Oggetto acquistato ma non conforme: procedura di restituzione

[maporex]

Oggetto acquistato e pagato con Paypal.

Ricevuto l'oggetto non è conforme alla descrizione.

Venditore contattato e messo al corrente della cosa, si rende disponibile alla restituzione a mie spese.

che cosa fare ora?

Devo necessariamente aprire controversia Paypal o è sufficiente questo accordo bonario raggiunto tramite messaggi ebay?

[moriadellevacche]

Su alcune piattaforme straniere (Germania e UK mi pare) è stata attivata una procedura specifica (return case) che devi aprire facendo il login con il tuo account sul sito dove hai fatto l'acquisto.

E' un un pò da parac.... visto che in caso di non conformità le spese sarebbero a carico di chi vende (ma questo lo sai già, non è la prima volta che ti capita).

In realtà il return case secondo me è più adatto al ripensamento ed a questo è stato dedicato, l'utilizzo per il reso non conforme è arbitrario.

Se di questo stiamo parlando.

Ciao

[maporex]

Grazie Moria delle Vacche, sei sempre puntuale e disponibile :-).

Questa volta si tratta di un oggetto acquistato in Italia, ho raggiunto in un rapido scambio di messaggi (contatta il venditore) un accordo con per la restituzione dell'oggetto, e mi chiedevo se devo passare (per essere tutelato) attraverso l'apertura della controversia comunque?

[moriadellevacche]

Che razza di accordo sarebbe?

Se non è conforme deve farsi carico di tutte le spese (o mandarti lui un corriere a casa a prendere l'oggetto), se così non è tanto vale fare tutto attraverso PayPal per non rischiare.

Ciao

[maporex]

Moria per esperienza è già tanto che accetta la restituzione dell'oggetto. Alcuni venditori in passato hanno fatto muso duro, quando si richiedeva la restituzione dell'intero importo comprensivo di spese di restituzione dell'oggetto.

Piuttosto di riaccollarsi le spese di restituzione ti costringono ad aprire controversia, negano fino alla fine, con il risultato che Paypal chiede una perizia a te da parte di un esperto. Il che come puoi immaginare no è cosa gratuita. Risultato vieni a spendere di più alla fine perchè ti devi accollare anche le spese di una eventuale perizia.

Quindi si cerca di recuperare il salvabile e limitare il danno. In questo caso ci rimetto le spese di restituzione dell'oggetto.

[moriadellevacche]

Lo capisco, ma a questo punto tanto vale fare tutto attraverso PayPal, almeno così non corri rischi ed il risultato è il medesimo.

Visto che devi fare buon viso a cattivo gioco fai almeno la scelta che ti da più garanzie.

Ciao

[maporex]

si ma non capisco perchè ti chiedi che razza di accordo è?

🙂 purtroppo è così...

mi spiego meglio, richiedere la restituzione a carico del venditore, spesso comporta una compromissione delle cose e del rapporto con il venditore, che si irrita, e che ti porta 99/100 alla perizia...

So anche io che la restituzione dovrebbe essere a carico del venditore, dato che è il venditore che ha omesso o ci "ha provato"... perchè dovrei rimetterci io?...

Quindi apro controversia? è questo il tuo consiglio?

[moriadellevacche]

E' un accordo che non capisco perchè in base a questo accordo i vantaggi sono tutti del venditore ed i rischi (oltre ai costi ingiustificati) solo tuoi.

Non serve che enumeri gli uni e gli altri, li conosci benissimo.

Un accordo così non serve perchè per ottenere questo risultato hai già uno strumento molto più sicuro, diverso sarebbe stato correre qualche rischio se ne avessi tratto qualche vantaggio anche tu, come il riconoscimento delle spese di reso.

E' come dire che il venditore ti sta concedendo gentilmente quello che invece è un tuo preciso diritto, riservandosi oltretutto anche la facoltà di rimangiarsi tutto.

La questione della perizia è vera, fai bene a tenerla in considerazione ma dipende anche da quale è la somma in gioco, per alcune situazioni basta la restituzione tracciabile a far diventare antieconomica tutta la procedura.

Tra l'accordo bonario e la procedura PayPal a parità di costi non ho alcun dubbio su quale sia la scelta giusta.

Tu?