@tecnooutletmilano ha scritto:
tutti i corrieri rimborsano secondo i criteri IATA euro/peso mensionati dalla DHL. TUTTI!
Per aver diritto ai rimborsi sul valore ci sono le assicurazioni, che per altro vengono effettivamente pagati solo se si può provare il valore della merce spedita (es. scontrino/fattura in copia)
I corrieri son tutti uguali e DHL non ha statistiche peggiori degli altri. Ma capisco la fregatura e la rabbia.
PS. Anche se una compagnia aerea ti perde la valigia, non ti paga certo il valore del pc o smartphone contenuto, ma solo un valore presunto a peso e una strenna per il disturbo, quindi shopping dei primi 2 giorni etc ( e questo solo per i bagagli dei passeggeri).
Niente AFFATTO!
A parte il fatto che la convenzione IATA riguarda solo il Trasporto Aereo e sono più che convinto che leggendo meglio gli articoli di quel regolamento spunterebbe fuori qualcosa di diverso da ciò che affermi ma...................tutti i corrieri ci provano, non tutti ci riescono, ci riescono quelli i cui Clienti credono alle favolette che anche tu stai raccontando.
Il Codice Civile è CHIARISSIMO, anche nell'articolo citato dai Legali di DHL, per dolo e/o colpa grave non possono essere posti limiti al valore rimborsabile e non esiste che il vettore risponda delle proprie inefficienze solo in presenza di assicurazione, TUTTO FALSO.
La tattica è quella di respingere subito tutte le richieste elargendo un contentino, la maggior parte delle "vittime" accetta e rinuncia peerchè è anche consapevole del fatto che, come quasi tutto in Italia, ottenere il rispetto della Legge non sarà facile, ma chi non si arrende lo ottiene eccome.
Articolo 1693
Responsabilità per perdita e avaria
Il vettore è responsabile della perdita e dell'avaria delle cose consegnategli per il trasporto, dal momento in cui le riceve a quello in cui le riconsegna al destinatario, se non prova che la perdita o l'avaria è derivata da caso fortuito, dalla natura o dai vizi delle cose stesse o del loro imballaggio, o dal fatto del mittente o da quello del destinatario .
Se il vettore accetta le cose da trasportare senza ri serve, si presume che le cose stesse non presentino vizi apparenti d'imballaggio.
Decreto legislativo 21 novembre 2005 n. 286, modificato dal decreto legislativo 22 dicembre 2008 n. 214, dalla legge n. 96/10,
dalla legge n. 120/10 e dalla legge n. 127/10
Art. 10
Limiti al risarcimento per perdita o avaria delle cose trasportate
1. All'articolo 1696 del codice civile sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
«Il risarcimento dovuto dal vettore non puo' essere superiore a un euro per ogni chilogrammo di peso lordo della merce perduta o avariata nei trasporti nazionali ed all'importo di cui all'articolo 23, comma 3, della Convenzione per il trasporto stradale di merci, ratificata con legge 6 dicembre 1960, n. 1621, e successive modificazioni, nei trasporti internazionali.
La previsione di cui al comma precedente non e' derogabile a favore del vettore se non nei casi e con le modalità previste dalle leggi speciali e dalle convenzioni internazionali applicabili.
Il vettore non puo' avvalersi della limitazione della responsabilità prevista a suo favore dal presente articolo ove sia fornita la prova che la perdita o l'avaria della merce sono stati determinati da dolo o colpa grave del vettore o dei suoi dipendenti e preposti, ovvero di ogni altro soggetto di cui egli si sia avvalso per l'esecuzione del trasporto, quando tali soggetti abbiano agito nell'esercizio delle loro funzioni.».
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