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Reso paypal problemi

witcher33
Utente della Community

Salve gente , e  la prima volta che mi appello al fourm di Ebay ma mi e successo una problema a cui non so reagire , 

 vi spiego il giorno 21 dicembre ho acquistato dal venditore un galaxy s6 usato , dopo qualche chiaccherata con il venditore in inglese a cui chiedevo info sul stato del cellulare sono andato su fiducia avendo piu di 2000 feed e pochi negativi , mi spedisce il cellulare il giorno dopo e l'ho ricevo il giorno 27 che gia mi aveva deluso perche mi aveva promesso di farmelo ricevere entro il 25 ma lasciamo perdere , arriva il cellulare io tutto esaltato l'ho tiro fuori dalla scatola ma non si accende ma ho pensato fosse scarico quindi l'ho metto in carica e dopo 3 ore vedo che non carica dubbioso ho pensato fosse il caricatore e l'ho messo al computer ma comunque niente , il giorno dopo l'ho contatto ma non mi risponde piu gli avro lasciato 10 messaggi per vedere se e in garanzia o altro , niente  il giorno dopo ancora contatto paypal e apro un reclamo e paypal mi dice di restituirlo ,  adesso sono passate 3 settimane  perchè ho fatto la cazzata di usare le poste ma il pacco allla fine e arrivato  , fiducioso di ricevere il rimborso contatto paypal dicendo che e arrivato ma paypal mi dice che il venditore dichiara che non ha ricevuto il cellulare ma solo la scatola .. li non ho saputo cosa piu dire e la signiorina dell assistenza paypal mi dice che provvederanno ad indagare e la chiamata finisce li ,,, contatto ebay , l'ho segnalo  ma niente mi dice che sara paypal a continuare l indagine .....

 

adesso chiedo a voi,cosa devo fare ? aspettare che paypal indaghi ? denunciarlo alla polizia postale ? aspettare ? 

Messaggio 1 di 21
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20 RISPOSTE 20

Rif.: Reso paypal problemi

Vedi, il problema è piuttosto chiaro ed il comportamento di Paypal non è irrazionale come sembra.

A differenza di tutte le leggende che si diffondono sul forum di ebay, che recitano che "paypal da sempre ragione all'acquirente", "paypal non controlla nulla e si fida" ecc. ecc. Paypal purtroppo per chi alimenta questi detti ridanciani, non funziona per niente così.

Non so dare percentuali esatte perché non ne possiedo i dati, ma certamente dico che Paypal, nelle controversie, non da ragione affatto solo agli acquirenti e che queste "ragioni", io credo che non arrivino a percentuali significative che vadano oltre il 20/30 per cento dei casi. In buona sostanza io credo che Paypal dia per la grande maggioranza dei casi ragione ai venditori. E questo perché le volte che mi è capitato di conoscere in maniera attendibile e diretta, le percentuali erano proprio su quel livello. E non parlo di uno o due ma di diverse decine di casi e situazioni differenti.

 

Questo per dire che molte persone pensano che Paypal sia una sorta di ombrello infallibile, una specie di polizza assicurativa dell'acquirente che gli permetta di risolvere ogni sorta di problema egli ritenga di portare avanti, ma semplicemente non è così. Paypal è esclusivamente un livello di tutela in più ma per nulla sicuro ed assolutamente (per motivi anche ovvi a mio parere) per nulla incline a dare sempre favore agli acquirenti. Direi invece che tendenzialmente è esattamente il contrario, proprio per una questione di difesa del proprio tornaconto economico/finanziario.

 

Ora, Paypal offre quindi questo famigerato sistema di protezione, ma lo fa per motivi di decisione aziendale ed offerta di servizio; non esiste alcun obbligo legale o formale, quindi, che non sia la stessa natura contrattuale dal quale questo accordo scaturisce, e questo spiega anche quanto sia ridicolo l'affermare che Paypal sia denunciabile in qualche maniera se non ti dia ragione in una controversia e se non fa proprio nulla. Loro non hanno alcun obbligo nei tuoi confronti di darti un rimborso. Anzi, diciamo pure che è una sorta di concessione che viene fatta che, non essendo obbligatoria, non soggiace ad alcuna norma di legge se non gli accordi del contratto stipulato tra te e la stessa Paypal. Il diritto che avrebbe Paypal di prendere le sue commissioni di intermediazione e fregarsene altamente di tutto il resto che segue, è del tutto assoluto e riconosciuto ad ogni livello legale, ed il fatto che non lo faccia in alcuni casi è una sua scelta precisa che, come oggi viene offerta in possibilità, domani viene tolta senza ulteriori aggiunte. Infatti quelle che i venditori pagano a Paypal non sono "tasse" (riscosse quindi in nome e per conto dello stato) ma bensì "commissioni" (riscosse quindi in favore di se stessi e dei propri servizi).

