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Intendevi dire: 

Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!

studio_gl
Utente della Community

Buonasera a tutti gli acquirenti ebay.

 

Ancora una volta mi trovo a segnalare con amarezza aste anomale, non  e' possibile!

 

Considerate che seguo in media 1 asta su 99 compralo subito, tipo 1 asta all'anno e quando la seguo e me la sto per aggiudicare compaiono gli utenti misteriosi che rilanciano all'ultimo secondo, tipo 4o volte il valore dell'oggetto.

 

Chiaramente un utente fake, o con doppio account.

 

Trascrivo il nome utente dell'asta poiche' il numero dell'annuncio sparisce, al termine di un asta non aggiudicata.

 

Ricompare lo stesso oggetto con numero d'inserzione diverso pubblicato dallo stesso venditore, fino a quando il venditore non raggiunge la sua cifra' desiderata e non solo ma ci alcuni utenti fasulli nonche' con doppio account con lo scopo di sollevare il prezzo delle aste.

 

Ma non e' una vergogna?!

 

Il fatto e' che questi utenti non si possono neanche segnalare, perche' per ebay e' una cosa naturale, dopo che una persona passa 7 giorni ad aggiudicarsi un oggetto ed improvvisamente al termine dell'asta: puo' apparire

 

Non ti sei aggiudicato l'oggetto

 

oppure

 

La tua offerta e' stata superata ( con un utente x che alza l'asta 4 volte ) nonostante l'offerta fosse ad un prezzo 4 volte piu' basso

 

Ma non e' scandaloso!!

 

Sono molto amareggiato.

Un acquirente buono e' un acquirente soddisfatto,
Un venditore buono e' un venditore preciso nei dettagli dei suoi annunci.
Messaggio 1 di 65
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64 RISPOSTE 64

Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!


misterious_shadow ha scritto:

Ah no? Non si sono svolte all'estero? 


il reato in questione è la truffa per non aver spedito gli oggetti riguardanti compravendite tra venditori e acquirenti italiani  di beni  fisicamente in Italia(commercio elettronico indiretto C2C  in italia)   quindi ------->  reato avvenuto in Italia  Robot LOL

 

poco importa se per mettere in contatto le due parti ci sia stato un annuncio su una bacheca a taiwan, un forum canadese  o un'inserzione su ebay in america, i quali offrono solo un servizio per mettere in contatto le parti ma escludono ogni responsabilità sulla compravendita demandandola interamente agli utilizzatori

 


misterious_shadow ha scritto:

E dove allora se il principio del "server straniero" fosse realmente quello che dici tu (cosa che ovviamente non è, ma questo lo vediamo in seguito)? 


principio  che riguarda il diritto internazionale  in materia contrattuale e infatti  l'ho usato per il discorso che si stava facendo sulla  leicità delle aste online ovvero  una  compravendita  di un servizio virtuale (commercio elettronico diretto B2B tra ebay europe e venditore professionale...) 

 

nulla a che vedere col tuo esempio che si riferisce a compravendita di beni in ITALIA  tra venditori e acquirenti italiani  al quale non si applica il diritto internazionale!

 

la compravendita del bene non la fa ebay,  ebay è un mediatore che offre un servizio virtuale che ti porta potenziali acquirenti, dopodichè sono gli utenti a terminare la compravendita secondo gli obblighi e le leggi del proprio paese  

 


misterious_shadow ha scritto:
Che cosa mai ci importerebbe, ai fini dell'applicazione della legge di competenza, se il server è in  Italia od in America?


è indicato chiaramente cosa importerebbe: 

"Per quanto concerne il problema dell’ individuazione del luogo di conclusione del contratto, svolgendosi la contrattazione soltanto in maniera virtuale via internet e non in un ambiente fisico determinato, la dottrina ha risolto elaborando la tesi per cui il momento e il luogo di perfezionamento del contratto devono individuarsi in quello in cui ha sede il server del provider presso cui l’ accettazione perviene."

 

cosa non comprendi?? ci importa per l'individuazione del luogo di conclusione dei contratti virtuali  visto che la contrattazione si svolge in maniera virtuale via internet e non in un ambiente fisico determinato. 

