in data 12-01-2013 10:36
Ciao a tutti, vorrei chiedere un'informazione a chi ha più esperienza i me nelle vendite. Vendo diversi oggetti di ceramica, ma ho notato che gli oggetti grandi e di valore superiore bene o male riesco a venderli spedendoli con pacco ordinario.
Il problema nasce con piccoli vasetti alti 6cm che tra imballo e scatolo o busta arrivo sempre ad una spesa minima di 8-9 euro, mentre l'oggetto in sè ha un costo medio tra 4-6 euro.
E' possibile che devo far spendere ad una persona una spedizione di 10 euro per comprare un'oggetto che non ne vale nemmeno la metà?
mi consigliate qualche spedizione corriere o servizio che possa essere più vantaggioso? al momento ho usato solo i servizi delle poste italiane.
in data 12-01-2013 12:17
Ciao. io mi trovo bene con Spedireweb .
Il prezzo non è male e se ti iscrivi con questo link avrai il 15% di sconto sulla prima spedizione.
Prova e poi decidi.
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in data 12-01-2013 23:37
Vendere oggetti nuovi con continuità a scopo di lucro senza partita IVa e necessaria autorizzazione amministrativa alla vendita on line configura il reato di vendita in nero, evasione dell'IVA e evasione fiscale.
in data 13-01-2013 17:49
Vabbè lascia perdere, informati meglio. ad ogni modo la domanda era un'altra....
in data 14-01-2013 08:33
Vabbè lascia perdere, informati meglio. ad ogni modo la domanda era un'altra....
Informati meglio tu, lo dico per te, credimi.
Comunque fai l'errore di considerare il costo di spedizione come un costo e basta, è un errore comune a molti, invece si tratta di valore aggiunto all'oggetto.
Quindi il valore dell'oggetto non è solo il suo prezzo ma l'insieme dei costi che sono necessari per acquistarlo e riceverlo in sicurezza.
Ciao
in data 14-01-2013 14:54
Non capisco, in che senso come valore aggiunto? dovrei togliere la spedizione forse?.
in data 14-01-2013 15:33
Come credi che ci arrivino le merci nei negozi?
Di certo non si materializzano da sole, qualcuno ce le porta e questo ha dei costi (i vari trasporti), il fatto che nel prezzo il costo dei vari trasporti non sia scorporato non significa che non ci sia e che l'acquirente finale non lo paghi.
Se non ci fossero le spedizioni (ed i relativi costi) nessun acquisto sarebbe possibile e le merci non avrebbero alcun valore perché nessuno potrebbe acquistarle e goderne il possesso.
Gli oggetti che vendi non hanno valore se restano a casa tua e nessuno può riceverli, quindi è evidente che il valore non è quello del solo oggetto ma tutto il suo costo complessivo, compresa la spedizione che io dovrei pagare per riceverlo a casa mia.
In questo senso la spedizione non è un costo inutile ma è valore aggiunto all'oggetto acquistato.
Non è necessario che tu le incorpori, ma non è nemmeno logico pensare che il valore di un bene si esaurisca nel costo del bene stesso.
Quindi questo tuo ragionamento:
"Il problema nasce con piccoli vasetti alti 6cm che tra imballo e scatolo o busta arrivo sempre ad una spesa minima di 8-9 euro, mentre l'oggetto in sè ha un costo medio tra 4-6 euro.
E' possibile che devo far spendere ad una persona una spedizione di 10 euro per comprare un'oggetto che non ne vale nemmeno la metà?"
secondo me non è corretto, il valore di quell'oggetto non è solo 4/6 euro ma 4/6 euro + una spedizione idonea e sicura necessaria per raggiungere la destinazione richiesta.
Se il costo di una spedizione con queste caratteristiche è 8/9 euro il valore dell'oggetto sarà 12/15 euro.
Ciò non ti impedisce di cercare, senza scadere in sicurezza, modalità di spedizione altrettanto economiche ma meno costose.
Ciao
in data 14-01-2013 15:37
Correzione:
Ciò non ti impedisce di cercare, senza scadere in sicurezza, modalità di spedizione altrettanto economiche ma meno costose.
Ciò non ti impedisce di cercare, senza scadere in sicurezza, modalità di spedizione altrettanto idonee ma meno costose.
in data 15-01-2013 11:19
😄 grazie! non ci avevo mai pensato a vederla sotto quest'ottica, mi sembra anche una cosa molto importante. Grazie ancora.
A dover di cronaca per chi volesse vendere i suoi oggetti la legge indica he si può fare anche continuamente, il vincolo da non superare è di 2000 e rotti euro che dovranno comunque essere dichiarata nel proprio reddito, per come dichiararlo basta un semplice foglio con marca da bollo(il commercialista vi aiuterà nella compilazione e dichiarazione) superato ciò (non è ancora necessaria la partita iva) si ha un altro limite di circa 5000 euro, la differenza è che superato il primo limite di 2000 alcuni diritti e privilegi come l'irpef verranno ridotti perchè si considera un'altro reddito, superate le 5000 è necessaria apertura iva e iscrizione all'ente di tipologia. Attenzione molti dicono di aprire una partita iva e basta, vendere solo con la partita iva senza iscrizione all'imps e enti dedicati costituisce truffa. Grosso modo la faccenda è questa. Per altri approfondimenti o chiarimenti se qualcuno vuole posso metterlo in contatto con il mio commercialista e al contempo sindaco del mio paese (tanto per dire che non ho parlato con un commercialista pinco pallinno, facendo una bella ricerca su internet si trovano tutti i riferimenti possibili a quello che ho detto) diffidate dai commercialisti che vi dicono di aprire la partita iva per soli 100 euro di quadagno al mese, dietro quella motivazione il commercialista ha tante motivazioni lecite o meno.
in data 15-01-2013 11:37
Hai informazioni errate.
Cambia fonte o vai da un commercialista, quelli sono limiti di imposizione fiscale, ma il commercio è soggetto a moltissime altre regole ed obblighi, ancora di più se è online.
Parlo non per sentito dire fidati.
Se fosse vero ciò che dici un esercizio commerciale che venda meno di 2000 euro all'anno potrebbe stare aperto senza obbligo di licenze, iscrizioni a camera di commercio, registri contabili..........
Dai retta informati meglio che qui i controlli si infittiscono e questo non è, come erroneamente si crede, il far west dell'ecommerce e la pacchia sta per finire.
Ciao