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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

deltaunozero
Utente della Community

A fine agosto metto su eBay in vendita una collana d'oro al prezzo di 2800€. Premetto che ho più 7 anni di attività su eBay e possedevo più di 75 feedback positivi sia come venditore che come acquirente. Mi viene fatta un'offerta da un utente con 0 feedback, registrato da qualche giorno sul sito, quindi decido di andarci cauto e aspettare l'effettivo pagamento. Vengo pagato su Paypal ma i soldi rimangono bloccati per un paio di giorni per "mancanza di fondi da parte dell'acquirente". Successivamente i fondi vengono sbloccati, mi vengono accreditati e io immediatamente li trasferisco sul mio conto bancario (per fortuna!).

Quando il trasferimento è effettivo spedisco l'oggetto con posta raccomandata (come concordato con l'acquirente... probabilmente questo è stato il mio errore maggiore). Mi faccio accompagnare all'ufficio postale da un'amica e spedisco il tutto.

Un paio di giorni dopo mi arriva un messaggio con insulti su eBay, affermando che avevo spedito un oggetto di bigiotteria e contestualmente viene aperta una contestazione trasformata 4 minuti dopo in reclamo su Paypal. Immediatamente penso a una truffa dato i modi usati e la velocità con cui ha aperto il reclamo (non ha neanche provato a chiedermi informazioni, spiegazioni su un possibile errore, pur avendo il mio numero di telefono). Vado dai carabinieri a denunciare l'acquirente per tentata truffa e ingiurie, lì il Comandante della stazione carabinieri mi sconsiglia vivamente di effettuare un rimborso o di farmi restituire l'oggetto, in quanto probabilmente avrei ricevuto solo un oggetto falso o diverso. Tengo a precisare che sull'inserzione di eBay era presente la dicitura "restituzione non accettata".

Inserisco la denuncia insieme con la documentazione dell'effettiva spedizione su Paypal nella pagina del reclamo, e aspetto.

Nel frattempo vedo dalla pagina del reclamo che l'acquirente ha effettuato alcune telefonate a paypal e quindi chiamo anche io, mi rispondono che stanno valutando il caso e che comunque dovrei accettare la restituzione in quanto previsto dalla tutela acquirenti Paypal... gli rispondo che non posso dato che probabilmente sono vittima di una truffa, che c'è un'indagine dei carabinieri e che mi è stato sconsigliato dal comandante di restituire il soldi.

Il giorno successivo vengo a sapere che Paypal ha avvertito l'acquirente che io l'ho denunciato (!!!) e quindi quello si è mosso per fare una controdenuncia (non so di che tipo) ai carabinieri della sua zona, che nel frattempo gli hanno sequestrato anche l'oggetto. Passa poco tempo e il reclamo paypal viene CHIUSO a favore dell'acquirente, saltando la fase "restituzione dell'oggetto", vero o falso che fosse, con la scusa "è dai carabinieri", e il mio conto Paypal limitato con saldo negativo di 2814€ (quindi comprese le tariffe Paypal che avevo già pagato).

Richiamo Paypal piuttosto infuriato e mi viene risposto in malo modo che "queste sono le nostre regole"... "è così e basta", poi mi chiudono la telefonata.

La sera successiva anche il mio account eBay con 10 inserzioni attive (di cui alcune con offerte) viene limitato, vengono annullate tutte le inserzioni e mi viene mandata una mail con scritto "la ricontatteremo per ulteriori informazioni".

Ora sono in attesa di ulteriori informazioni da parte dei carabinieri, tuttavia sono preoccupato del fatto che il conto paypal risulta in rosso di 2814€, al telefono l'ultimo operatore mi ha detto che si potrebbero rivolgere ad un'agenzia di recupero crediti... ma lo possono fare anche se c'è un indagine dell'autorità giudiziaria di mezzo, o un procedimento penale in corso? Spero di no! Mi pare già assurdo che una società estera ( PP ha sede in Lussemburgo) con comportamenti del genere possa operare in Italia!

Uno ha necessità di vendere delle cose e non solo viene truffato, perde l'oggetto... ma rischia di perdere anche i soldi per colpa di Paypal! Dov'è la protezione venditori? Si proteggono i truffatori mi pare...

