Mi fa pensare a due frasi di un personaggio ormai fuori moda, tale Vladimir Ilic Lenin, frasi che purtroppo non ricordo a memoria ma che cito nel loro senso:
- la prima riguarda la cuoca (nel senso di persona comune) che può essere in grado di dirigere lo stato
- la seconda nella quale affermava di nutrire più rispetto per una casa di tolleranza che per un parlamento borghese.
In ultimo, una mia personale considerazione: reputo Cicciolina molto ma molto meno oscena della maggioranza dei parlamentari della sua generazione e di quelle successive.
Dimenticavo, anche un ricordo divertentissimo di una tribuna politica postelettorale del 1987: Cicciolina si presenta con una rosa nel pugno che le cade in terra e si china, fasciata in un abito aderentissimo,
a raccoglierla. La regia ci offre una impagabile visione delle sue terga e, soprattutto, dello sguardo ammirato e lascivo di Fabio Mussi... (quello dello "zoccolo duro" e forse non solo dello zoccolo) al quale mancava solo una didascalia disneyana tipo "yum, yum".
Ciao Cicciolina, e resta tra noi.