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Intendevi dire: 

Le spese di importazione da USA a noi in Italia chi le intasca?

Ciao,

ho comprato un CD su ebay.

Il cd è questo 113299470361.Oggetto non più in vendita.

Pagato il CD 35 $, le spese di spedizione US $14,01, le spese di importazione US $14,60.

Ho notato che solo certi venditori che mandano prodotti in Italia aderiscono al programma  che prevede che l'acquirente paghi una certa somma che costituisce la somma delle spese di importazione.

Il CD costa 35 $ che è meno di 45 €.

Leggendo come funziona la legge mi risulta che per beni al di sotto dei 45 € non devo pagare nulla al ricevimento ai doganieri: https://support.packlink.com/hc/it/articles/208492135-Quando-Vengono-Addebitati-I-Dazi-Doganali-E-Co...

 

In questo caso descritto chi si intasca la somma dei 14,60 US $?

Vi ringrazio per la vostra collaborazione.

Un saluto da Martino.

 
 
 
 
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4 RISPOSTE 4

Le spese di importazione da USA a noi in Italia chi le intasca?

La franchigia di 45 euro è per gli scambi non commerciali.  Cioè quelli per cui non si paga un corrispettivo ( esempio classico i regali). 

 

Un acquisto non rientra mai in questa fattispecie specialmente se chi fa i conti sa l'origine, la fonte ad il reale valore  della transazione.

 

Nel tuo caso la franchigia sarebbe 22 euro e tu ne sei largamente oltre.

 

N.b.: quel che scrive packlink è inesatto.

 

Ciao

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Le spese di importazione da USA a noi in Italia chi le intasca?

Ecco cosa dice l'Agenzia delle Dogane sullo stesso argomento:

 

Quesito – Regalo proveniente da Paese extra UE: 
Un privato mi ha spedito da un Paese che non fa parte della Unione Europea, un oggetto in regalo ed ho avuto la sorpresa di dover pagare le spese doganali anche se sulla bolla di spedizione era stato espressamente indicato GIFT (regalo). Vorrei sapere come vengono calcolate in questo caso le spese doganali.

Risposta: Sotto il profilo doganale, la normativa in vigore prevede la franchigia dai diritti all'importazione quando:

  • la spedizione avviene da un privato ad un privato
  • sia priva di carattere commerciale
  • sia effettuata a titolo gratuito
  • non superi i 45 Euro per spedizione

(Regolamento CE 1186/2009, Decreto Ministeriale 5 dicembre 1997 n. 489 articoli da 7 a 9).Per avere ulteriori informazioni al riguardo si possono consultare le Circolari n. 2/D del 03/02/2010 e n.22/D del 05/05/2004 – reperibili sul sito web di questa Agenzia, www.adm.gov.it , nella sezione "Atti amministrativi generali - Circolari - Anni 2010 e 2004".
Nel caso in cui la spedizione non rientri in tale ambito, si fa presente che, in linea generale, all'atto dell'introduzione in Italia di merce con origine extra UE, si dovrà provvedere al pagamento:

  • dei dazi (se previsti), che sono calcolati sul "valore della transazione" (valore comprensivo delle spese di trasporto e assicurazione) e le cui aliquote variano a seconda della merce che si intende importare;
  • dell'IVA (applicata secondo le vigenti aliquote) calcolata sul "valore della transazione", aumentato dell'eventuale aliquota daziaria.

Si evidenzia, tuttavia, che è necessario stabilire con precisione la tipologia della merce (classifica doganale delle merci) anche da un punto di vista merceologico, sia per l'applicazione dell'esatto trattamento daziario e fiscale, sia per accertare l'eventuale necessità di licenze o l'esistenza di restrizioni all'importazione.
Informazioni utili in proposito si possono acquisire consultando il sito web di questa Agenzia, www.adm.gov.it , alla pagina "Tariffa Doganale TARIC".
Si fa presente, comunque, che la classifica definitiva della merce viene determinata direttamente dai funzionari doganali solo all'atto della presentazione della stessa in dogana.