 

Qualcuno ha subito truffe del genere? A chi vi siete rivolti? Cosa posso fare? Qualcunque aiuto è gradito!

Messaggio 1 di 105
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104 RISPOSTE 104

Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

A me un delinquente ha acquistato una telecamera di sorveglianza costosa ( account inglese), dopo un mese ha contestato, me l'ha rimandata e pay pal ha rimborsato, peccato pero' che si era tenuto l'obiettivo che da solo costa quanto la telecamera. Ho fatto denuncia ai carabinieri, ricorso con denuncia allegata a Pay Pal: la pratica è sparita dal sito pay Pal. Ora ho denunciato anche loro per concorso in truffa, per arbitraria unilaterale decisione sulla controversia. A dicembre dovranno presentarsi in giudizio.

Messaggio 31 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

E ti aggiungerai alla schiera per nulla insignificante di coloro che portano in tribunale Pay Pal. Spero naturalmente che la cosa ti veda uscire con la ragione riconosciuta perché hai ricevuto un soppruso.

Non sono mai riuscito a capire che cosa dia tanta certezza a qualcuno sulle affermazioni che fa con tanta sicurezza ma solo perché non si trovano notizie pubbliche delle cause di ebay e di Pay Pal, tanto da affermarne la non esistenza. E' piuttosto raro che tali situazioni vengano rese note. Ed infatti ci sono resoconti solo delle cause e delle sentenze più clamorose e solo perché a portarle avanti sono stati dei giganti altrettanto forti economicamente da poterle affrontare.

Ma in realtà ci sono ben altre situzioni, come la tua per esempio, che rimangono assolutamente poco note o per nulla, ma che si verivicano e nemmeno troppo raramente. Stadopo tutto nella logica delle cose per società che fanno l'intermediazione finanziaria a livelli tanto grossi ed anche con procedure che sono piuttosto rischiose come quelle che applica Pay Pal.

Messaggio 32 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

Che si prende per giunta il 5% sulle transazioni cifra esente da fatturazione.....e la guardia di finanza va a rompere al bar che non fa uno scontrino caffe. Abbiamo un nostro sito di aste dove abbiamo cancellato pay pal dai metodi di pagamento dichiarandolo assolutamente non naffidabile.

Messaggio 33 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

Ma, vedi caro oca, io personalmente non lo ritengo questo un torto, nello specifico intendo, di Pay Pal. E' un principio abbastanza condiviso un pochino in tutte le nazioni con economia di mercato che le società che si occupino di raccolta del denaro non debbano essere sottoposte al valore aggiunto e quindi alla fatturazione. Non fatturano le banche, non fatturano le assicurazioni, le società di gestione delle carte di credito, le poste e quindi nemmeno Pay Pal. Sarebbe una sorta di contro senso perché occupandosi della raccolta di denaro che è proprietà di chi lo dà, se fossero obbligate alla fatturazione significherebbe che chi dà loro il denaro si vedrebbe sobbarcare anche i costi dell'IVA su del denaro che in realtà gli appartiene e che teoricamente è libero da ulteriore tassazione. Diverrebbero dei costi del tutto insopportabili ed è per questo motivo che questo genere di società un pò dovunque non è soggetto a fatturazione. Questo non significa che non vengano tassate in quanto la tassazione alla quale sono sottoposte è, in effetti, assai più crudele in quanto è imposta proprio sulla mera differenza di attivo e passivo delle proprie disponibilità di denaro custodito e di margine realizzato.

 

Io credo che i torti di Paypal siano altri. Io lo seguo, e lo uso, da moltissimo tempo. Prima di essere acquisito da Ebay Paypal era un sistema assai interessante ed innovativo. La sua principale funzione non era certo quella di essere una valvola di sicurezza di ebay, come prevalentemente è adesso, ma aveva un obiettivo ben differente. L'originale idea era quella di permettere il flusso di movimentazione di denaro in maniera rapida, a distanza, favorendo il flusso anche a livello internazionale e facendolo con un sistema di protezione dell'identità finanziaria dei protagonisti dell'affare. Ed era proprio questa la caratteristica preziosa di Paypal: rapidità, relativa economicità del servizio, protezione assoluta del dato personale e finanziario di chi lo utilizzava. Nessun codice swift, nessuna lettera di scambio di credito, nessun bonifico internazionale od altro classico e costosissimo sistema di trasferimento. Tutto era immediato, sicuro e protetto.

