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DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

fightc_44
Utente della Community

LA NORMATIVA PARLA DI TRANSAZIONI O ANCHE DI INSERZIONI

Messaggio 1 di 81
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80 RISPOSTE 80

Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

Non esiste una regola in base ai limiti della DAC7. Questa normativa è rivolta alle piattaforme, impone dei doveri di comunicazione dei dati all'agenzia delle entrate, ma non regola in nessun modo le vendite on line.

  • Può bastare una sola transazione per essere obbligati ad aprire una partita iva;
  • si possono vendere 50 oggetti realizzati artigianalmente e dichiararli come redditi diversi;
  • oppure si possono vendere per diecimila euro alcuni pezzi appartenuti alla collezione di famiglia rimanendo privato.

Questo articolo è interessante: https://fiscomania.com/vendita-di-oggetti-online/

 

ciao

mario

Messaggio 11 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

Grazie 1000 Mario, per le tue risposte sempre esaustive !!!

Messaggio 12 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

In Italiano io ho trovato questo riguardo lo scopo della DAC7

 

La DAC7 è una normativa dell'Unione Europea finalizzata a migliorare la cooperazione nel settore fiscale tra gli Stati membri dell'UE, compresa la trasparenza sui redditi percepiti dai venditori, ovvero i nostri partner, attraverso le piattaforme digitali.

 

In lingua inglese (che ho tradotto) invece ho trovato questo riguardo lo scopo della dac7

 

Secondo il Preambolo, la DAC7 è stata adottata per eliminare il rischio che i Venditori che svolgono Attività Rilevanti tramite Piattaforme digitali non dichiarino o sottodichiarino i redditi nelle loro dichiarazioni dei redditi, cosa che al momento è possibile a causa delle difficoltà per le autorità fiscali di verificare la obblighi fiscali di tali Venditori. Per questo motivo, i Gestori delle Piattaforme sono tenuti a raccogliere, verificare e segnalare su base annuale all'autorità competente di uno Stato membro dell'UE le informazioni dei Venditori registrati sulle loro Piattaforme digitali.

 

Per caso si NOTA che la spiegazione in italiano sia alquanto blanda e piuttosto riadattata alle nostre evidenti suscettibilita' / sensibilita' in tema di fisco e tasse?

Mentre gli inglesi evidentemente non si fanno particolari problemi ne subiscono dei traumi quando sentono parlare di tasse.

 

Un cordiale saluto.

 

Buongiorno... e casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!

Messaggio 13 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

Era esattamente quello che stavo per dire io.

Tratto da fiscomania:

 

la normativa tributaria considera un commerciante colui che in modo continuativo, professionale e organizzato vende merce (nuova o usata) che ha acquistato con il fine di rivenderla per trarne un profitto. Un soggetto che nel corso di mesi o anni vende i suoi beni personali (quadri, argenteria, mobili, terreni, immobili, etc) non svolge attività commerciale e non dovrà dichiarare nulla al Fisco, in quanto rende liquidi beni di sua proprietà.
Allo stesso modo il collezionista che per motivi vari vende la sua collezione (di francobolli, di monete, di cartoline eTc.) non è un commerciante, anche se ci impiega un decennio a venderla.

 

Prendiamo il mio caso: collezionista di pacchetti vuoti di sigarette dal 1986. Sito internet con tutta la mia collezione dal lontano anno 2000, a scanso di equivoci. 4-5 anni fa, arrivato ormai ad oltre 60,000 pezzi accumulati in oltre 30 anni di acquisti, scambi e regali, mi stufo e decido di tenere solo le confezioni prodotte in italia (che sono circa 2000) quindi decido di disfarmi un po' alla volta di tutte le altre cercando almeno di recuperare quanto speso. Logicamente se mi metto a venderne 30 all' anno mi servirebbero almeno 100 vite per sbarazzarmi di tutto.

Durante il lockdown ho venduto varie centinaia di pezzi ed ebay pretendeva di farmi passare da venditore privato a professionale. Ho spiegato loro la situazione, fatto vedere il mio sito, spiegato che si tratta di confezioni d'epoca al 90% scollate, e mi hanno confermato che nel mio caso non si pone il problema di venditore professionale ed arrivederci.

Messaggio 14 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI


@sigaretteitaliane  ha scritto:

Era esattamente quello che stavo per dire io.