 

La nostra legislazione non vieta a privati o professionisti di stipulare contratti in Italia o all'estero nel paese della controparte o in un paese terzo,  straniero per tutti e due i contraenti,   con la differenza che se lo stipuli fisicamente lì significa che sei fisicamente su quel territorio  mentre  se lo fai online come si stabilisce in quale dei 3 posti lo stai stipulando ??  il legislatore ha risolto come indicato sopra .... ecco cosa ci importa!

 

ragion per cui se un italiano (privato o società) stipula un contratto d'acquisto virtuale di un bene nuovo su un server americano con venditore americano, l'europa ti dice che vale la legislazione americana e infatti puoi scordarti  la garanzia di 2 anni  ...

 

il resto del discorso (principio paese d'origine, iva / legislazione paese destino b2c  ecc) vale per il mercato interno comunitario (europa) di cui il lussemburgo ne fa parte, non vale certo per altri paesi extra eu che non recepiscono le normative comunitarie... e infatti se compri online in america la garanzia continua a rimanere 1 anno anche se l'acquirente ha  la residenza in Italia e ha acquistato senza muoversi da lì !!!Smiley imbarazzato

 


misterious_shadow ha scritto:

Eppure proprio la convenzione che ho accennato (non citato, quello lo hai fatto tu in maniera un pochino approssimata direi)


a me sembra invece che hai letto in modo approssimativo quello che ho scritto e senza seguire l'evoluzione del discorso  visto che stai affermando cose che non ho detto applicando quei concetti  su altre situazioni non pertinenti Smiley Triste  

 


misterious_shadow ha scritto:ù
lo scriverebbe anche nel commento che tu riporti  esattamente nelle forme che dico io.  Dunque vediamo un pò:
"Ad esempio, in materia di compravendita, possiamo ricordare il principio del Paese d’origine (Mercato Interno😞 secondo tale principio, nell’e-commerce tendenzialmente la vendita è regolata dalla legge dello Stato ove si trova ildomicilio/sede del venditore. Va evidenziato che questo principio del Paese d’origine si applica solo nelle vendite a non-consumatori cd. business to business (B2B). Ad esempio, in caso di contenzioso fra un’ impresa spagnola e un impresa italiana che acquista un prodotto on line dal sito web della stessa, troverà applicazione la legge spagnola. Nel caso in cui le vendite siano effettuate nei confronti di un soggetto privato/consumatore cd. business to consumer (B2C) , il principio del Paese d’origine è destinato a cedere il passo al principio della tutela del consumatore.

A queste transazioni, ai sensi dell’ art. 5 della Convenzione, a tutela del contraente economicamente più debole, dovrà, in deroga alle regole generali, trovare necessariamente applicazione la legge del Paese in cui il consumatore abbia la sua abituale residenza. Ragion per cui, per i cittadini/consumatori italiani dovranno essere applicate le norme contenute nel Codice del Consumo (Decreto Legislativo n. 206/2005) nella sua versione novellata entrata in vigore lo scorso 13 giugno, con particolare riferimento a quelle relative ai contratti a distanza."

 

Quindi sede del venditore italiana= legge italiana, Sede e domicilio dell'acquirente italiano=legge italiana. Sede di pertinenza del server dei servizi=non importa un tubo a nessuno.  
 Quindi tutti i venditori italiani che operino su siti .it ed in territorio italiano seguono le leggi italiane.


stai ancora parlando delle  compravendite di BENI  B2C  tra  utenti  italiani  per la quale nessuno hai mai detto che non vale la legislazione italiana (ci mancherebbe, se sei in italia e vendi beni in italia cosa mai dovrebbe valere? ) 

 

non è il caso di cui si parlava :

tra venditore professionale italiano ed ebay c'è una vendita B2C di beni?  NO:  è una vendita  B2B  di servizi virtuali 

il contratto è stipulato con una società italiana  che svolge l'attività fisicamente in Italia? NO contratto firmato in america con  società europea con domicilio/sede in lussemburgo

 

quindi vale la legislazione americana perchè il server è americano? no non vale perchè la società è europea

quindi vale  il principio del paese d'origine ?  si: è una società europea è una vendita b2b quindi  è regolata dalla legge dello Stato dove si trova il domicilio/sede del venditore  del servizio (lussemburgo)

il contratto prevede altre legislazioni valide ? si ebay ha aggiunto quella italiana  quindi non vale il principio del paese d'origine

