C’è voluta l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni affinché l’Italia (postale) entrasse nel novero dei Paesi più attenti verso il pubblico. L’attuale normativa -varata alla fine del 2013- obbliga Poste italiane a rendere noto con almeno trenta giorni di anticipo una revisione tariffaria riguardante il servizio universale. Oggi è stato dato l’annuncio ed essa entrerà in vigore l’1 dicembre. Una cosa, finora, mai vista!
La posta ordinaria (in gergo burocratico “prioritaria retail”) è stata completamente ripensata. Il costo base (cioè quello in carico al plico con un peso entro i venti grammi), ad esempio, passerà da 70 ad 80 centesimi. Allo stesso modo, crescerà la raccomandata: per il medesimo scaglione minimo lieviterà da 3,60 a 4,00 euro. Curiosa la diminuzione inerente gli atti giudiziari (porto inferiore: da 7,20 a 6,60 euro).
Due, invece, le opzioni per i pacchi ordinari: richiederanno 9,00 euro se pesanti entro i dieci chili, 12,00 fino ai venti. Ora è 9,10, importo valido per i colli compresi nei venti chili.
Rivisto pure il panorama internazionale. L’ordinaria entro i venti grammi, ad esempio, passerà da 0,85 (area Europa e Mediterraneo), 2,00 (Africa, America ed Asia) e 2,50 (Oceania) rispettivamente a 0,95, 2,30 e 3,00. Un’analoga revisione riguarderà le raccomandate: da 4,80, 5,60 e 6,00 il solito primo porto andrà a 5,30, 6,20 e 6,70.
Le altre voci aggiornate interessano gli avvisi di ricevimento per qualsiasi destinazione, nonché la lettera on-line ed il pacco ordinario internazionali. “Gli altri prodotti e servizi universali (ivi compresi quelli accessori) non subiranno -viene garantito- variazioni”.
Ora scatterà la caccia ai francobolli integrativi, onde gestire i tagli che presto saranno superati. Dal punto di vista collezionistico, è ragionevole aspettarsi la revisione ai nominali delle cartevalori previste per l’ultimo scorcio di quest’anno.
CHE AMAREZZA!!!!