17-01-2019 15:11 - modificato 17-01-2019 15:11
Buongiorno,
a settembre ho acquistato un tablet 10,1 pollici dove veniva sottolineata la "garanzia italiana".
Tale tablet sarà stato utilizzato si e no 30 volte ( con rispettivi cicli di carica ).
Dopo meno di 2 mesi, il tablet non si ricarica più.
Contattato il venditore, mi chiede di spedirlo ( a mie spese ) in azienda per la riparazione.
Una volta ricevuto il prodotto, mi scrive chiedendomi 60 euro per la riparazione.
Faccio presente che è in garanzia ed il venditore candidamente mi risponde che la garanzia sulla batteria non è inclusa, quindi o pago 60 euro per riparare l'articolo o 10 euro per rivedere il tablet.
Mi incavolo, lo avviso che se non mi ripara il tablet ricorro alle vie legali, ma niente da fare.
Nel frattempo un operatore di Ebay ( a cui avevo avanzato contestazione ), mi indica che una strada era quella di fare Contestazione su Paypal.
Effettuo la contestazione su Paypal, attendo qualche giorno, mi ritorna il tablet ( rotto ).
Dopo qualche giorno Paypal chiude la contestazione a favore del venditore perchè l'articolo "non è molto diverso dalla descrizione".
Ho provato a mandare a Paypal un messaggio dicendo che ho "acquistato un tablet con garanzia italiana" ed invece mi ritrovo una mattonella cinese.
Che consigli mi date?
in data 17-01-2019 15:59
PayPal non copre la "garanzia" del prodotto, non è facile da spiegare ma sostanzialmente mai (o quasi mai) viene ritenuto idoneo al rimborso un oggetto che malfunziona dopo alcuni mesi di utilizzo (anche se blando, ma questo non fa comunque testo perchè impossibile da valutare per chiunque, tranne forse un tecnico che visioni attentamente l'oggetto).
Nei rari casi in cui avviene dipende per lo più da come viene esposto il caso, se ad esempio si omette di averlo usato, ma nel momento in cui si fa cenno alla "garanzia" PayPal in genere se ne chiama fuori.
Valuta il ricorso ad un Giudice di Pace, potrebbe non necessitare di patrocinio legale, i tempi sono molto più brevi e molto minore è anche il costo; anche il ricorso ad una associazione di consumatori, se sei già iscritto o se l'iscrizione (che di solito è richiesta per ottenere assistenza) non è troppo onerosa.
In alternativa potresti tentare un chargeback, ma solo se i soldi con cui hai pagato provenivano da una carta di credito che prevede questo tipo di tutela ( La procedura di chargeback ).
Ciao
in data 17-01-2019 17:35