Mi includo in qst discussione xchè è capitato a me recentemente. Ho acquistato un oggetto del valore di 1620 € da un Venditore Prof. tedesco con 100% positivo.. Mi è arrivato l'oggetto che:
- manca un elemento incluso nel prezzo
- manca un passaporto garanzia
- mancano le istruzioni
L'oggetto pubblicizzato non è oppure è stato "composto" per non far intuire i gravi difetti. Appena aperta la confezione i difetti sono venuti subito alla vista
- un difetto ne comprometterebbe il funzionamento totale (fa filtrare luce)
- il secondo difetto è addirittura "malsano" perchè un elemento si sbriciola e può entrare negli occhi o essere respirato.
Dentro la confezione c'è fattura del solo oggetto inviato (non riporta i tre elementi accessori mancanti) più molta letteratura "buonista" con contatti dei managers, come rinviarlo dopo la richiesta del return label, numeri telefonici "personali", etc.. insomma molta cortina fumogena da un sito tedesco con 20.000 vendite..
Ho fotografato i gravi difetti ed inviati all'email generale del negozio, inviato una mail iin cui specificavo 3 soluzioni:
- restituzione dell'oggetto
- invio all'assistenza uffciale tedesca dell'oggetto e loro pagano il relativo conto
- mi accreditano 700 € del preventivo già fattomi dall'assistenza ufficiale tedesca dell'oggeto e lo riparo io
Per due giorni nessuna email di risposta. Ho chiamato i numeri super sbandierati dei managers (oggi sabato alle 15.00) nessuna risposta, ho chiamato il numero principale del negozio nessfino una risposta nonostante dovessero essere aperti fino alle 16.00 (stesso fuso orario)..
Ora: io ho necessità di questo oggetto per impegni presi di lavoro e per me la soluzione ideale è mandarla all'assistenza ufficialee tedesca e loro pagano il conto.. Fra l'altro fra tedeschi si capiranno bene..Visto che non rispondono al telefono nè alle email ho mandato ulteriore mail con una deadline di lunedi alle ore 20.00: se non ho risposte certe e sicure apro controversia con Paypal..
Fra l'altro loro ammettono anche consegna a mano presso il negozio di Norimberga ma prendere treno e fare scenata in negozio mi sembra passare dalla parte del torto.
Aneddoto: ci ha provato anche un giapponese con un oggetto di 50€ (cinquanta).. Ha fatto finta di cadere dalle nuovle, il nastro adesivo in foto non c'era, ha fatto finta di non capire il mio eccellente inglese.. L'ho dovuto minacciare di fare controversia con Paypal e di portare l'oggetto a Vaduz per mostrare la differena con quanto pubblicizzato e quanto quanto inviato invece..Ha rimborsato dopo 5 giorni l'intero inporto e mi ha lasciato l'oggetto riudicolo che aveva inviato.. Fra al'altro ho amici a Dortmund di un certo tono sociale e una lettera legale a 'sti paraculi russi/tedeschi gliela mando sicuramente..
Cmq, non voglio sbagliare: in questo caso una lista di passi sa compiere.
Grazie.
@misterious_shadow ha scritto:
Le tutele non vengono mai dall'alto ma, come sempre, dalle norme e da se stessi. Non è detto affatto che il venditore sia un personaggio poco ricettivo e che non sia disposto ad aiutare i propri acquirenti in caso di problemi. Può capitare a tutti di vederne e non necessariamente questo dipende dalla volontà di qualuno. Magari è un oggetto nuovo che non funziona, punto e basta.
La soluzione migliore è a mio parere esclusivamente una terza.
Poiché il tuo non è un recesso ma una richiesta di garanzia le norme dicono che hai diritto a rendere l'oggetto affinche venga riparato, sostituito o rimborsato e che l'onere di tutto questo è a carico di chi vende (quindi anche il costo di reso di questo materiale). Un venditore onesto lo sa molto bene ed è sempre disposto a farsi carico dei suoi doveri in questa eventualità.
Per cui, invece di fare antipatiche contestazioni su Paypal che tra le altre cose sono piuttosto danneggianti per i venditori Ebay (vengono contate come difetti per la valutazione di una attività di vendita), la soluzione è aprire il dialogo con chi ha venduto. Informalo della cosa e chiedi la soluzione in base alle norme sulla garanzia. Se lui è disposto, non dovrai fare altro che rendere l'oggetto, raggiungere la soluzione migliore (riparazione, sostituzione o rimborso) in base a come vi siete accordati e rimettere in questo modo a posto le cose.
Se nel bene ti sei fidato di lui ad acquistare, dovresti dare fiducia medesima nel tributargli la capacità di fare il suo mestiere e quindi di risolvere la situazione come dovuto.
In questo modo eviti ritorsioni, cattivi giudizi, controversie e chi più ne ha più ne metta e delle quali non si sente proprio il bisogno. E raggiungi anche il livello di tutela che è dato dai buoni comportamenti di entrambi voi.
Se invece rilevi che la volontà di aiuto non perviene puntuale, non ha risposte chiare e soddisfacenti o peggio non esiste, puoi sempre fare la controversia per la quale hai ben 180 giorni di tempo dalla vendita secondo il regolamento di Paypal e quindi non hai proprio nessuna fretta che incombe. Questa è l'extrema ratio che è la soluzione da evitare sinché possibile e da usare solo in caso di bisogno, ma che comunque esiste ed è una tua forma di tutela.
Mente fredda, nessuna paura e civiltà laddove e finché possibile. Questa è la soluzione del problema e naturalmente la migliore tutela.
Ciao
