in data 06-12-2012 18:53
Ciao a Tutti
ho letto che il Regno Unito dal 1° dicembre ha eliminato la soglia di esenzione Iva di 77.000 sterline, soglia che ci permetteva di vendere in GB senza dover aprire una partita iva inglese.
Questa eliminazione però comporterebbe la necessità di aprire una posizione iva nel Regno Unito.
Chiedo a chi vende già all'estero se è a conoscenza di questa novità.
Ammesso che ciò sia vero, come mi devo comportare per la fatturazione e per tutti gli obblighi contabili?
Ho investito del problema anche il mio commercialista che si è praticamente suicidato 🙂 ... in realtà sta studiando.
Grazie in anticipo a tutti
Tullio
in data 08-12-2012 12:59
Ma non capisco, se tu vendi all'estero con la tua azienda italiana non devi aprire nessuna posizione ma dichiarare le vendite qua in Italia.
Se invece ti riferisci ad un account inglese con domiciliazione inglese con cui vendevi in inghilterra non ti so essere di aiuto.
in data 08-12-2012 21:11
Ciao, ecco il link di un articolo dove puoi vedere i limiti attuali per i diversi paesi, http://www.giovannicappellotto.it/14875-vendere-online-allestero-come-si-fa-con-liva/
Pare però che dal 1° dicembre questi limiti siano stati azzerati dal Regno Unito, perciò è necessario nominare un rappresentante fiscale etc etc.
Ieri pomeriggio abbiamo inviato una richiesta al sito dell'equivalente Agenzia delle Entrate Inglese e ci dovrebbero rispondere entro 15 gg.
Tullio
in data 09-12-2012 11:08
L'importante secondo me è essere a posto con il fisco in Italia, poi già non riescono a beccare e sanzionare gli innumerevoli venditori che vendono in nero su ebay e siti vari, figuriamoci se vengono a rompere le scatole per chi vende oggetti in Inghilterra!
e poi chi dovrebbe sanzionare le irregolarità? vengono gli agenti di scotland yard a fare il verbale? ma per favore! già basta quanto ne abbiamo quà tra Gdf, agenzia delle entrate e equitalia! ci manca solo che rompano anche dall'estero!
in data 09-12-2012 14:30
Bisognerebbe poi capire come fa lo stato estero a capire quanto hai venduto ai privati del loro paese. Per il B2B ci sono fatture, Intrastat ecc.. ma per i privati gestiti con registro dei corrispettivi? Mica la dichiarazione dei redditi va fatta paese per paese dove si va a vendere!
Ed in ogni caso il fisco italiano non avrebbe alcun guadagno nel caso in cui il contribuente dovrebbe andare a versare l'iva, con aliquota differente e molto probabilmente inferiore al 21%, ad un altro stato anzichè all'Italia.
Quindi, vedo molto difficile l'applicazione pratica di tali leggi perchè il fisco estero non ha poteri e dati sul venditore italiano, il fisco italiano non ha interesse a far versare tasse all'estero anzichè in Italia.
Antonello.
in data 09-12-2012 14:32
si tratta di un'adeguamento dell'uk alle normative europee :
lo stato inglese prevedeva l'esonero dell'apertura di partita iva per fatturati sino a 77.000 sterline (2011/2012),
l'anomalia stava nel fatto che tale agevolazione era rivolta a chiunque indipendentemente dal fatto che l'attività fosse stabilita nel Regno Unito o meno.
adesso vale solo nel primo caso
in pratica noi in europa ci facciamo un mazzo con il vies e l'inghilterra con questo "buco" faceva passare chiunque ... ora hanno sistemato il buco :^O
per quanto riguarda gli scambi intracomunitari restano validi gli accordi già presi tra i paesi dell'unione ovvero ogni paese europeo può indicare una "soglia di protezione" (la tabella che hai linkato) che indica limite imponibile entro il quale l'esportatore può applicare il regime iva del proprio paese, oltre quei volumi scattano gli obblighi iva del paese di destino
nel caso dell'inghilterra 70.000 sterline (86.000euro circa)
ma non è tutto dato che la normativa IVA italiana prevede già una e soglia di 79.534 euro per esportazioni eu
e indica che trai due valori va considerato il più basso
quindi nell' caso dell'UK (come anche francia e germania) vale il limite di 79.534euro essendo i loro più alti
in data 19-12-2012 19:38
Quindi, se ho capito bene, non hai bisogno del rappresentante fiscale se fatturi meno di 70mila sterline all'anno giusto? Hai qualche riferimento da darmi? Cosi ne parlo con il mio commercialista. Grazie
in data 21-12-2012 19:07
se stai parlando di un soggetto italiano il limite è 79.534 euro essendo inferiore alle 70.000 sterline indicate dall'inghilterra
Dl 331/93 art 41
in data 03-01-2013 12:00
Bella storia e soprattutto bel casino
Noi vendiamo ad esempio in sterline, ma quasi mai nel regno unito, perchè i ns prodotti per gli inglesi non hanno prezzi competitivi.
Quindi nel mio caso cosa vale?
La destinazione di spedizione o il fatto che abbia venduto un prodotto in sterline a prescindere dalla destinazione?
Grazie
in data 03-01-2013 12:32
Ed aggiungo : Amazon come da servizio recente di Report, non paga un eur di iva in Italia.
Loro hanno magazzino, personale, acquistano da italiani e rivendono ad italiani.
Come fanno a non avere partita iva italiana?