Tratto da fiscomania:

 

la normativa tributaria considera un commerciante colui che in modo continuativo, professionale e organizzato vende merce (nuova o usata) che ha acquistato con il fine di rivenderla per trarne un profitto. Un soggetto che nel corso di mesi o anni vende i suoi beni personali (quadri, argenteria, mobili, terreni, immobili, etc) non svolge attività commerciale e non dovrà dichiarare nulla al Fisco, in quanto rende liquidi beni di sua proprietà.
Allo stesso modo il collezionista che per motivi vari vende la sua collezione (di francobolli, di monete, di cartoline eTc.) non è un commerciante, anche se ci impiega un decennio a venderla.

 

Prendiamo il mio caso: collezionista di pacchetti vuoti di sigarette dal 1986. Sito internet con tutta la mia collezione dal lontano anno 2000, a scanso di equivoci. 4-5 anni fa, arrivato ormai ad oltre 60,000 pezzi accumulati in oltre 30 anni di acquisti, scambi e regali, mi stufo e decido di tenere solo le confezioni prodotte in italia (che sono circa 2000) quindi decido di disfarmi un po' alla volta di tutte le altre cercando almeno di recuperare quanto speso. Logicamente se mi metto a venderne 30 all' anno mi servirebbero almeno 100 vite per sbarazzarmi di tutto.

Durante il lockdown ho venduto varie centinaia di pezzi ed ebay pretendeva di farmi passare da venditore privato a professionale. Ho spiegato loro la situazione, fatto vedere il mio sito, spiegato che si tratta di confezioni d'epoca al 90% scollate, e mi hanno confermato che nel mio caso non si pone il problema di venditore professionale ed arrivederci.


prendiamo il tuo caso...... tutto quello che hai scritto non c'entra nulla con la DAC7 visto che , in sintesi :

Ebay a Gennaio 2024 segnalera' alla autorita' fiscale di riferimento ( cioe' quella tedesca, visto che la sede legale Ebay in Europa e' in Germania) i dati obbligatori richiesti dalla suddetta normativa DAC7 a chi fara' almeno 30 transazioni e/o 2000 eur nel 2023 , la quale a sua volta li mettera' a disposizione della relativa autorita' competente ( per esempio A.D.E. Italia )  ;

 

in caso di eventuale /ipotetico controllo successivo della agenzia delle entrate italiana sulla tua situazione segnalata da Ebay per il superamento delle soglie sopra indicate, dovrai spiegare a loro la tua attivita' sugli E-commerce ( Ebay + altri siti di cui siano venuti a conoscenza, visto che la direttiva riguarda tutti gli E-commerce che gestiscono i pagamenti dei venditori ) , quindi la valutazione se i redditi sono tassabili o meno e/o se sei professionale o meno passa per l' A.D.E .( in pratica , dovrai spiegare la situazione a loro.... non ad Ebay ..... )

Messaggio 15 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

Temo di essermi spiegato male. Il succo del discorso e' questo: la DAC7 impone alle piattaforme online di segnalare all' ADE gli utenti che hanno sforato certi limiti. Questo pero' non significa che tutti gli utenti segnalati siano effettivamente dei soggetti che sono tenuti ad aprire partita IVA o a dichiarere i propri guadagni al fisco. Il collezionista che si disfa della propria collezione o chi vuole sbarazzarsi di cose di sua proprieta' che ha in casa puo' fare anche 10,000 vendite all' anno e non ha nulla da temere in base a quanto stabilito dal diritto tributario e da tutta una serie di recenti sentenze della corte di cassazione. Quindi sostanzialmente se vi limitate a vendere cose che fanno parte del vostro patrimonio personale potete fregarvene della DAC7, se pero' quelle che vendete e' roba che comprate in modo regolare magari ai mercatini dell' usato per poi rivenderla qua, le cose cambiano. Direi che un collezionista di lungo corso non dovrebbe avere problemi, in caso di accertamenti, a dimostrare che si sta semplicemente sbarazzando della sua vecchia collezione.

