in data 07-05-2014 23:36
Buonasera a tutti
Ho comprato un tablet che è arrivato puntualmente ed è (almeno per il momento) funzionante. L'inserzione però diceva: emetto fattura - garanzia Italia. Ho mandato i dati per la fattura, dovendo comunque sollecitarla. Il venditore si scusa e dopo un po' mi manda una fattura di un negozio in cui lui risulta come acquirente e che mostra molti segni dubbi:
- numero di fattura molto basso, poco sopra alla decina (l'acquisto è stato fatto ad aprile)
- indirizzo del negozio non più attuale (è cambiato da un paio di anni)
- partita iva dell'acquirente (il mio venditore) sbagliata (c'era un numero di troppo); una volta trovata quella corrretta a nome del mio venditore risulta non più valida (estinta nel 2010)
- l'imei del tablet invece risulta segnato correttamente sulla fattura
Inoltre il prezzo non coincideva con quello pagato da me, ma questo potrebbe non essere un problema. Ho segnalato la cosa al venditore che non si fa più sentire.
Una tale fattura può valere per la garanzia? Se no, come ahimé credo, posso aprire una controversia per non conformità (la descrizione su ebay prometteva la garanzia per l'Italia, oltre che la fattura)? E rischio qualcosa per acquisto incauto in caso ci fosse qualcosa di più losco sotto? È meglio segnalare la cosa alla polizia postale?
Grazie mille!
Risolto Andare alla soluzione.
in data 09-05-2014 14:00
Ti rispondo qui perchè a me i commenti fanno venire i nervi.
@gastondourdin6 ha scritto:
dove è scritto/da cosa si vede che è privato?
Si vede dal fatto che non c'è scritto "venditore professionale", appunto.
Ecco cosa deve esserci in una inserzione ed in un profilo da venditore professionale:
@gastondourdin6 ha scritto:
Uno che ha il nick con "vendite..." o simili, e vende una serie considerevoli di oggetti analoghi non deve per forza essere un venditore professionale?
Eh NO!
Purtroppo eBay, e le Autorità che dovrebbero vigilare ma che invece non lo fanno, lascia correre anche troppo spesso e la piattaforma è diventata la mecca di evasori, riciclatori e truffatori di ogni entità e nazionalità, in pratica un unicum in Europa e forse nel mondo intero.
Qui in Italia qualificarsi come venditore professionale, se si è un commerciante, è OBBLIGATORIO PER LEGGE ma eBay, per sua stessa ammissione NON CONTROLLA NULLA e lo mette anche per iscritto nell'accordo per gli utenti che tu, immagino, come molti altri non hai mai letto:
L'utente esonera eBay da qualsiasi responsabilità associata a contenuto, attività o inattività, oppure derivante da oggetti messi in vendita da altri utenti. L'utente riconosce che eBay non è un "banditore d'asta" nel senso tradizionale del termine. Il sito è semplicemente un luogo dove chiunque può fare offerte, vendere e acquistare oggetti, in qualsiasi momento, da qualunque postazione Internet, in qualsiasi luogoi, e con diverse modalità, ad esempio attraverso vendite a prezzo fisso e a prezzo dinamico, comunemente definite come "aste online". eBay non ha alcun ruolo nella compravendita che si svolge tra gli utenti a seguito della loro attività sul sito e non ha nessun controllo o responsabilità in merito alla qualità, sicurezza, liceità degli oggetti pubblicizzati. eBay non può inoltre verificare la veridicità e l'accuratezza delle inserzioni o la capacità degli utenti di vendere, acquistare e fare offerte né può assicurare che un acquirente o venditore sia effettivamente in grado di portare a termine una compravendita.
@gastondourdin6 ha scritto:
E poi: se un privato non può vendere così come può ebay lasciargli vendere le cose?
Per il motivo che ti ho spiegato prima.
In sostanza eBay affitta degli spazi web su una piattaforma, l'uso che di questi spazi viene fatto è responsabilità dei singoli che li utilizzano, anche se eBay, per puro marketing e tutela delle apparenze, millanta sicurezza ed esorta i suoi utenti al rispetto delle Leggi.
La cosa grave è questa, quella gravissima è che NESSUNO che ne abbia il potere sia ancora stato in grado (o abbia avuto la volontà) di imporre controlli più severi, con il risultato che ciò che avviene ogni giorno qui sta condizionando negativamente anche l'espansione del commercio online in Italia.
