@poligrafico ha scritto:
Guarda ti rispondo così:
in data 08-09-2013 11:45
Salve, vorrei comprare un oggetto tramite asta da un venditore appena iscritto con punteggio di feedback 0.
gli ho già scritto via mail chiedendogli se accettava Paypal per i pagamenti, mi ha risposto di si ed ha modificato l'inserzione mettendo Paypal oltre al bonifico tra le soluzioni accettate. Siccome si tratta di un oggetto che nelle aste è solitamente molto ambito, mentre qui non ha ricevuto nemmeno un'offerta, è il caso che io mi fida?
RISPOSTA: Oggetto molto ambito, magari ad un prezzo che neanche Babbo Natale?
Scappa prima di buttare i soldi fuori dalla finestra
Questa risposta, che mi pare abbia lasciato tu, la dice lunga su quella che è l'importanza del feedback. Tra parentesi ho detto "andrebbe lasciato sempre" lasciando un buon margine verso chi preferisce agire diversamente. Per quanto riguarda i "neutri" la penso come te: in questo settore, quello della vendita online, mi pare ci sia poco spazio per le sfumature. E, aggiungo che,proprio come te, non lascio feedback negativi se le cose sono andate poi così male ma neanche benissimo. Il feed negativo, secondo me, va usato in casi gravi: dal mancato invio di un oggetto pagato, all'invio di merce non corrispondente. Tra parentesi, le condotte di cui prima, configurano un reato che è la truffa. In questi casi un feedback negativo può essere anche prodromico di una querela.
Non puoi usare una risposta qualsiasi, estrapolandola dal suo contesto, usandola per rafforzare il tuo ragionamento.
In quel caso, cioè senza dettagli importanti sull'oggetto e con i soldi dell'utente in ballo, nessuno con un po' di sale in zucca avrebbe potuto rispondere in modo diverso e la risposta peraltro non fa affatto leva sul fatto che il venditore avesse zero feedbacks (che era poi l'unico indizio fornito dall'utente).
Potrei farti CENTINAIA di casi in cui il feedback è stato manipolato per alterare la percezione dell'attendibilità del venditore, sono tecniche che anche molti venditori "Affidabilità Top" usano abitualmente per correggere le proprie performance ma in cui sguazzano soprattutto i peggio truffatori.
@poligrafico ha scritto:
Il fatto che il feedback sia facoltativo mi pare sia stato ampiante chiarito. Tuttavia, e mi esprimo a titolo personale, è altrettanto evidente che la " cortesia " è quella che ci aspetta di trovare in un qualsiasi esercizio commerciale, ristoranti e alberghi inclusi. Non a caso, le "recensioni" ( i feedback per dirla con ebay) che leggiamo tramite " Tripadvisor " ci mettono in guardia contro malfattori impenitenti che operano oltre i confini della legalità ( e sottolineo legalità) per assicurarsi ampi profitti offrendo, in cambio, servizi scadenti e persino pericolosi per la salute. E' evidente che i feedback sono facoltativi ma la cortesia, in un Paese degno e civile, proprio no. Ditemi voi di quale altra arma si potrebbe disporre ( se non quella del feedback) contro chi dissemina la piattaforma di avanzi scartati, sbeccati e mal tinti, spacciandoli per rarità di altissimo pregio e valore. La vendita online non deve essere scambiata come un non luogo dove non esiste la regola della convivenza civile, la vendita online non deve essere una reinterpretazione ( in chiave digitale ) di certe televendite ove frattaglie e comedoni congelati, sotto la giusta luce e angolazione, vengono presentate come gustose finezze per palati sublimi......
Questo concetto di "cortesia" mi pare paradossale.
Nemmeno le recensioni di Tripadvisor sono obbligatorie, nessuno ti obbliga a recensire e l'esempio è ancora più sbilanciato e fuori luogo perchè su Tripadvisor gli esercenti hanno diritto di replica ma non possono recensire gli avventori e molto spesso (lo scrivo con cognizione di causa conoscendo svariati esercenti) evitano di replicare e subiscono veri e propri abusi dai propri concorrenti attraverso "cecchini" travestiti da recensori.
Inoltre l'immagine del recensore "difensore della salute e della legalità" è davvero esilarante, fare il giustiziere su Tripadvisor è rischioso quanto e più di quanto non lo sia su eBay.
"L'Utente concede altresì a TripAdvisor il diritto di perseguire legalmente qualsiasi persona fisica o giuridica che si renda protagonista di violazioni dei diritti dell'Utente o di TripAdvisor rispetto ai Contenuti inviati per mezzo di violazioni del presente Accordo. "
La vera cortesia consiste nel comportarsi secondo coscienza e con responsabilità, in base alle FACOLTA' che ci sono concesse.
Che cortesia sarebbe se il venditore fosse obbligato (o si sentisse moralmente obbligato) a rilasciare un feedback a prescindere?
E che utilità avrebbe ciò per l'acquirente? E come questo "obbligo morale" in nome della "cortesia" o della "netiquette" si tradurrebbe in un vantaggio per la community?
#stay safe = keep the distance + use the mask + pay only with PayPal
