17-03-2021 21:11 - modificato 17-03-2021 21:14
I gran principi di Poste Italiane dopo avermi consegnato pacchi ridotti in condizioni indegne, ora hanno trovato una ulteriore forma di vessazione sugli utenti dell'e-commerce. L'imposizione di IVA e oneri postali e di sdoganamento anche sui pacchi di infimo valore provenienti dal Regno Unito.
Dopo aver dovuto pagare una cifra inattesa per un pacco arrivato in ritardo dal Galles, in pratica il giorno dopo la chiusura delle frontiere, i solerti addetti su di un pacco di valore inferiore a 21 euro mi hanno applicato oneri doganali pari a 6,33 € e diritti postali pari a 7,50 €. A nulla a quanto pare serve protestare con i prodi ed eccelsi centri reclami di Poste Italiane per cui la matematica è una opinione - La franchigia per disposizione normativa è fissata a 22,00 €. Tra le tante magnifiche azioni riscontrate in questi giorni è da incorniciare il comportamento delle addette ai call center che dovrebbero ricevere reclami, esse quando si avvia una chiamata da un qualsiasi telefono fisso, tentano immediatamente di deviare la conversazione su dispositivo mobile, tacendo che il costo della chiamata al numero 803 160 non sarà a titolo gratuito ma avrà costo di 0,15 € di scatto alla risposta e di 0,60 € per ogni scatto successivo (in pratica, per chi non lo sapesse, si rischia di pagare circa 4 euro solo per ascoltare il risponditore automatico) . Attendo suggerimenti sul da fare , oltre a reclamo (cui non sono avvezzi a rispondere) e uso della mazza di Harley Quinn.
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