Questa era la vera missione iniziale di Paypal ed è questo che ha attratto l'interesse di Ebay nel volerlo acquisire.

 

Purtroppo con l'ingresso nella famiglia allargata di Ebay è invece divenuto qualcos'altro. Si è evoluto come una sorta di sistema di garanzia del sito Ebay. In pratica quest'ultima lo ha utilizzato per cercare di fidelizzare i propri utenti al sito dando questo margine di sicurezza che diveniva una caratteristica peculiare di ebay che poteva fornire così un servizio sempre più largo, sempre più internazionale e rapido e poteva garantire e mantenere la scelta commerciale di fondo iniziale di ebay, ovvero fare utili con il sito senza divenire un intermediatore dell'affare che intercorre tra utente acquirente ed utente venditore.

 

Fornire un servizio di garanzia su una transazione a distanza non è di per sè una cattiva cosa se non invece lodevole. Ma poi si è ulteriormente evoluto ed ha tolto fuori il famoso "sistema di protezione acquirenti" e l'evanescente "sistema di protezione dei venditori". In questa fase Paypal ha preteso di vestire dei panni che vanno ben al di là del necessario. Si è erto a giudice insidacabile delle cose e delle storie di un contratto che in realtà non governa e del quale non è protagonista diretto. Si è infilato nel ginepraio delle garanzie legali e commerciali con le controversie per oggetto non conforme, si è vestito da vigile controllore del destino delle spedizioni e, dopo tutti questi tentativi, si è reso conto di non essere adeguato a questo immane compito. Ma nel frattempo aveva dato tante e tali aspettative ai propri utenti che si è trovato nella situazione di non potere più tornare indietro sui suoi passi per rimediare ad una situazione che è del tutto ingestibile.

 

Lo è per questioni di leggi, tutte diverse nei vari paesi e non sempre equivalenti al diritto federale americano, del quale le regole di Paypal sono figlie dirette e manifeste, lo è perché il concetto di garanzia dei beni venduti in Europa è molto differente da quello americano e quello europeo in moltissimi aspetti è molto più dinamico e moderno, come è invece molto più attenuato se non quasi inesistente in altre nazioni (me ne viene in mente una caso per esempio: la Cina); lo è perchè ci si è voluti infilare per forza, a furia di promettere, in questioni che non era assolutamente necessario toccare. Controversie possibili prima a 90 ed adesso addirittura a 180 giorni, difficoltà di valutazione in assenza di prove dell'affermato cascando spesso nell'arbitrio puro e semplice, definizioni di oggetto "notevolmente non conforme" (che è un principio tipicamente statunitense che in Europa comunitaria non è assolutamente contemplato in quanto da noi o si è conformi o non lo si é e punto e basta); tracciature di spedizione da monitorare per non cascare nelle ire dei paesi europei che quasi tutti (Italia compresa) riengono i venditori del tutto irresponsabili delle consegne di beni venduti affidati a terzi (mentre negli Stati Uniti non è così) e quindi per non cadere nei reati di indebita appropriazione se si trasferisse rimborso ad acquirenti in caso di spedizione dimostrata, tracciature di consegna dei beni perché negli Stati Uniti invece si ragiona così ecc. ecc. Insomma, un guazzabuglio difficilmente governabile del quale non c'era alcuna necessità, tutto mescolato assieme per partorire le famose "regole di Paypal". Ed infatti non è raro che Paypal funzioni a due distinte velocità spesso contraddicendo se stessa e le sue stesse norme regolamentari.

 

Un autentico pasticcio insomma. Esistevano metodi molto più snelli e per nulla privi di garanzie per gli acquirenti ma anche per i venditori e che esistono eccome anche se in Italia non vengono adottati che di rado, ma che la stessa ebay americana riconosce come validissimi e regolarissimi e che vede tantissimi utenti affezionati utilizzatori. Esistevano possibilità più gestibili e scelte più efficaci, ma l'errore è stato quello di ergere questo sistema ad una sorta di paravento-garanzia di ebay. Un errore pesante e clamoroso, così come si è poi concretizzato, e che adesso è molto difficile da correggere ed ha trasformato un sistema che era originale e piuttosto moderno, in qualche cosa di molto più confuso e male definito.

