Buongiorno, scrivo per sintesi quanto accadutomi (sono un venditore non professionale dal 2015):
- viene acquistato il 22 novembre scorso in Italia un paio di scarpe nuove, di marca, con 9 foto nell'annuncio che comprovano come l'oggetto fosse NUOVO.
- l'acquirente mi rilascia feedback ampiamente positivo qualche giorno dopo.
- il 27 dicembre l'acquirente apre una contestazione su ebay per "oggetto difettoso o non conforme alla descrizione"; allega qualche foto che mostra le scarpe ampiamente utilizzate e quindi usurate in alcuni punti; in due righe scrive pure che l'oggetto è arrivato difettoso e non si erano accorti subito, perchè essendo un regalo natalizio lo hanno indossato solo da un paio di giorni (le foto dimostrano che l'usura non può dipendere da un utilizzo così breve).
- la contestazione viene subito chiusa (dopo che l'acquirente mi minaccia in un altro messaggio in messaggistica, dicendo che adiranno alle vie legali e competenti se non avessi rimborsato) per decorrenza dei termini (oltre 30 giorni dopo l'acquisto).
- la sera stessa, mi arriva un'altra apertura di contestazione, gestita da Ebay ma effettuata su Paypal, sempre per lo stesso motivo: oggetto non conforme, difettoso, etc etc. Ebay gestisce la contestazione (su Paypal non compare nulla di nulla) e posso solo appellarmi e inviare un documento in jpg che provi che l'oggetto fosse integro al momento della spedizione (non era già chiaro?). Mando un collage delle stesse foto che avevo sul testo dell'annuncio. In attesa dell'esito della controversia, 4 giorni prima della risposta mi arriva l'oggetto spedito per posta (senza nessun avviso da parte di nessuno), in condizioni da pattumiera e nemmeno imballato (solo la scatola di scarpe senza nemmeno protezioni).
- risultato finale: il 14 gennaio Ebay risolve la controversia a favore dell'acquirente, lo rimborsa e mi affibbia anche una "penale" di 16 euro per le spese di esamina pratica (poi tolte da Ebay come cortesia...); infine Ebay mi comunica che non è più possibile appellarsi! Dopo varie telefonate a Ebay (che mi rassicurava sull'esito della controversia, e rimbalzava la palla a Paypal) ed a Paypal (che negava ogni responsabilità, rimbalzando il tutto a Ebay), ho ottenuto una legalizzazione di truffa, chiaramente evidente ed a mio parere gestita malissimo; non avrei dovuto nemmeno fornire prove a mio favore, visto che era tutto documentato su Ebay. Eppure ho perso su tutta la linea, e Paypal mi dice che è Ebay che ha gestito la controversia, ed ha preso le decisioni.
Ora a me non interessa se tra loro non ci sono più gli accordi commerciali di un tempo, ed ora si fanno la guerra fredda: questo per me è il classico esempio di come si può truffare le persone al di là di ogni buona fede possibile. Ho lavorato ai magazzini di Zara e, com'è normale che sia, i pacchi dei resi vengono esaminati e se gli oggetti sono stati utilizzati non si procede ad alcun rimborso. Qui a quanto pare non è così, e con tutta la tecnologia esistente mi viene da ridere (per non piangere) pensando al modo in cui sono gestite queste controversie: oltretutto Ebay prima mi dà ragione, poi mi dà torto e quindi tra le righe mi dice che io vendo oggetti non conformi, nonostante siano nuovi (quindi non sono un venditore "top" e "sopra la media"). Questo è chiaramente uno sfogo, visto che non posso più fare nulla se non accettare di essere stato raggirato da persone che a quanto pare la fanno sempre franca.
Mi riserverò di sentire qualche associazione di consumatori, quantomeno per principio!
Simone