Ecco perché è ridicolo denunciare Paypal se non ti da ragione. Non ascoltare le sirene che dicono queste sciocchezze giuridiche; sono appunto sirene e non dicono cose attendibili.

 

In questa offerta di servizio che Paypal ti offre con un articolato piuttosto ampio, accade che ti mette anche una frase, in caso di controversia, decisamente illuminante: loro ti dicono che Paypal decide "a suo insindacabile giudizio". Quindi sono loro a stabilire se rimborsare o no e non esistono casistiche oggettive per le quali affermino quando e come giudichino a tuo favore o meno.

 

Del resto l'unico motivo per il quale li potresti denunciare è una eventuale inadempienza contrattuale nei tuoi confronti, ma a me pare che il contratto di servizio lo abbiano seguito piuttosto alla lettera e quindi denunciare chi? E per che cosa?

 

Se tu ti trovassi dall'altra parte della sponda per quale motivo dovrebbero dare ragione ad uno piuttosto che ad un altro se non esiste lo straccio di una prova oggettiva che faccia decidere correttamente? Tu dici di avere spedito e per questo ti chiedono una traciatura, e va bene. Lui dice di avere ricevuto ma di avere ricevuto un pacco vuoto. Fermo restando che lui può avere ricevuto realmente un pacco vuoto (non esiste prova del contrario mi pare di capire, sei solo tu che "supponi"  che lui stia barando). Come può Paypal decidere di ridare a te una cifra così alta, levandola nel contempo a lui che la ha regolarmente ricevuta, solo sulla base di quello che si afferma senza prova? Perché dare ragione ad uno piuttosto che ad un altro?

 

In questi casi, dal momento che esiste una forma di pagamento regolarmente eseguita volontariamente da te, che esiste una transazione andata a buon fine e che la natura del contendere è puramente contrattuale tra di voi, Paypal semplicemente decide di lasciare le cose come stanno. E non è tanto perché lui sia attendibile ed esperto o meno, ma semplicemente perché loro non hanno alcun elemento oggettivo da considerare per dare ragione a qualcuno dei due.

 

Il loro servizio di rimborso dovrebbe essere per oggetto "notevolmente non conforme", ma qui di oggetto non c'è alcuna traccia. Come lui dice di non avere ricevuto nulla, tu puoi benissimo non avere spedito nulla. Cosa può dire a loro che sia tu ad avere ragione e non lui? Niente, non esiste niente di oggettivo. E quindi, dal momento che se solo toccassero un centesimo in maniera ingiustificata compirebbero un reato di appropriazione indebita senza alcuna ragione a supporto, non toccano assolutamente nulla. Ed è una cosa logica se ci pensi.

 

Cosa puoi fare in buona sostanza? Denunciare Paypal è senza senso per quello che abbiamo detto, denunciare il venditore, che è straniero con tutte le complicazioni del caso, è potenziale calunnia poiché non hai alcuna prova probante contro di lui, e quindi denunciare qualcuno o qualcosa è la più inutile delle soluzioni.

 

Puoi solo intraprendere la strada che hai intrapreso. Fare ricorso a Paypal per rianalizzare il tutto, sempre che lo permettano, e sperare che loro rimborsino, a quel punto con fondi propri perché quelli del venditore certamente non li toccano affatto, e sperare di ricevere indietro il denaro.

 

Per il futuro ti servirà per non commettere più un errore madornale che hai involontariamente compiuto. Quando si acquista dall'estero, essendo la via legale il più delle volte impraticabile, non si deve rendere nulla di non conforme direttamente. Paypal non ti aiuta. Meglio procedere a rimborsi parziali, magari chiedendo solo il denaro per il cambio della batteria o per la riparazione per esempio, accordandosi direttamente con il venditore se possibile.

Ma quando rendi hai tante, ma tante difficoltà a ricevere rimborsi indietro se l'altra parte si irrigidisce od è vittima del disservizio postale esso stesso.

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