Vuoi una guida? Per dirti cosa? Che nessuno controlla nulla e che di fatto chiunque può registrarsi con dati falsi, vendere migliaia di euro di tecnologia (reale, rubata o inesistente) e che nessuno glie lo può impedire?
Forse è il caso che siamo noi a farci delle domande, anche perchè è dalle domande che ci poniamo che dipende anche la nostra sicurezza.
Ciao
in data 07-05-2014 23:49
Tu compri un tablet nuovo da un privato che nemmeno potrebbe vendere merce di quel tipo e tantomeno potrebbe promettere fattura in quanto formalmente privato cittadino come me e te............ed alla provenienza losca pensi solo ora?
Fai come ti pare per la controversia, tanto la decisione sarà di PayPal e qualsiasi cosa dicessimo non non cambierebbe le cose, ma questa non ti salverebbe in caso di accuse di incauto acquisto o ricettazione (imputazioni che possono arrivare anche a distanza di anni come in questo caso: Incauto acquisto 22ott 2012 ci sono altri utenti ?).
Auguri!
in data 08-05-2014 00:27
in data 08-05-2014 11:54
in data 09-05-2014 12:28
in data 09-05-2014 14:00
Ti rispondo qui perchè a me i commenti fanno venire i nervi.
@gastondourdin6 ha scritto:
dove è scritto/da cosa si vede che è privato?
Si vede dal fatto che non c'è scritto "venditore professionale", appunto.
Ecco cosa deve esserci in una inserzione ed in un profilo da venditore professionale:
@gastondourdin6 ha scritto:
Uno che ha il nick con "vendite..." o simili, e vende una serie considerevoli di oggetti analoghi non deve per forza essere un venditore professionale?
Eh NO!
Purtroppo eBay, e le Autorità che dovrebbero vigilare ma che invece non lo fanno, lascia correre anche troppo spesso e la piattaforma è diventata la mecca di evasori, riciclatori e truffatori di ogni entità e nazionalità, in pratica un unicum in Europa e forse nel mondo intero.
Qui in Italia qualificarsi come venditore professionale, se si è un commerciante, è OBBLIGATORIO PER LEGGE ma eBay, per sua stessa ammissione NON CONTROLLA NULLA e lo mette anche per iscritto nell'accordo per gli utenti che tu, immagino, come molti altri non hai mai letto:
L'utente esonera eBay da qualsiasi responsabilità associata a contenuto, attività o inattività, oppure derivante da oggetti messi in vendita da altri utenti. L'utente riconosce che eBay non è un "banditore d'asta" nel senso tradizionale del termine. Il sito è semplicemente un luogo dove chiunque può fare offerte, vendere e acquistare oggetti, in qualsiasi momento, da qualunque postazione Internet, in qualsiasi luogoi, e con diverse modalità, ad esempio attraverso vendite a prezzo fisso e a prezzo dinamico, comunemente definite come "aste online". eBay non ha alcun ruolo nella compravendita che si svolge tra gli utenti a seguito della loro attività sul sito e non ha nessun controllo o responsabilità in merito alla qualità, sicurezza, liceità degli oggetti pubblicizzati. eBay non può inoltre verificare la veridicità e l'accuratezza delle inserzioni o la capacità degli utenti di vendere, acquistare e fare offerte né può assicurare che un acquirente o venditore sia effettivamente in grado di portare a termine una compravendita.
@gastondourdin6 ha scritto:
E poi: se un privato non può vendere così come può ebay lasciargli vendere le cose?
Per il motivo che ti ho spiegato prima.
In sostanza eBay affitta degli spazi web su una piattaforma, l'uso che di questi spazi viene fatto è responsabilità dei singoli che li utilizzano, anche se eBay, per puro marketing e tutela delle apparenze, millanta sicurezza ed esorta i suoi utenti al rispetto delle Leggi.
La cosa grave è questa, quella gravissima è che NESSUNO che ne abbia il potere sia ancora stato in grado (o abbia avuto la volontà) di imporre controlli più severi, con il risultato che ciò che avviene ogni giorno qui sta condizionando negativamente anche l'espansione del commercio online in Italia.
Vuoi una guida? Per dirti cosa? Che nessuno controlla nulla e che di fatto chiunque può registrarsi con dati falsi, vendere migliaia di euro di tecnologia (reale, rubata o inesistente) e che nessuno glie lo può impedire?
Forse è il caso che siamo noi a farci delle domande, anche perchè è dalle domande che ci poniamo che dipende anche la nostra sicurezza.
Ciao
in data 09-05-2014 20:26
in data 26-06-2014 15:55