Si, intendevo IOSS, ma non mi pare il caso di stare a puntare il dito solo perché mi sono confuso con l'ICS2 che serve tra l'altro a controllare se è stata versata l'IVA.
L'esempio che ha fatto è di una stupidità disarmante. I prodotti che vende con dropshipping non sono di sua proprietà. Nel momento in cui fa il dropshipping passano dalle mani di un venditore Extra-UE alle sue e solo successivamente nelle mani di un terzo a cui le ha in pratica rivendute. In tutto questo passaggio l'IVA viene comunque versata, e se proprio vogliamo dirla tutta anche 2 volte. La prima quando lo acquistano da lei, la seconda quando lei lo acquista Extra-UE.
Tra l'altro l'esempio che voleva fare è quello sbagliato perché il discorso vale per acquisti Extra-EU, se lei è italiano il discorso non vale.
In parole semplici l'IVA si paga nel paese del destinatario della spedizione. Se lei è italiano e spedisce dal suo magazzino italiano ad un altro italiano farà pagare l'IVA italiana. I prodotti che si trovano nei magazzini italiani ma di proprietà Extra-UE devono comunque essere soggetti al versamento dell'IVA, versamento che avviene sul passaggio dal venditore Extra-UE all'acquirente.
Lo ripeto ancora una volta, il tutto è architettato in modo che non sfugga l'IVA quando si compra merce venduta da chi risiede fuori dai confini Europei, qualsiasi sia il sotterfugi che vogliano mettere in piedi.
E poi mi perdoni, sicuramente è più facile che sbagli lei, piuttosto che grosse compagnie di shopping online con fatturati esorbitanti. Qui si parla di applicare un rincaro del 20% circa (a seconda del paese) , secondo lei lo applicano anche quando non devono?
Inoltre l'ultimo sovrappeso che ci può essere è dato dai diritti postali che spesso vengono chiamati costi di sdoganamento. Applicati quando l'IVA non risulta versata a monte, in tal caso poste italiane deve calcolare l'IVA, riscuoterla e versarla allo stato e mi sembra anche giusto considerando il lavoro extra da fare.
