in data 20-05-2015 13:00
Risolto Andare alla soluzione.
in data 20-05-2015 13:03
in data 20-05-2015 13:03
in data 20-05-2015 13:04
in data 21-05-2015 07:40
Faccelo vedere, il corno
in data 21-05-2015 08:32
Il corno più ambìto era quello del tremendo rinoceronte nero, non bianco, ma assieme a tutta la testa come trofeo di caccia. Ma in altri tempi. Oggi chi fa incetta di corni, sono i bracconieri africani che mutilano i pochi rinoceronti rimasti per vendere sotto banco (pratica fuorilegge) i corni nei paesi arabi dove sono considerati (poveri noi) potenti afrodisiaci. Pare che da quelle parti, assunti in polvere come da noi lo zafferano, inducano potenza e vigore sessuale e capacità di figliolanza di bell'aspetto. Io però, consiglierei senza dubbio una dieta a base di minestra in brodo vegetale, e crostini inzuppati. In Cina i bracconieri trafugano invece i Panda giganti ridotti ormai a poche decine di esemplari. Là però i bracconieri sono sfortunati. I cinesi operano controlli a macchia d'olio nelle zone di montagna e proprio il mese scorso ne hanno beccato uno con un piccolo Panda nel sacco. E' stato giustiziato immediatamente, e gli organi, inviati agli ospedali per i trapianti urgenti. E adesso....vediamo il corno !
21-05-2015 17:08 - modificato 21-05-2015 17:09
Caro Von, proprio non vuole farcelo vedere, il corno.P.s.Le coppe libatorie cinesi in corno di rinoceronte sono un must per molti cinesi. Nelle aste di arte orientale,spesso raggiungono cifre da capogiro.Insomma, sembre che il corno di rinoceronte sia la panacea di tutti i mali alla stregua delle mummie egizie che veniva macinate e utilizzate come medicinale o peggio come pigmento per la pittura
in data 21-05-2015 19:00
Un rinoceronte nero ha fiutato la presenza di un intruso e procede con circospezione. Il rinoceronte carica in linea retta travolgendo qualsiasi ostacolo gli si pari davanti. E' miope di natura ma il suo odorato è così fine che in confronto quello di un segugio fa sorridere. Molti cacciatori e bracconieri in altri anni, sono stati uccisi e ridotti a poltiglia dopo che il pachiderma li aveva travolti e calpestati. Oggi l'Africa è solo un ricordo lontano di quel paradiso naturale che fu. Guerre intestine tra africani, massacri, costante riduzione delle aree verdi, agricoltura che non frega nulla a nessuno, ed altre calamità umane, stanno distruggendo questo grande spazio dove un tempo gli animali vivevano liberi. Il corno non lo voglio vedere più.
in data 21-05-2015 20:10
Questo scempio ha origini antichissime. I romani, con il loro amore per i circhi e le venaziones, fecero sparire numerose specie animali sall'Africa e dall'Asia. " Passano gli anni, le stagioni, i presidenti " ma la cattiveria dell'uomo resta immutata nei secoli
in data 22-05-2015 09:32
Già. Però devo dire che è folle parlare sempre di 'noi' come se l'umanità fosse un corpo unico di cui ognuno deve portare nolente o volente il costante rendiconto. Appartengo sì alla razza umana, ma ben poche altre cose mi associano alla categoria. E' come sedersi ad un pranzo di gala con rappresentanti di molte nazioni e guardarsi attorno per una riflessione : sono seduto qui, ma non mi riconosco in nessun interesse comune. Uscirei con uno di loro se non fossi seduto per ragioni di rappresentanza ? Di cosa potrei parlare al di fuori di interessi commerciali, di potere temporale e di meeting ?...non sai chi è quel grassone di 190 chili che mangia mitili ? E' il re delle mutande di lana ! E quel tizio pelato come una palla da biliardo con dieci capsuline d'oro in bocca ? E' il magnate dei ferri da stiro amico del generalissimo Umbù Dudù del Congo democratico ! E quel tale che sembra un cadavere riesumato ? Ssssh ! Quello è il capo dei venditori di fumo, un europeo italiano, l'esimio dott. Frottola che sta seduto vicino all'emiro del Vattelapescatan ! Ma quello là non è il re dei finanzieri ? Quello che ogni area verde la trasforma in un centro commerciale e che è il leader del partito popolare e degli ambientalisti ? Certo ! Monsieur Arruffapopoli, un pezzo da novanta ! Poi c'è la marea della gente comune che invade ogni angolo di mondo e che conta come il due di coppe. Ma anche qui gli interessi, a ben guardare sono quasi nulli. Più ci penso, foresto, e più mi sto convincendo di avere pochi interessi comuni alla mia specie. Forse più con quelli dei rinoceronti d'Africa. Come diceva quel tale : più conosco l'uomo, e più amo gli animali.
in data 22-05-2015 18:21
Von, dire " noi " è generalizzare e quindi sbagliare.Spesso si dice " noi " senza rifletterci troppo, senza fare le tue considerazioni.Di fatto, per fortuna c'è gente che si sente più vicina al rinoceronte come te e come ad altri, che al suo genere,.Io difficilmente trovo di avere qualcosa in comune con il mio prossimo, non a caso ho deciso di chiamarmi Foresto