 

 


misterious_shadow ha scritto:
Quando tu prendi un servizio di origine straniera non cambi affatto la tua residenza od il tuo domicilio commerciale e rimani, stranamente e casualmente, sempre residente in Italia e quindi le tue leggi sono proprio quelle italiane.


perchè invece se ti rechi fisicamente sul territorio straniero sei forse obbligato a cambiare la tua residenza o il tuo domicilio commerciale??  non mi risulta, possono rimanere invariati  ma  valgono lo stesso le leggi del paese in cui ti  trovi in quel momento non certo quelle delle tua residenzaSmiley frustrato

  


misterious_shadow ha scritto:

Quindi un venditore professionale non può fare aste e dove sia residente il tuo server non importa proprio nulla


non importa perchè  ha successivamente aggiunto la nostra legislazione nell'accordo e prima ancora ha cambiato la società con cui si opera (inizialmente era ebay inc US  poi ebay international svizzera e infine ebay europe lussemburgo )  ...  il servizio cmq continua ad essere svolto in amerca su  server americani 

  


"la sai la differenza tra ufficio di rappresentanza e stabile organizzazione?" 

 Sì la so perfettamente e so anche che un ufficio di rappresentanza non ha la minima capacità di operare economicamente in un paese come il nostro.


 "L'Ufficio di Rappresentanza deve svolgere soltanto un'attività promozionale della società, senza esercitare direttamente alcuna attività imprenditoriale (di produzione o di vendita), costituendo un mero centro di costo il cui responsabile non ha alcun potere di decidere o di impegnare la società di fronte a terzi."

 

quindi non è vero che non ha la minimia capacità di operare economicamente nel paese, c'è l'ha per quello che gli compete (attività promozionale della società) come appunto fa ebay italia srl 

 

ma ebay italia srl   NON E'   ebay.it,   non è il titolare,  nè gestore, nè il responsabile del sito  ebay.it   tantomeno  il fornitore del servizio, nè la sede e legale, amministrativa o operativa di ebay.it ... lo è invece ebay europe !

gli utenti italiani operano con ebay italia srl? NO!  sottoscrivono il contratto con  eBay Europe S.à.r.l.  con sede in 22-24  Boulevard Royal L-2449 Lussemburgo

 


E siccome Ebay Italia esiste ed ha anche una partita IVA (obbligatorio per legge per tutte le società straniere operanti nel nostro territorio, persino quelle di San Marino) ed è sotto indagine per evasione fiscale sul nostro territorio, quello di Ebay è tutto tranne che un "ufficio di rappresentanza".


certo che esiste ma di cosa si occupa ebay italia srl?

come da visura: RICERCHE E STUDI DI MERCATO, PROMOZIONE DI ATTIVITA' INFORMATICHE E TELEMATICHE, NON SVOLTA IN FORMA DI AGENZIA DI PUBBLICITA'.

Attività principale Ricerche di mercato e sondaggi di opinione

 

quindi NON si occupa di svolgere l'attività imprenditoriale su ebay.it  e NON è nemmeno sotto indagine visto che quelle del fisco italiano sono terminate nel 2012 con la contestazione ad ebay europe ed ebay inc (NON a ebay italia srl) di 77 milioni di euro (iva+imposte +sanzioni da inizio attività) a cui ebay ha proposto un accordo che non è stato accettato e quindi è andata in ricorso

 

contestazione che nasce proprio dall'assenza di normative e da un'interpretazione diversa del concetto  "operare nel  territorio" che  non è per nulla ovvio quando si tratta di  servizi virtuali(commercio e.diretto):  sono loro che operano in italia o siamo noi(acquirenti/venditori) ad andare all'estero  a richiedere/usare quel servizio tramite un mezzo di comunicazione(internet) ?

se telefono in cina per richiedere un servizio virtuale svolto là devono pagare le imposte in italia per quel servizio?

