in data 16-10-2014 12:15
Vorrei porre questa domanda a tutti voi, venditori, acquirenti e a ebay. Vorrei una risposta pacata basata sul vivere civile e, soprattutto, sulle leggi vigenti nonché sulle regole di ebay.
1. Ho comprato, e pagato subito tramite paypal, una merce.
2. La merce è stata regolarmente spedita dal negozio.
3. Il vettore si è sbagliato e ha consegnata la mia merce a un altro, in un'altra città , insieme a un pacco a lui destinato spedito dallo stesso nogoziante.
4. Io e il negoziante siamo consapevoli della cose perché lo abbiamo direttamente verificato per mezzo del sito del vettore (SDA).
5. Il negoziante ha i miei soldi, quindi ha affidato a un vettore con cui ha un abbonamento la consegna della merce, consegna sempre da me pagata.
6. Il negoziante non ha la merce ma ha i miei soldi. Il vettore ha i miei soldi per la spedizione. Io non ho più né i soldi, né la merce.
7. E' possibile che sia io che mi debba preoccupare della vicenda in quanto il negoziante sostiene che l'ha regolarmente consegnata a un vettore con cui poi ha lui un contratto?
Grazie per le risposte. In questi tempi di disordini e confusioni è opportuno che si chiariscano bene le regole del gioco altrimenti l'ecommerce in Italia va a farsi friggere. E' opportuno che ebay sia consapevole della delicatezza della materia. Se non ci sono certezze o se queste iniziano a traballare torno a comprare sotto casa... 🙂 saluti a tutti
in data 16-10-2014 15:19
Confermo era il punto 7
7. E' possibile che sia io che mi debba preoccupare della vicenda in quanto il negoziante sostiene che l'ha regolarmente consegnata a un vettore con cui poi ha lui un contratto?
in data 16-10-2014 15:26
Risposta banale: perché è il suo interesse dal momento che non c'è reposnabilità del mittente anche se lui vorrebbe tanto dargliela. Il responsabile è chi sbaglia. E chi è che sbaglia in questo caso?
E' vittima di un disservizio lui come lo è il mittente. Il mittente lo aiuta in tutte le maniere che può e lui si mette a sua volta a disposizione per risolvere.
Il problema, a mio avviso, è l'approccio sbagliato che hanno gli acquirenti: "Ho acquistato ma sbaglia il vettore? