Scusatemi, non ho sonno e sono un po' agitato. Mi scuso con coloro che mi troveranno ripetitivo: con quelli che mi hanno gia' letto e che non hanno risposto e non risponderanno, con quelli che mi hanno invece risposto e che mi auguro avranno la bontà di rispondermi di nuovo e con quelli che spero mi risponderanno per la prima volta. Continuo a non avere chiara la mia situazione. Ho fatto un acquisto per euro 65.00, non è una grossa cifra ma nemmeno poi tanto piccola. Il venditore ha spedito da vicino Roma il 3 di marzo. Il pacco e' fermo a Roma dal giorno 11 marzo. Il venditore e' al corrente della situazione, e' collaborativo ma fino a un certo punto, lui i soldi li ha già in tasca, si stupisce di tutto ciò e mi dice che alle Poste gli avrebbero detto di fare reclamo ma non prima di un mese dall'avvenuto invio (3 di marzo). Qualcuno degli esperti del Forum mi ha detto di aprire nei termini che oramai tutti sappiamo controversia prima e reclamo poi ( ho pagato con Paypal). Altri mi dicono che probabilmente non servirebbe a nulla perché il venditore ha dalla sua la tracciabilita', ma altri asseriscono che invece dovrebbe dimostrare, a Paypal, anche l'avvenuta consegna. Come stanno le cose? Vorrei inoltre stimolarvi con una riflessione: se il venditore fosse protetto dalla sola e semplice tracciabilita'' e a Paypal non interessasse la non consegna all'acquirente, come difendersi da eventuali venditori diversamente onesti (sia chiaro che non faccio riferimento alla mia vicenda) che magari con la complicità di qualcuno non inviano niente ma entrano in possesso della tracciabilita' oppure inviano pacco vuoto che poi qualcuno fa sparire? E al contrario, visto che vi sono venditori che accettano di inviare senza tracciabilita', all'acquirente onesto converrebbe di più questa forma di invio, se non ti arriva niente non ci rimetti nulla perché senza tracciabilita' Paypal ti rimborsa. Ma questo converrebbe anche all'acquirente diversamente onesto, si tiene l'oggetto e si fa rimborsare dicendo di non averlo ricevuto tanto il venditore non può dimostrare di avere inviato. Quindi questa protezione Paypal necessita della prova della tracciabilita' più la ricezione dell'oggetto o a loro per lavarsene le mani e quindi non rimborsarti si accontentano della sola prova dell'invio? In questo caso sarebbe lampante che tutelerebbero il solo venditore e non l'
acquirente che ha già tirato fuori i soldi. Al numero verde di Poste non ti dicono niente se non "ci risulta come a lei, guarderemo, ci lasci il numero di telefono, le faremo sapere" niente, niente di niente, un deserto assoluto di informazione, un vero muro di gomma. Grazie per essere arrivati fino a questo punto della lettura, buongiorno.