necessità di vendere alcuni oggetti in mio possesso di piccole dimensioni, prevalentemente appartenenti alla categoria “tecnologia ed informatica”, nuovi o semi-nuovi, molti dei quali ancora nella confezione originale sigillata e spesso ancora in garanzia. Vorrei quindi chiederVi se tale tipo di attività necessita di partita IVA o se può essere classificata come “vendite saltuarie ed occasionali”, considerando che con tale attività non credo di voler fatturare, o comunque incassare, cifre mensili superiori a 200 o 300€, per un totale di non più di 3000/3500 € annue. In ogni caso comunque, non credo di protrarre tale attività per più di qualche mese od al massimo un anno. Se successivamente avessi necessità di effettuare ulteriori vendite, in tal caso provvederei ad operare con partita IVA.
Preciso di non aver, fin ora, mai venduto nulla e di non disporre al momento di alcun negozio di vendita online.
2) Vi chiedo inoltre se, per effettuare il tipo di vendite da me sopra citato, sia necessario l'apertura di un negozio online o se si possa operare anche senza esso.
Ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.
Risolto Andare alla soluzione.
in data 05-03-2019 16:55
@cafaboh_4dr8jn5jl ha scritto:Purtroppo non mi è del tutto chiaro quale sia esattamente il confine tra "vendita occasionale" e "compravendita on_line". Quale è il limite entro il quale si passa da un regime all'altro? Quale è il limite di vendite entro cui si può essere considerato "venditore occasionale"? Credo che la legge, in questi casi, presenti molte ambiguità e non sia del tutto chiara.
Inoltre, nel mio caso specifico, aprire una partita IVA sarebbe un controsenso: in tal caso mi troverei a dover sostenere alcuni costi fissi, come ad esempio quelli dell'INPS, che sarebbero ben superiori al 3000€ del limite di budget di incasso che mi ero prefissato.Non ci rientrerei con i costi.
Non c'è confine o limite ma semplice modalità!
Ti è stato detto,meglio scritto:
i tuoi oggetti personali "usati" cui vuoi svuotare Armadi Soffitta Cantina etc etc di casa tua...da privato lo puoi fare...punto.
Se acquisti e poi rivendi oggetti...fai commercio e se sei un commerciante...apri una tua posizione iva.
Spetterà successivamente al tuo commercialista inserirti nel regime contabile/fiscale più adeguato al tuo "volume d'affari" annuo.
Valuta tu
in data 05-03-2019 16:57
@cafaboh_4dr8jn5jl ha scritto:Come si stabilisce se un oggetto era stato precedentemente acquistato per uso personale o per esssere rivenduto? Ad esempio, se io comprassi 5 oggetti uguali, facciamo caso 5 orologgi uguali, e quando mi arriva il pacco ne aprissi uno, lo usasi 15 giorni e poi decidessi che non mi piace, a quel punto potrei decidere di non scartare gli altri 4, essendo uguali al primo, e di rivenderli con incartamento ancora sigillato come oggetti seminuovi.
In quel caso come dovrei muovermi?
Come "venditore occasionale" che rivende degli oggetti privati (in effetti per 15 giorni i 4 orologgi non scartati sono stati di mio possesso) o come commerciante che compra e rivende (in effetti, anche, in tal caso ho aquistati i 4 orologgi e li avrei rivenduti senza mai usarli e senza mai toglierli dalla loro confezione originale).
Come sopra, ribadisco: trovo la legge ambigua e non del tutto chiara!
Questo si chiama commercio...apri P.Iva
in data 04-03-2019 18:45
Ciao
per vendere occasionalmente oggetti di proprietà personale non occorre essere possessori di P.iva.
Contrariamente chi vuol far del commercio on line (compravendita) deve necessariamente adempiere a tutti gl'obblighi contributivi e fiscali aprendo una regolare partita iva.
Ecco un interessante link per approfondire l'argomento
prego
in data 04-03-2019 22:37
Se sono tuoi e non erano stati acquistati per essere venduti non serve partita iva.
Ovviamente possono essere venduti solo come usati (qualcuno usa la definizione di "nuovo altro" per dire che è ancora sigillata nell'imballo originale ma che viene venduta per errato acquisto, doppio regalo ecc.....), poichè la definizione di nuovo implica la garanzia legale del venditore professionale che tu non potresti dare.
ciao
mario
in data 05-03-2019 16:40
Purtroppo non mi è del tutto chiaro quale sia esattamente il confine tra "vendita occasionale" e "compravendita on_line". Quale è il limite entro il quale si passa da un regime all'altro? Quale è il limite di vendite entro cui si può essere considerato "venditore occasionale"? Credo che la legge, in questi casi, presenti molte ambiguità e non sia del tutto chiara.