 

Questi sono errori piuttosto gravi che poi creano realtà come quella che ti ha colpito.

 

Scusa se come al solito mi è scappata la parola, ma trovavo lo spunto di questo breve tratto di discussione, interessante per esprimere questi concetti e quindi mi ci sono immerso.

 

Ciao.

Messaggio 34 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

Rimane il fatto che nessun ente,neppure una banca puo' bloccare fondi senza una sentenza giudiziaria e questi che hanno sede abbastanza volatile lo fanno, anche per mesi, senza possibile contradittorio impossessandosi di fatto e gestendo somme non loro. Se domattina, ipotesi fantasiosa,chiudessero con i fondi in tasca dove li fai causa? In Italia dove hanno solo un centralino???? I bonifici bancarii ora arrivano online in max 48 ore, la banca è il Italia, risponde alle leggi italiane, ha i dati di entrambi i partecipanti alla transazione: metodo più sicuro non esiste.

Messaggio 35 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

"a banca è il Italia, risponde alle leggi italiane, ha i dati di entrambi i partecipanti alla transazione: metodo più sicuro non esiste."

 

 

HAHAHAHAHAHAHA

 

I bonifici sono così sicuri che il 99,9% delle persone SOLATE su eBay stanno nella sezione "sicurezza per gli acquirenti" a PIANGERE perchè han pagato con Bonifico Bancario e non con Paypal mettendosi nelle mani del venditore ed affidandosi solo all'inesistente "giustizia"(lol) Italiana.

 

 

E' vero talvolta Paypal commette degli errori, RARI, rispetto alla mattanza che succedeva quando erano i venditori a decidere del "destino" degli utenti, potevano fare quello che gli pareva senza risponderne a nessuno.

 

Finalmente le cose sono cambiate, e gli acquirenti hanno imparato a tutelarsi, e per quanto la cosa dia fastidio a molti, i Venditori dovranno assumersi le loro responsabilità grazie a questo metodo di pagamento, almeno fino a 180 giorni, mentre prima potevano mettersi a ridere quando un utente li avvertiva dopo un mese che l'oggetto aveva un problema di conformità, ora il sorrisetto è svanito ed è arrivato il momento della RESPONSABILITA', una parola che spesso crea il puro terrore nel cuore dell'Italiano medio, potranno tornare a ridere dopo i 180 giorni quando dovranno solo rispondere alle leggi Italiane sulla tutela dei diritti degli acquirenti che non verranno mai fatte rispettare in questo paese,almeno non di norma.

 

Se Paypal ha commesso degli sbagli, è giusto che paghi per ogni singolo errore di valutazione dimostrabile, e sono felice che Paypal venga portata in tribunale se si è comportata scorrettamente nei confronti di un utente

 

Ma Paypal è il male minore, ed è molto meglio che ci sia, io erigerei un monumento a questa grande azienda che ha strappato dalle mani di molti furbetti,con SPORADICI  errori, i soldi presi dagli acquirenti, ED è RIUSCITA A TUTELARE IL CONSUMATORE italiano lì dove la giustizia Italiana ha SPESSO miseramente fallito.

 

PAYPAL GRAZIE DI ESISTERE.

Messaggio 36 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

Dai un giudizio tu che non hai mai venduto un oggetto su ebay?????? Hai solo acquistato........facile amare pay pal che ti da la possibilità di non pagare per un acquirente.......

Messaggio 37 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

Non ti adirare oca, persino quel famoso signore nella croce perdonò i suoi aguzzini perché non sapevano quello che facevano e dicevano. E' tutto causato dalla mancanza di vere esperienze, sono cose trascurabili.

 

Invece Paypal non opera in Italia e più generalmente in Europa, in uno stratus quasi da "zona franca". Per potere operare, cosa che avviene anche per Paypal a tutti gli effetti altrimenti verrebbe oscurato come non hanno accesso molti sistemi di pagamento che invece negli Usa, per esempio, funzionano benissimo e che sono accettatissimi anche da Ebay stessa e persino pubblicizzati, ha bisogno di autorizzazioni. E come tutte le società di raccolta di fondi ha l'autorizzazione dei sistemi bancari nazionali centrali, e quindi anche della Banca d'Italia, ed è registrato presso gli uffici di controllo.