 

Quesito – Acquisto di oggetti di scarso valore tramite internet:
Spesso effettuo acquisti di scarso valore tramite internet ed a volte ho la sorpresa di dover pagare delle spese doganali. Vorrei sapere come vengono calcolate queste spese doganali?
Risposta: Sotto il profilo doganale, la vigente normativa comunitaria (articolo 23 del Regolamento CE 1186/2009) consente l'ammissione in franchigia dal dazio all'importazione per le spedizioni composte da merci di valore trascurabile spedite da un soggetto residente in un paese extra UE ad una persona che si trova nella Comunità, sempreché il valore della stessa spedizione non superi il valore intrinseco di € 150.
Per valore intrinseco s'intende il valore del bene escluso il costo del trasporto e dell'eventuale assicurazione.
Sono esclusi dalla fruizione della franchigia in questione i prodotti alcolici, i profumi e l'acqua da toletta, i tabacchi e i prodotti del tabacco.
Sotto il profilo fiscale, si precisa che, diversamente dalla franchigia ai fini daziari (fissata a € 150), la franchigia ai fini dell'IVA è fissata sul valore intrinseco di € 22 (articolo 5 del DM n. 489/97); ad esempio, per l'acquisto di un bene avente un valore compreso tra € 22 e € 150, sullo stesso verrà applicata la franchigia ai fini daziari mentre verrà regolarmente applicata la relativa aliquota IVA. Appare opportuno precisare che se il valore del bene supera i limiti di franchigia il soggetto importatore è tenuto al pagamento dei diritti doganali afferenti l'intero valore del bene acquistato.
Pertanto, nel caso in cui non si verifichino le citate condizioni, in linea generale, al momento dell'introduzione in Italia di merce con origine da un Paese extra UE, l'importatore dovrà provvedere al pagamento:

  • dei dazi (se previsti), che sono calcolati sul "valore della transazione" (valore comprensivo delle spese di trasporto e assicurazione) e le cui aliquote variano a seconda della merce che si intende importare;
  • dell'IVA (applicata secondo le vigenti aliquote) calcolata sul "valore della transazione", aumentato dell'eventuale aliquota daziaria.

Si precisa, tuttavia, che è necessario stabilire con precisione la tipologia della merce, anche da un punto di vista merceologico, sia per l'applicazione dell'esatto trattamento daziario e fiscale, sia per accertare l'eventuale necessità di licenze o l'esistenza di limitazioni all'importazione che, comunque, non vengono applicate quando le merci possono godere della franchigia.
Informazioni utili in proposito si possono acquisire consultando il sito web di questa Agenzia, www.adm.gov.it , alla pagina "Tariffa Doganale TARIC".
Si fa presente comunque che la classifica definitiva della merce viene determinata direttamente dai funzionari doganali solo all'atto della presentazione della stessa in dogana.

 

Come vedi il limite dei 45 euro è citato solo in merito alle spedizioni "prive di carattere commerciale".

 

Ciao

 

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Le spese di importazione da USA a noi in Italia chi le intasca?

Vuoi dire che il limite che io pensavo fosse di 45 € (spedizione esclusa) invece è di 22 €?

Posso comprare beni negli Stati Uniti fino a 22 € e sono esente da pagamenti successivi?

Se compro per 23€ invece all'arrivo della merce in Italia  a casa mia devo pagare i doganieri?

Ti ringrazio.

Ciao da Martino.

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Le spese di importazione da USA a noi in Italia chi le intasca?

Mai capito ragionamenti di questo tipo, detto francamente.

 

L'importante non è stare sotto i 22 euro, l'importante è la consapevolezza dei possibili ulteriori costi, metterli nella valutazione e se lo si ritiene comunque conveniente procedere altrimenti desistere.

 

Il vero problema semmai è che noi cittadini non saremo adeguatamente competenti i una materia così complessa da poter valutare minuziosamente tutte le conseguenze (economiche (tasse) e non (garanzia).

 

Ciao

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