Il concetto non è così semplice. Un venditore cinese che si maschera da italiano lo può fare per due motivi. Il primo è che non è richiesta alcuna residenza certificata per registrare un account, ed il secondo è che l'oggetto si trova effettivamente in Italia ma non necessariamente deve esserlo anche il venditore. Quindi un venditore cinese risponde al sistema fiscale della Cina e non dell'Italia e se non esiste vincolo di professionalità autorizzata o particolari richieste fiscali, ebay non richiede proprio nulla. E nei fatti non lo richiede nemmeno ad un italiano il quale, se è un professionista, è lui che lo deve dire ad ebay e non viceversa.
Il fenomeno di spedizone del cinese mascherato da italiano si chiama "terziarizzazione triangolare". In pratica il cinese vende con una sorta di drop shipping preventivo comprando dal magazzino di fornitura diversi stock di materiali che loro tengono in custodia per metterli in movimento su mandato del proprietario una volta che avvenisse la vendita. Il problema della fiscalità per l'Italia non esiste perché l'IVA non si versa in quanto il proprietario ha acquistato merci in Italia ma risiede all'estero ed usa un magazzino italiano, mentre per l'iva originale degli oggetti che il magazzino italiano vende a lui, quella è già stata versata originariamente dal magazzino che ha venduto lo stock al cinese e di fatto esportato.
All' acquirente italiano rimane il fatto che viene turlupinato pensando di comprare da un venditore italiano, e quello non è vero, di comprare dall'italia, e quello è parzialmente vero, e di non potere otterenere mai nessuna fattura italiana in quanto il venditore è straniero non operante e quindi non soggetto alla fiscalità italiana.
Il cerchio si chiude all'ìatto della vendita in quanto il magazzino fattura regolarmente in esportazione (a lui) ed esercita un servizio di veicolazione della merce nei confronti di chi acquista da lui.
E' un sistema border line perché la merce teoricamente esportata poi non rientra nei fatti in Italia sotto forma di importazione (tassabile), ma purtroppo il principio della applicazione degli oneri doganali parla di ingresso di merci nel territorio italiano e non prevede alcunché per le merci che nei fatti nel territorio ci sono già.
Rimarrebbe da capire se la attività di vendita sia effettuata o no nel nostro paese da parte del venditore, ma trattandosi di uno straniero che nei fatti non è residente e che vende a distanza .......... attualmente, questo sistema, non sembra infrangere alcuna legge fiscale in vigore per quello che riguarda gli stranieri non residenti.
Ma in merito c'è un notevole dibattito, anche a livello europeo.
