E infatti io non ho detto che l'hai detto... 🙂
Volevo solo farti capire che la buona fede, è diffiicle da dimostrare... Lo stesso la malafede.
Io ho libri a casa che per quanto tu possa provare a cpaire se sono stati letti non puoi saperlo. Sopratutto se li apragoni ad altri, che magari non sono suciti perfetti, o che essendo a fine stock subiscono spesso spostamente nei magazzini con conseguente parti che si rovinano, tanto da sembrare "usati".
Il venditore poteva anche dire che lui il libro lo ha controllato e che lui, nel girare le ultime pagine, magari le ha involontariamente strappate.
Per finire: un libro è carta. La carta è foramte da fibre. Una volta rovinata la fibra della carta non puoi più farci nulla. Prova a fare un'orecchia ad un libro. Neppure apssando un ferro da stiro puoi rimettere tutto com'era. Questo per dirti che il danno può essere avvenuto in fase di stampa o stoccaggio, o spdizione, o in fase di lettura.
Ho letto che alla fine tutto si è risolto per il melgio. Ma quando si acqusitano libri, paritre dal presupposto che possano arrivare rovinati non mi sembra una cosa così improbabile. Come ho detto spesso si acqusitano libri rovinati in negozio, perchè magari chi l'ha sfogliato prima di noi non l'ha trattato bene...magari gli è caduto per terra... sono cose che capitano. Il fatto che abbia chiesto di controllare che non ci fossero strappi, o "anomalie" non è "abbastanza": in una constestazione, come ho detto (e come ha ammesso lo stesso compratore) non è possiible dimsotrare la malafede del venditore (che in verità on ha controllato) e la buona fede del venditore, che si è accorto del danno quando è arrivato alla fine del volume. Allo stesso modo che gli ha chiesto di controllare il volume, doveva farlo lui stesso... passati più di 10 giorni, l'acquirente poteva anche cercare di fare il "furbo": ha letto il lbro non gli è piaciuto e adesso lo vuole ridare indietro... Non sarà questo il caso ma è tutto "possiible" in fin dei conti....
