Vi chiedo un parere sulla questione, avendo poca conoscenza.
Ho venduto una bicicletta a pedalata assistita usata pochissimo.
L'acquirente l'ha provata, gli è piaciuta e l'ha pagata in contanti.
Da qui, per due settimane ha continuato a telefonarmi con le seguenti motivazioni:
1)la batteria non rimaneva accesa continuativamente...gli ho dovuto spiegare che la pedalata assistita è così, non si tratta di un motorino elettrico...mi chiedo, non poteva informarsi in un negozio o in internet prima dell'acquisto?
2) telefonata per dire che era contentissimo e gli piacqva molto avendo compreso il funzionamento....vabbè....
3)telefonata per chiedere modalità per ircarica (avevo già spiegato tutto di persona, fra l'altro si ricarica come un cellulare...e fornito il manuale d'uso)
4)dopo due settimane dall'inizio dell'utilizza chiama dicendo che la batteria non funziona più, e una serie di telefonate mentre ero in viaggio...non so bene cosa abbia fatto, gli ho detto di riprovare a ricaricare, che era strano, la batteria era perfetta.
4) ulteriori telefonate per dire che dopo aver riprovato non andava e cosa dovevamo fare...
"DOBBIAMO FARE??????" IO HO VENDUTO UN OGGETTO FUNZIONANTE, dopo due settimane lo rompe e chiede a me cosa vogliamo fare????????? Io penso di non avere alcuna responsabilità, sicuramente non voglio riprendermi un oggetto venduto perfetto, ora rotto...gli ho detto chiaramente che non sono un tecnico, magari nel fiaggio ha preso qualche botta e si è rotto qualche collegamento, o che ne so, magari ha ricaricato quando non era totalmente scarica e l'ha rovinata lui visto che si tratta di batteria al piombo e come glia vevo detto deve essere scarica totalmente per ricaricarla...ma poi: che ne so io????POSSO DISINTERESSARMI ALLA COSA E RIFIUTARMI DI INTERVENIRE? GRAZIE PER L'AIUTO.....