 

da questi problemi è appunto nato il dibattito pluriennale sulla territorialità dei servizi virtuali  che ha portato alla modifica delle norme esistenti e alla creazione di nuove (nonchè a continui  cambiamenti su ebay.it e le varie società che offrono servizi su internet)

 

al momento come si determina, secondo il nostro ordinamento, dove opera un servizio virtuale b2b ?  --> paese server  dove si stipula il contratto - paese domicilio sede del venditore  

 

quindi stanno operando nel nostro territorio italiano? no ma stanno operando in quello europeo e con un dominio italiano che  al momento prevedono  vari obblighi tra cui

- il versamento dell' IVA dove il servizio viene destinato (acquirente finale) 

- il rispetto codice del consumo quindi per b2c deve valere la legislazione del paese dove il servizio viene destinato   

- il rispetto degli obblighi di dominio, per l'it: essere soggetto europeo (privato o società) e accettare le norme italiane 

 

se come affermi la società ebay italia srl fosse sotto indagine e fosse lei a gestire ebay.it   anzitutto sarebbe indicato nel contratto e  nella homepage, poi le fatture sarebbero italiane ed  emesse da lei  e infine sarebbe assurdo che un'indagine fiscale durasse per anni(per legge nn è possibile e non è possibile contestare più di 10 anni)  peraltro senza  che  che le vengano mai  chiusi  uffici/attività o oscurato il sito, ancor più buffo il fatto che  il governo ci   collabori  e faccia  pure affari in insieme vendendo auto blu ...    

 

 

 

 

Messaggio 31 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!

   


" il contratto con chi lo sottoscrivi ? 

"La parte contrattuale di coloro che risiedono all'interno dell'Unione Europea è eBay Europe S.à.r.l., con sede in 22-24  Boulevard Royal L-2449 Lussemburgo""

 

 

Per i servizi di Ebay e quindi del contratto che tu utente stipuli con la stessa Ebay. Non certo per i contratti futuri che tu stipuli con i tuoi acquirenti italiani.  Per quelli, che piaccia o non piaccia (anche per le convenzioni internazionali) vale sempre la legge italiana. E per i venditori italiani anche.


ci sei  finalmente!  Sei tu ad aver tirato in ballo  la compravendita  del bene  venditore-acquirente  che non c'entrano  nulla col discorso  EBAY e  servizio virtuale venduto al venditore professionale 

  


"scelto non a caso per le basse imposizioni fiscali e perchè fino agennaio 2015  era un paese balck list che gli permetteva di violare gli accordi europei.... tra cui quello di comunicare il fatturato verso il paese specifico (e quindi l'obbligo di aprire la partita iva nel paese)"

 

Sbagliato! Ebay Europe continua ad essere una sotietà lussemburghese ma le operatività nelle varie nazioni sono sempre necessarie con società registrate nel territorio altrimenti il sito con desinenza nazionale non si può aprire.


ma quando mai?  clausole per l'apertura di un dominio .IT   può essere aperto da qualisiasi soggetto comunitario (anche da PRIVATI) senza alcuna necessità di partita iva nel paese,  in UK puoi persino aprire attività senza avere partita iva basta che fatturi meno di ~100k euro, e nessuno ti vieta di comprare un dominio italiano per vendere beni  in italia senza partita iva italiana (fino ad un max di ~38k euro)  

 

ebay italia  srl non fa alcuna operatività con quel sito, se così fosse per legge dovrebbero essere indicati nella homepage tutti i suoi dati (art. 2, D.P.R. 404/2001) ed emetterebbero fattura ita per i servizi svolti

mai vista la partita iva di ebay italia srl sull'homepage mai vista una sola fattura di ebay italia per i servizi svolti dal sito

 e son qui dal tempi di ibazar ('99)  vedi tu...

 


Se fosse come dici tu non esisterebbe Ebay Italia, Ebay Germania e tutte le altre che casualmente esistono, 


se una società  fattura 18 miliardi  l'anno attirando cliendi DA tutto il mondo, non pensi che ha tutta la convenienza ad aprire  uno straccio di sede di rappresentanza nei paesi da cui arrivano i suoi guadagni, per fare marketing o analisi di mercato o eventi in quei paesi  per  incrementare il business DA quei paesi?

 

se il louvre apre società in italia che si dedicano a promuovere il museo o mantenere i rapporti con altri musei  significa che tutti i proventi del louvre  devono passare in italia? direi proprio di no, i proventi del louvre resteranno in francia e quelli della società  italiane in italia 

  


proprietà di una holding ben più grossa che si chiama appunto Ebay Europe. 


e secondo te se stipulo un contratto con   eBay Europe S.à.r.l., con sede in 22-24  Boulevard Royal L-2449 Lussemburgo

che  amministra e detiene il sito ebay.it nonchè svolge e offre il servizio virtuale   significa che sto operando con ebay italia srl??? 

