Tutto questo non cambia di una virgola la cosa. Il marchio CE non è sui giocattoli ma su una vastissima gamma di oggetti, principalmente quelli che utilizzino fonti di energia per il funzionamento, quelli che abbiano a che fare con composizioni di tipo chimico e quelli che hanno la loro costituzione di materiale che può essere tossico. Ma anche molti altri.
Come ho già cercato di spiegare prima, ma forse non ci sono riuscito, il marchio CE non è una pertinenza della confezione o dell'oggetto. E' una certificazione che fa il produttore o l'importatore.
In sede di ingresso dei materiali chiedono quella a chi li importa nel territorio. Poi, in alcuni casi non infrequenti, li obbligano anche a mettere il marchio sulla confezione in vendita, magari sul celophane (di prodotti così ne ho visti centinaia), ma il fondamento è che la certificazione ed il nome dell'importatore ESISTANO.
La certificazione CE è una certificazione DI SICUREZZA non una autorizzazione alla mera circolazione nel mercato.
Ed è anche perfettamente inutile supporre che questo oggetto possa anche non essere considerato un giocattolo, ma bensì un oggetto di collezionismo, per esempio, tanto la cosa non cambia affatto.
E poi soverrebbe di capire, a quanto pare a tutti gli effetti, che anche se può non essere valutato come un giocattolo (sottolineo il "può"), parrebbe proprio che la dogana questa possibilità non l'abbia affatto utilizzata e l'abbia a tutti gli effetti considerato come tale, per cui le conclusioni mi paiono ovvie.