Ha una sede europea obbligatoria, che tutti sappiamo che è in lussemburgo, ma ha sedi in tutte le nazioni dell'europa comunitaria. Non opera dovunque, perché è noto che in paesi come l'India e la Cina, per esempio, non ha autorizzazioni ad operare e non opera. Naturalmente si salva in altri modi (per la Cina per esempio le ha su Hong Kong e questo spiega anche perché tutti i venditori cinesi di Ebay che riescono a vendere in Europa sono tutti quanti lì in pratica).

Non è un sistema che non è controllato e con le nuove e recenti norme europee sull'operatività delle società straniere penso anche che dovrà mettersi nelle condizioni di versare una buona quantità delle sue imposte anche in Italia oramai.

 

Ebay di queste cose non fa una grande pubblicità, ma quando decide di sganciare completamente Paypal dalla sua influenza e la ricrea come azienda assolutamente indipendente sganciandola anche dal gruppo e mantenendone semplicemente la mera proprietà, ci sono motivi molto più sottili e seri delle cosette che dice pubblicamente, ed uno dei più importanti è proprio quello di non sobbarcare il gruppo di una tassazione europea che diverrebbe mostruosa se al gruppo ebay fosse direttamente legata una società di intermediazione finanziaria a livello mondiale come è Paypal.

 

Non è, tutto sommato, un sistema inaffidabile o pericoloso nel suo insieme. Vuole fare troppe cose che non riesce a gestire adeguatamenteperché non ne ha i mezzi. Se si volesse gestire adeguatamente un sistema di controllo delle frodi si dovrebbe attivare un sistema di controllo reale di quanto affermato dagli utenti che muovono controversia. Si dovrebbero chiedere perizie sui materiali che vengono dichiarati non conformi, si dovrebbe chiedere dimostrazione reale e provata e solo con quella documentazione si dovrebbe tentare il giudizio, rinunciando se non ci fossero elementi chiari e sufficienti per tale dimostrazione. Non si dovrebbe sottrarre denaro ai venditori per dare rimborsi a quel punto non certi evitando di cadere nei reati di sottrazione illecita di capitali e di appropriazione indebita. Ed in vero Paypal tenta sempre di operare in questa maniera ma in una percentuale in realtà molto piccola dei casi il sistema si incrina e non funziona.

 

Ed il vero problema di paypal, che diventa manifesto, è proprio quello di non sapere gestire queste situazioni in maniera uniforme, adeguata e puntuale.

Se ci si incarica di portare avanti un compito di garanzia come quello che si è intrapreso, si dovrebbe essere uniformi il più possibile.

 

Chi non conosce Paypal veramente e si limita ad osservarlo per il proprio limitato vissuto sul sito ebay come acquirente, per esempio, non vede praticamente mai quali siano i veri problemi del sistema e davvero si illude o crede che si abbia a che fare con una sorta di associazione filantropica votata alla rpotezione dei poveri cittadini acquirenti vittima del soppruso.  E Paypal è un intermediatore finanziario votato al fine di lucro e quindi non è e non può essere assolutamente niente di tutto questo. Veramente una buona parte di piccoli venditori di ebay crede che Paypal dia ragione "praticamente sempre" agli acquirenti che chiedono rimborso in controversia e non è per niente vero dal momento che le ragioni date in questa maniera sono pochissime rispetto al volume delle controversie.

 

Paypal, che ha riconosciuto onestamente diverse volte ed in diverse occasioni che esistono questi "grippaggi" anomali del sistema di protezione, afferma che non superano il 3% del totale delle controversie presentate, solitamente agisce proprio in maniera contraria e quindi, in assenza di prove valutabili in manira attendibile, il 97% delle volte a suo dire darebbe ragione ai venditori. Ed anche se credo che realmente sia così, perché per quanti venditori vengano poi a lamentarsi per decisioni ingiusate di Paypal nei loro confornti ne esistono altrettanti se non di più in forma di acquirenti che lamentano le stesse cose, una percentuale del 3% di anomalie che Paypal riterrebbe fisiologiche e poco probanti a me invece paiono una percentuale enorme e che denotano una incapacità di gestione adeguata del sistema.