Inoltre, nel mio caso specifico, aprire una partita IVA sarebbe un controsenso: in tal caso mi troverei a dover sostenere alcuni costi fissi, come ad esempio quelli dell'INPS, che sarebbero ben superiori al 3000€ del limite di budget di incasso che mi ero prefissato. Non ci rientrerei con i costi.
in data 05-03-2019 16:51
Come si stabilisce se un oggetto era stato precedentemente acquistato per uso personale o per esssere rivenduto? Ad esempio, se io comprassi 5 oggetti uguali, facciamo caso 5 orologgi uguali, e quando mi arriva il pacco ne aprissi uno, lo usasi 15 giorni e poi decidessi che non mi piace, a quel punto potrei decidere di non scartare gli altri 4, essendo uguali al primo, e di rivenderli con incartamento ancora sigillato come oggetti seminuovi. In quel caso come dovrei muovermi? Come "venditore occasionale" che rivende degli oggetti privati (in effetti per 15 giorni i 4 orologgi non scartati sono stati di mio possesso) o come commerciante che compra e rivende (in effetti, anche, in tal caso ho aquistati i 4 orologgi e li avrei rivenduti senza mai usarli e senza mai toglierli dalla loro confezione originale).
Come sopra, ribadisco: trovo la legge ambigua e non del tutto chiara!
in data 05-03-2019 16:55
@cafaboh_4dr8jn5jl ha scritto:Purtroppo non mi è del tutto chiaro quale sia esattamente il confine tra "vendita occasionale" e "compravendita on_line". Quale è il limite entro il quale si passa da un regime all'altro? Quale è il limite di vendite entro cui si può essere considerato "venditore occasionale"? Credo che la legge, in questi casi, presenti molte ambiguità e non sia del tutto chiara.
Inoltre, nel mio caso specifico, aprire una partita IVA sarebbe un controsenso: in tal caso mi troverei a dover sostenere alcuni costi fissi, come ad esempio quelli dell'INPS, che sarebbero ben superiori al 3000€ del limite di budget di incasso che mi ero prefissato.Non ci rientrerei con i costi.
Non c'è confine o limite ma semplice modalità!
Ti è stato detto,meglio scritto:
i tuoi oggetti personali "usati" cui vuoi svuotare Armadi Soffitta Cantina etc etc di casa tua...da privato lo puoi fare...punto.
Se acquisti e poi rivendi oggetti...fai commercio e se sei un commerciante...apri una tua posizione iva.
Spetterà successivamente al tuo commercialista inserirti nel regime contabile/fiscale più adeguato al tuo "volume d'affari" annuo.
Valuta tu
in data 05-03-2019 16:57
@cafaboh_4dr8jn5jl ha scritto:Come si stabilisce se un oggetto era stato precedentemente acquistato per uso personale o per esssere rivenduto? Ad esempio, se io comprassi 5 oggetti uguali, facciamo caso 5 orologgi uguali, e quando mi arriva il pacco ne aprissi uno, lo usasi 15 giorni e poi decidessi che non mi piace, a quel punto potrei decidere di non scartare gli altri 4, essendo uguali al primo, e di rivenderli con incartamento ancora sigillato come oggetti seminuovi.
In quel caso come dovrei muovermi?
Come "venditore occasionale" che rivende degli oggetti privati (in effetti per 15 giorni i 4 orologgi non scartati sono stati di mio possesso) o come commerciante che compra e rivende (in effetti, anche, in tal caso ho aquistati i 4 orologgi e li avrei rivenduti senza mai usarli e senza mai toglierli dalla loro confezione originale).
Come sopra, ribadisco: trovo la legge ambigua e non del tutto chiara!
Questo si chiama commercio...apri P.Iva
in data 06-03-2019 17:56
in data 06-03-2019 17:57
in data 07-03-2019 09:52
Ti hanno detto gli amici cose precise e sensate, perché la possibilita di vendere non è data da limiti e non esistono norme che parlino di limiti. La legge che dice che puoi vendere è sostanzialmente una ovvero la costituzione italiana che dice che l'iniziativa economica delle persone è libera.
Poi esistono le norme che parlano del "modo" di vendere, e qui parliamo del codice civile. Ma il concetto della libera vendita non viene mai intaccato in nessun modo. Il problema è quello del fatto che tu di queste vendite ne faccia mestiere o meno.
