@marioelegio ha scritto:In tutte le tue inserzioni appare la dicitura: "Il venditore non accetterà la restituzione.".
E questa se permettete è una anomalia.
Per legge un venditore professionale non può dichiarare la non restituibilità delle merci vendute, è obbligato al recesso ma non solo, è obbligato ad una corretta informazione nei confronti dell'acquirente.
Ebbene si, l'acquirente può essere ignorante, il venditore non solo non può esserlo per se ma deve provvedere anche a correttamente informare l'acquirente dei suoi diritti, al punto che il codice del consumo prevede uno specifico allegato fac-simile dell'informativa che il venditore deve fornire agli acquirenti.
Ed è interesse del venditore farlo per due ordini di motivi:
- il primo è che se il venditore non lo fa può incorrere nelle sanzioni previste dalla Legge;
- il secondo è che se non lo fa il tempo per l'esercizio del diritto di recesso si dilata ed i relativi costi (quelli del reso) diventano anch'essi a carico del venditore.
La legge dice questo:
Quattordici giorni di tempo per annullare e restituire gli acquisti effettuati al di fuori di punti vendita (online, per telefono o per corrispondenza)
Nell'UE hai diritto a restituire tali acquisti entro 14 giorni per ottenere un rimborso integrale. Puoi farlo per qualsiasi motivo, anche se hai solo cambiato idea.
Il "periodo di riflessione" di 14 giorni non si applica, tra l'altro, a:
- biglietti aerei e ferroviari, biglietti di concerti, prenotazioni di albergo, prenotazioni di auto a noleggio e servizi di catering per date specifiche
- beni e bevande forniti con servizi di consegna periodica (ad esempio la consegna del latte a domicilio)
- beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati (ad esempio un abito su misura)
- prodotti sigillati, come i DVD, che hai aperto al momento della consegna
- contenuti digitali online, se avete avviato lo scaricamento o lo streaming
- beni acquistati da un privato anziché da una società
- riparazioni urgenti e contratti di manutenzione; se chiami un idraulico per riparare una doccia che perde, non puoi annullare il lavoro una volta concordato il prezzo del servizio in questione.
Come annullare un acquisto
Il "periodo di riflessione" scade 14 giorni dopo la consegna del prodotto. Se la scadenza cade in un giorno non lavorativo, il termine è prorogato fino al primo giorno lavorativo successivo.
Devi informare il venditore in modo inequivocabile della tua decisione di annullare gli oggetti acquistati. Non basta restituirli. Il venditore deve fornirti un modulo di recesso standard
con il quale puoi comunicargli la tua decisione di recesso, sebbene tu non sia obbligato ad utilizzarlo.
Dovrai rispedire le merci ricevute non utilizzate entro i 14 giorni successivi alla notifica al venditore.
Puoi combinare l'obbligo di informare il venditore e quello della restituzione dei prodotti, ad esempio aggiungendo una dichiarazione scritta alle merci che restituisci per posta o inviando un'e-mail o un fax.
Il venditore è tenuto a rimborsarti entro 14 giorni dalla ricezione della cancellazione, ma può ritardare il rimborso se non ha ricevuto le merci o una prova del loro rinvio al mittente.
Il rimborso deve comprendere eventuali spese di trasporto che hai sostenuto al momento dell'acquisto. Tuttavia, il venditore può addebitarti costi di consegna supplementari se hai specificamente richiesto una modalità di consegna non convenzionale (corriere espresso).
Il venditore deve informarti che devi pagare le spese di restituzione delle merci. Se omette di farlo, sarà lui a doverle sostenere. Non sei tenuto a pagare nessun altro costo di cui non sei stato informato.
Se il venditore/professionista non fornisce informazioni preventive sul diritto di recesso (o le fornisce incomplete e/o errate) il termine per recedere diventa di sessanta giorni -per i contratti sottoscritti fuori dai locali commerciali del venditore- o di novanta giorni -per i contratti sottoscritti a distanza.
Io quindi nel caso di vinoplus2016 non vedo informative, anzi vedo una informazione errata e fuorviante ( "Il venditore non accetterà la restituzione." ), salvo comunicazioni inviate in altro modo, ad esempio a mezzo mail, credo che ricada proprio nelle fattispecie evidenziate.
Infine (errore commesso anche da me in passato) il limite di valore di 50 euro per aver diritto al recesso è riservato alle vendite fuori dai locali commerciali (a domicilio, per strada, per corrispondenza, presso fiere, alberghi, etc.) non per le VENDITE A DISTANZA (via internet, telefono, televendite, etc.).
Il mio consiglio a vinoplus2016 è certamente quello di modificare subito le proprie regole sulla restituzione e di adottare un corretto sistma di informazione nei confronti degli acquirenti.
Infine: l'acquirente non ha bisogno di motivare il reso, deve solo informare il venditore della sua intenzione di effettuarlo, e naturalmente effettuarlo realmente.
Ciao