 

E' anche da notare che questo genere di errori Paypal li commette con transazioni che sono di realtivo poco valore. Sembra quasi che non diano adeguata attenzione alle controversie di piccolo importo per questione di costi e non chiedono molta prova in quel caso perchè non valutano il movimento di denaro e l'eventuale perdita di colui che verra obbligato al rendere, un danno tale da mettere comunque in pericolo l'operato della società. Questo denota poca attenzione per i propri utenti che, ricorderei, per Paypal a livello di importanza sono rappresentati esclusivamente da venditori che sostengono e pagano il sistema Paypal per molta parte delle sue entrate. I veri clienti di Paypal sono i venditori e non gli acquirenti ed è ovvio che questa società difenda in grande prevalenza loro che sono la loro fonte di reddito e non certo gli acquirenti a prescindere e solo perché chiedono. E questo in special modo perché su Paypal si svolgono transazioni anche di notevole valore e non succede mai che Paypal rimetta un rimborso di grande entità semplicemente per richiesta di un acquirente senza chiedere ben più che una provae spessissimo rifiutando il rimborso in maniera ostinata.

 

Ed ecco che quindi capitano le cose che sono capitate a te. Queste sono la triste prova che Paypal è inadeguato alla valutazione reale di una controversia e quindi non può definirsi un garante tale e talmente sicuro da arrogarsi il diritto dell'ultima parola senza possibilità di opporsi  in nessuna maniera quasi come fosse un giudice super partes. Se così facendo magari ha bloccato più volte, non ho dubbi in merito, delle vere ed autentiche frodi di grande dimensione molto spesso, ha anche favorito invece il concretizzarsi con successo della piccola frode, del danno ingiusto e quindi dell'insoddisfazione dimostrandosi inadeguata.

 

Ed a mio parere, anche se in piccole percentuali, anche se per piccoli importi, anche se per relativamente pochi casi in assoluto, quando un sistema si erge a garante e in tale maniera si pubblicizza all'esterno ed invece dimostra di fallire in maniera talvolta banale e disarmante, è bene che receda da questo uso perchè anche fallire nel piccolo dimostra una mancanza sostanziale di capacità. E' proprio dal fatto che nella tua rete filtrano le piccole cose che viene dimostrato che tu sei incapace di evitare il danno. E quello a me pare una cosa piuttosto grave.

Messaggio 38 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

Vi racconto cosa e' successo a me:
Chiedo preventivo per un pezzo di ricambio ad un negozio, accetto il preventivo e pago l'oggetto, mi arriva l'oggetto ma e sbagliato, ammettono di avere sbagliato e mi dicono che me lo sostituiranno ma devo pagare il doppio.
Rifiuto e chiedo rimborso ma mi viene negato, apro reclamo su paypal intanto io rispedisco la merce prima che trascorrano i 14 giorni a un indirizzo che mi aveva fornito il venditore.
Paypal mi contatta e mi invita a rispedire la merce a un altro indirizzo io spiego che avevo gia' rispedito la merce ma all'indirizzo che mi aveva fornito il venditore allora mi chiedono il codice di tracciamento delle poste.

Gimando il numero di tracciamento e per 3 settimane non ricevo alcuna mail ne telefonata, silenzio totale, poi comincio a chiamare io e mi danno risposte vaghe e ripetitive.
Alla fine mi dicono che il rimborso non e' possibile perche' l'indirizzo al quale ho spedito la merce non risulta tra i vari recapiti del negozio e a nulla serve dire che ho la mail che mi ha inviato il venditore con l'indirizzo scritto, non hanno neanche voluto vederla.
Controllo l'indirizzo al quale ho spedito e mi accorgo che e' l'indirizzo della sede legale stampato sullo scontrino.
A quanto pare la politica paypal privilegia prima i soldi, il venditore anche se ha torto marcio gli rendera' nel tempo molti piu' soldi di me ................

 

Messaggio 39 di 105
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Truffato su eBay, Paypal dà ragione al truffatore!

Pay pal è equo non privilegia nessuno se non se stesso trattenendo per tempi bibblici ed abusivamente denaro sia di venditori che acquirenti. questa è la verità! Blocca con scuse varie migliaia di euro che non sono in ogni caso loro e ci sguazza nelle controversie che gli danno modo di agire in tal senso.

Messaggio 40 di 105
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