IVA e acquisto da venditore nel regime dei minimi

[marco5y]

Buongiorno. Ho acquistato un oggetto del costo di 253 euro da un venditore che è nel regime dei minimi, che mi ha quindi fatto fattura di 253 euro netti, senza l'indicazione dell'IVA e con la dicitura "Compenso non soggetto ad IVA e non assoggettato a ritenuta di acconto, ai sensi dell'articolo 1, comma 100, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98".

Io sono titolare di Partita Iva e non sono nei minimi, quindi avevo fatto i miei calcoli e confronti di prezzo anche considerando di scaricare l'IVA. Il venditore, sostiene che posso comunque scorporare l'IVA al 22% e scaricarla, e che questo gli è stato detto dal suo commercialista. A me risulta invece che, non avendo l'IVA esposta, l'importo pagato è semplicemente l'imponibile, quindi risulta che l'IVA non è stata addebitata e quindi tanto meno posso scaricarla. Poi, naturalmente, sentirò anche il mio commercialista, ma se avessi ragione io (come credo) non avrei effettuato l'acquisto perché avrei trovato altri venditori che, al netto dell'IVA, mi sarebbero risultati più convenienti.

A voi cosa risulta, che l' IVA posso scorporarla dai 253 euro e scaricarla?

[totonnosinnicuolo]

ciao lumacci,

per capire anche io e scusami

se io acquisto con iva al 15 x cento

e vendo con iva al 22 x cento, ci rimetto?

se invece è al contrario ci quadagnerei 7 punti in percentuale?

è tanto per capire

un saluto

[lumacci]

So che non è semplice capire il sistema intrastat ma almeno ci proviamo, va bene?

Intanto in Italia il caso che dici tu è praticamente impossibile perché le aliquote IVA sono sempre per tipologia merceologica o per legge e quindi avere qualche cosa che acquisti ad una aliquota per venderla ad un altro è praticamente impossibile. Infatti, se guardi bene, l'aliquota IVA è una percentuale che ha la caratteristica di aumentare all'aumento dell'imponibile, cioè del vero prezzo. Ed è anche per questo motivo che esiste un sistema di compensazione tra quello che spendi in IVa e tra quello che incassi.

In europa invece ogni paese ha la sua legge. Quindi, per evitare che ci siano delle anomalie tra le esportazioni e le importazioni tra i vari membri si è stabilito il principio dell'esenzione IVA per chi acquista da un paese membro differente dal luogo di vendita. Ed è anche normale perché altrimenti gli acquisti sarebbero rivolti solamente verso i paesi che abbattono il costo dell'IVA scatenando proprio il principio di cui hai paura tu (ma che nemmeno in questo caso si può verificare). Quindi che cosa succede? Se tu acquisti dal Lussemburgo che ha una aliquota IVA più bassa, il Lussemburghese ti emette fattura decurtando letteralmente la sua aliquota IVA del 15%, che non paghi, e tu devi prendere la fattura, registrarla in una lista precisa che si denuncia alla agenzia delle entrate, e versare l'aliquota IVA corrispondente qui in Italia (che solitamente è il 22% a fronte del 15%). Adesso mi sembra chiaro tutto no?

[marco5y]

lumacci, il quadro fiscale di Amazon è piuttosto complicato ci sono giri strani che sinceramente mi riesce difficile comprendere ed anche al mio commercialista compaiono la notte come incubi. Comunque, guarda, ho fatto appena ora un acquisto da amazon (la custodia del cellulare!).

Prezzo "di cartellino": 11.03
Importo pagato: 9.04

Quindi, di fatto mi viene scorporata l'IVA italiana al 22% (11.03 : 1.22 = 9.04)

In fattura, verrà indicata (come per tutti gli ordini che ho sempre fatto) IVA 0%

Ti ripeto, non so esattamente come funziona la cosa; la fattura è emessa da Amazon Lussemburgo, ma c'è indicato anche un rappresentante fiscale italiano. La questione dell'autofattura è una mia supposizione, poi sono contento che a scervellarsi sia il commercialista....

[totonnosinnicuolo]

Operazioni intracomunitarie che riguardano i beni

Sono considerate operazioni intracomunitarie in riferimento ai Beni quando riguardano l’acquisto e la vendita nei paesi membri della Comunità Europea:

Per quanto riguarda l’acquisto intracomunitario: l’operazione è soggetta ad IVA nello Stato di destinazione del bene, chi compra riceve la fattura senza addebito dell’IVA e liquida l’imposta, con l’aliquota vigente, contabilizzandola sia nel registro acquisti che in quello vendite (art. 38 Legge 427/93).

Invece, in riferimento alla cessione intracomunitaria: l’operazione non è soggetta ad IVA nello Stato di origine del bene, il venditore del bene emette la fattura senza addebito di IVA (art. 41 Legge 427/93).

[marctocc]

Ciao Marco devo darti una cattiva notizia, innanzitutto 122 euro - 22% di iva non da 100, ma 122-26.84= 95.16 euro .Per l'acquisto della custodia da Amazon, se costa 11.04 e scorporata l'iva hai pagato 9.04 ,l' iva sarebbe pari al 18.12 % (???). Quando si fa un acquisto intracomunitario fuori Italia per rivendere,innanzitutto devi farti fare fattura come venditore, quindi esente iva, una volta ottenuta la fattura entro il 15 del mese successivo si deve integrare l'iva al 22% tramite f24.Essendo poi un acquisto intracomunitario va fatta anche la comunicazione intrastat,come succede per le fatture Ebay che ricevono i venditori professionali.

Chi poi ti ha fatto fattura nel regime dei minimi non ha compiuto alcuna irregolarità,deve solo metterti il bollo da 2 euro in quanto supera i 77.47 euro, chi sta in questo regime non può scaricare l'iva in quanto per lui è un costo.Diciamo che non è il regime adatto per chi fa commercio, ma è perfetta per uno startup.Avendo fatto a te una fattura esente iva non puoi ovviamente scaricarla, mi pare però che puoi scaricare questa fattura dal reddito come costo.

[lumacci]

Scusa, a parte le cose già dette molte volte prima del tuo intervento, mi spiegheresti quanto è l'imponibile di una cifra che IVA compresa ammonta a 122 con IVA al 22%? 95,16 dici tu, ne sei sicuro? Ma sicuro, sicuro? Mi sa che hai qualche problemino ad interpretare il modo di calcolare gli imponibili perché tu l'IVA la devi scorporare all'imponibile e non si ottiene questo prodotto levando  il 22% al prezzo imposto finale come hai fatto tu. Forse devi fare qualche ripassino di matematica finanziaria, altrimenti non ti renderai mai conto che 9,04 è l'imponibile al 22% di un costo ivato di Euro 11,03. Per rendertene conto basta che fai 9,04 X 22% per vedere se per caso faccia o non faccia 11,03. Forse era meglio una riflessione precedente prima di andare a rispondere d'impeto, non credi?