 

e se faccio un contratto con UPS signfica che sto operando con Pirelli ?  se ups mi perde i pacchi devo chiamare in causa  pirelli con cui non ho nessun rapporto e che non ha alcuna reponsabilità sul servizio venduto da ups? 

 


Ed è così mica da oggi ma da diversi annetti.


appunto quindi che c'entra ebay italia srl ?  nulla

 


Perché, sai com'é, non esistono nazioni che permettano l'operatività nel proprio territorio in maniera transnazionale ed esentasse (specialmente in Europa, ma nemmeno in America te lo assicuro).


esatto  OPERATIVITA' NEL PROPRIO  TERRITORIO.....   operatività che, per quanto concerne il sito ebay.it,   è svolta da ebay europe e che riguarda servizi virtuali,  per i quali il concetto di territorialità è stato espresso solo quest'anno e solo ai fini iva (da versare nel paese dove il servizio viene venduto)

 

per il resto ebay europe opera in lussemburgo,   non versa tasse in italia,  non emette uno straccio di fattura italiana 

 

ebay italia srl si occupa di altro paga le imposte in italia per ciò che gli compete ..... il sito e il servizio  NON GLI COMPETONO 

 


"appunto lo stato italiano ha pieno potere sulla cessione dei domini .it  ed interviene revocandola quando necessario  ... e qui non c'è nessun motivo valido per cui possa essere revocata, tantomeno possono intervenire col sequestro del sito/server in un altro paese se  lì è  tutto regolare e lo è anche qui per i motivi già spiegati, tanto che ebay ha poi aggiunto anche la legislazione italiana nell'accordo"

 

 

Lo hai appena detto, ha pieno potere e quindi ha pieno diritto e vale la sua legislazione in ogni sua parte. Ed Ebay non "ha aggiunto" la legislazione italiana, è stata letteralmente "obbligata" a farlo.


già perchè è diventato un obbligo del codice del consumo (ebay vende i suoi servizi a tutti non solo ai professionisti ma anche privati) e dei domini, come allo stesso modo è diventato un obbligo versare l'iva nel paese dove il servizio virtuale  viene destinato 

 

il pieno potere dell' Italia è solo sulla concessione del dominio ....per quale motivo dovrebbero revocarlo o oscurare il sito ? 

il dominio è regolarmente registrato da un società europea che accetta il nostro ordinamento e che vende servizi virtuali  dal lussemburgo con server in america 

 

nulla di illegale......per ora  (l'e-commerce si evolve  e anche le leggi...)

 


"già peccato che non lo sto supponendo io.... vedi link precedenti con tutti i riferimenti ai vari regolamenti e normative"
 E invece continuano ad essere tue supposizioni senza nessun tipo di appoggio normativo, nemmeno dai link che citi e quindi non hanno base normativa alcuna.


 ho indicato normative e articoli .... questo conferma che non ha letto per nulla i miei post   

 


Spero che adesso ti sia convinto che la "transnazionalità" e la titolarità estera sono ben altra cosa da quello che credi tu.

E non abbracciano per niente quello che sono le norme che competono alle inserzioni fatte in un sito italiano (a tutti gli effetti e senza dubbio di smentita), da venditori italiani e per utenti italiani.La legge italiana ha pieno diritto, giurisdizione e titolo (ecco perché i truffatori vengono arrestati in Italia. E sarebbero giudicati ed estradati in Italia anche se arrestati all'estero).


forse prima di dare consigli e cercare di convincere le persone dovresti almeno leggere e  comprendere quello che la gente scrive 

...ti sei fatto un film tutto da solo, mischiando i concetti esposti con esempi  non pertinenti e con vecchie/scarse conoscenze sulle società in questione e sulle normative vigenti

Messaggio 32 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!

MI SEMBRA SIA STATO RIMOSSO QUALCOSA, E' POSSIBILE?

Messaggio 33 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!