Messaggio 16 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI


@sigaretteitaliane  ha scritto:

Temo di essermi spiegato male. Il succo del discorso e' questo: la DAC7 impone alle piattaforme online di segnalare all' ADE gli utenti che hanno sforato certi limiti. Questo pero' non significa che tutti gli utenti segnalati siano effettivamente dei soggetti che sono tenuti ad aprire partita IVA o a dichiarere i propri guadagni al fisco. Il collezionista che si disfa della propria collezione o chi vuole sbarazzarsi di cose di sua proprieta' che ha in casa puo' fare anche 10,000 vendite all' anno e non ha nulla da temere in base a quanto stabilito dal diritto tributario e da tutta una serie di recenti sentenze della corte di cassazione. Quindi sostanzialmente se vi limitate a vendere cose che fanno parte del vostro patrimonio personale potete fregarvene della DAC7, se pero' quelle che vendete e' roba che comprate in modo regolare magari ai mercatini dell' usato per poi rivenderla qua, le cose cambiano. Direi che un collezionista di lungo corso non dovrebbe avere problemi, in caso di accertamenti, a dimostrare che si sta semplicemente sbarazzando della sua vecchia collezione.


gia' piu' corretto dal punto vista degli obblighi Ebay;

ben diverso il discorso di come interpretera' l'A.D.E.  il tutto : a mio avviso neanche il piu' ottimista dei commercialisti ( almeno quelli informati...)  affermerebbe che chi vende materiale  su Ebay e/o altri E-commerce (sopratutto in quantita'.... )   vecchi oggetti ( anche da collezione......) presubilmente di sua proprieta' ( da dimostrare.... ) ha nulla da temere......

ricordo che le leggi italiane sono "interpretative" , quindi dipende anche da chi ti trovi di fronte al momento della eventuale pratica e dai successivi step ( o passi....) dell'iter eventuale a seguire......

 

se vogliamo fare una previsione, mi sa' tanto che presumibilmente a partire da Febbraio 2024 ( o quantomeno dopo che Ebay sara' obbligata a comunicare i dati e i venditori verranno informati della trasmissione dei dati .... )  ci saranno molti post che tratteranno dell'argomento DAC7.....

 

PS : gia' il fatto che indichi nel post di risposta  " un collezionista di lungo corso non dovrebbe avere problemi.... " , c'e' gia' un condizionale di troppo.....

Messaggio 17 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

Ho usato il condizionale perche' non tutti i collezionisti lo possono effettivamente dimostrare in modo agevole. Se sei conosciuto nel settore, hai un sito internet da anni, facendo una banale ricerca su google viene fuori di tutto sulla tua passione, ecc. non hai nessun problema. Poi dipende anche dalla tipologia di collezione. Se collezioni bustine di zucchero, stuzzicadenti, fiammiferi, tovagliolini, pacchetti di sigarette, ecc. ossia oggetti che non hanno delle quotazioni di mercato e ti limiti a vendere solo quella tipologia di oggetti, e' un conto. Se invece collezioni francobolli, monete o orologi di lusso, ossia oggetti che hanno delle ben precise quotazioni di mercato e sono trattati come beni rifugio, non dovresti (condizionale) lo stesso avere problemi (vedi questa sentenza della cassazione https://www.we-wealth.com/news/pleasure-assets/auto-moto-d-epoca/niente-tasse-automobili-collezione ) ma sicuramente qualche ostacolo in piu' lo troverai.

Messaggio 18 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI

Aggiungo che hai perfettamente ragione quando dici che le leggi sono interpretabili e che dipende molto dalla persona che ti trovi di fronte. Ma quando cominci ad avere sentenze su sentenze della corte di Cassazione che ribadiscono lo stesso concetto (e se fai una ricerca su google ne trovi una caterva) c'e' ben poco da interpretare.

Messaggio 19 di 81
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Rif.: DAC7,LA NORMATIVA TIENE CONTO DELLE TRANSAZIONI O ANCHE DEL NUMERO DI INSERZIONI


@sigaretteitaliane  ha scritto:

Aggiungo che hai perfettamente ragione quando dici che le leggi sono interpretabili e che dipende molto dalla persona che ti trovi di fronte. Ma quando cominci ad avere sentenze su sentenze della corte di Cassazione che ribadiscono lo stesso concetto (e se fai una ricerca su google ne trovi una caterva) c'e' ben poco da interpretare.


leggo ora la risposta al post , scusa del ritardo della risposta.

vero quello che dici , se si prende in considerazione il fine NON speculativo di dismettere una collezione;

le leggi , pero' sono varie e interpretative ( come gia' accennato ) : se si prende come elemento determinante il modo / mezzo con cui vendono vendute le collezioni, potrebbero rientrare in una vendita sistematica e organizzata .... se poi aggiungiamo che questa della DAC7 e' una cosa nuova tutta da scoprire nei prossimi mesi ...... diciamo che si puo' dormire sonni abbastanza tranquilli.... con un occhio aperto pero'......

Messaggio 20 di 81
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