Se ne fai mestiere non stai facendo solo libera vendita ma producendo reddito, che in Italia viene imposto a tutti i livelli, sia per il lavoro dipendente che per quello autonomo. Se mestiere invece non ne fai allora la vendita è libera e non paga imposte e quindi non necessita nemmeno di partita IVA.
Dove sta quindi il vero limite? Proprio nel modo esercitato per vendere. Se la vendita è data dall'occasione e non è finalizzata al reddito la cosa si può fare mentre se si acquista per rivendere in forma organizzata, per fine di ricarico e quindi di lucro, ed in maniera continuata allora si fa commercio e quindi si esercita un mestiere.
A quel punto ci si deve registrare, si devono osservare usi ed obblighi di legge con tutto quello che ne consegue.
Ma allora, ed ecco il tuo dubbio, quando è una vendita "occasionale"? Non ci si deve innamorare della parola, ovvero dare il significato di "temporaneo" o "casuale" a questo termine. La vendita occasionale è data dall'occasione, ovverosia da una possibilità che questo si verifichi, e può essere più o meno lunga e senza particolari limiti né monetari e nemmeno temporali.
Come ti devi quindi regolare e cosa puoi vendere. Tu puoi vendere oggetti non che siano genericamente "di tua proprietà" o "da soffitta" e quindi pseudo-abbandonati e basta. Anche gli oggetti venduti dalle aziende o dai venditori professionisti sono "di loro proprietà" ovviamente. Tu puoi vender tutto quello che tu abbia in diritto di proprietà ed al quale tu attribuisca un valore. Potrai quindi vendere oggetti da soffitta, roba vecchia, collezioni, beni preziosi come l'oro (che mi pare che abbia un apprezzamento di tipo orario e per cui, sembrerebbe, tende ad accrescere il proprio valore iniziale), ma anche veicoli, oggetti elettronici, ed addirittura abitazioni ed anche altro.
Se non previsto dalla legge in maniera esplicita (come può avvenire per un bene registrato come un immobile per esempio), tu non sei soggetto a tassazione per queste vendite come non lo sei nemmeno per le stesse abitazioni il cui incasso (un volta saldate le tasse specifiche previste che non sono mai relative ad un forma di reddito in ogni caso), non può essere ulteriormente tassato.
Vedi quanto è ampia una "occasione"? Ma ci sono anche ulteriori casi che è lungo ed inutile citare. Ma che cosa ti distingue quindi da un commerciante? La possibilità di scaricvare l'IVA, gli oggetti che siano in possesso di garanzie e quindi nuovi, la continuità di acquistare per rivendere sempre con un ricarico che faccia un margine che ti costituisca un reddito, l'organizzazione stabile e duratura nel farlo ecco che cosa ti distingue.
Quindi tu non puoi costruire canali di rivendita finalizzata al lucro, ma puoi vendere collezioni in tuo possesso magari che abbiano un riapprezzamento verso l'alto rispetto al prezzo di acquisto e quindi, di fatto, "guadagnarci". Ma quello non è un reddito, ma un realizzo (che può essere anche positivo, chi lo vieta?), perché tu non stai facendo una rivendita dell'acquistato, ma semplicemente stai mettendo in vendita un tuo patrimonio.
Le cose diventano beni di tipo patrimoniale e quindi privati, per il semplice fatto che tu paghi l'IVA finale di quegli oggetti, non ne scarichi IVA nel rivenderle e quindi non la gravi su chi compra, non dai garanzie se non quelle stesse dell'offerta e più generalmente non lo fai per "vivere".
Ecco i veri confini. Per cui, se ti stai mettendo in testa di comprare per rivendere, non farlo se non sei un vero commerciante. Ma se vuoi vendere oggetti, anche mai utilizzati ed imballati, che hai comprato ma che poi non hanno un vero utilizzo per te, fallo pure perché non esiste alcun problema.
Infine dico l'ultima e poi la smetto. Molti personaggi pensano di potere utilizzare il dropshipping oppure i fantomatici "grossisti" cinesi, per fare del commercio occulto facendolo passare per occasionale. Quelli sono reati, oltre ad essere cose che hanno una complicanza assai maggiore di quanto si creda. Basta evitare questi usi beceri per non avere problemi e non doversi nemmeno domandare se vada aperta una partita IVA o meno.
Se sei in questa tipologia, credo che tu non abbia alcun problema.