Chissà perchè allora eBay quando parla di Leggi da rispettare si siferisce esplicitamente e NERO SU BIANCO al Codice del Consumo (ordinamento Italiano) e Codice Civile e come fonte di informazioni suggerisce di contattare "Ministero dell'Economia e delle Finanze all'indirizzo: www.finanze.it e dell'Agenzia delle Entrate all'indirizzo: www.agenziaentrate.it. ":

 

http://pages.ebay.it/areaprofessionale/vendita_distanza.html

 

I VENDITORI PROFESSIONALI AL DETTAGLIO NON POSSONO FARE ASTE né su eBay né altrove.

 

 

 

#stay safe = keep the distance + use the mask + pay only with PayPal
Messaggio 34 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!

Buonasera.. secondo voi ...il venditore professionale, vede gia' le offerte automatiche prima del rilancio????? Mi sa di si....!!!! 

Altrimenti non si spiega perche' ....a fine asta,verificato decine e decine di volte....il prezzo sale di 10 cent in piu'!!!!! Preciso...per i soliti puristi... offerta solo impostata non effettuata!!!!! Ciao a tutti..

Messaggio 35 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!


@scia1550_czkhym ha scritto:

Buonasera.. secondo voi ...il venditore professionale, vede gia' le offerte automatiche prima del rilancio????? Mi sa di si....!!!! 

Altrimenti non si spiega perche' ....a fine asta,verificato decine e decine di volte....il prezzo sale di 10 cent in piu'!!!!! Preciso...per i soliti puristi... offerta solo impostata non effettuata!!!!! Ciao a tutti..


Nessun venditore vede nulla, indipendentemente dal fatto che sia un professionale o un privato.

 

Alcuni hanno solamente sviluppato una "tecnica sopraffina" dovuta ad una esperienza PLURIENNALE in questo tipo di giochetti.

 

Ma RIPETO: i venditori professionali PER LEGGE non possono fare aste, se le fanno sono in pieno contrasto con le norme quindi VANNO EVITATE.

 

Ciao

 

 

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Messaggio 36 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!

ma io  ho comprato un paio di volte tramite asta da un venditore professionale molto affidabile, sempre al di sotto del valore consueto di vendita, come è possibile che lo facciano allora? ignoranza o semplice menefreghismo? 

tra l'altro nel mio ambito di ricerca mi capita spesso di imbattermi in aste.

Messaggio 37 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!


@morpho7676 ha scritto:

 

ignoranza o semplice menefreghismo? 

 


Un mix tra le due?

 

L'ignoranza regna sovrana nell'e-commerce italiano,  basta dare una letta alle condizioni di recesso e garanzia di un lotto più o meno grande di venditori Italiani per scoprire almeno altrettante "versioni" del Codice del Consumo, ciascuna ovviamente adattata al proprio tornaconto.

 

Non credo che si possa solo ascrivere all'ignoranza, che tra l'altro in materia di Leggi è una delle poche scusanti che proprio non regge, credo che ci sia anche parecchia mala fede.

 

Perchè dico che vanno evitate? Semplicemente perchè il rispetto delle Leggi, almeno come enunciazione perchè poi nella pratica purtroppo certe cose puoi scoprirle solo vivendo, è un requisito di scelta essenziale.

 

Ciao

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Messaggio 38 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!

e pensare che quando posso le aste me le vado a cercare, perchè a parte gli sconti è l'unico modo di risparmiare un pò.

bahh non so che dire a 'sto punto. 

 

Messaggio 39 di 65
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Rif.: Aste gonfiate e irregolari.Non se ne puo' piu'!


@morpho7676 ha scritto:

e pensare che quando posso le aste me le vado a cercare, perchè a parte gli sconti è l'unico modo di risparmiare un pò.

bahh non so che dire a 'sto punto. 

 


Hai capito che la Legge le vieta solo ai Venditori professionali e solo se vendono al dettaglio?

 

Non è un divieto generalizzato delle aste, è riferita solo ad una specifica tipologia di venditore.

 

Devo dire che l'asta non si addice nemmeno ai venditori professionali, nel senso che l'asta è per antonomasia una modalità di vendita a realizzo, quindi rischiosa per chi deve invece lavorare con marginalità (leggasi guadagno).

 

Ciao

 

 

 

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Messaggio 40 di 65
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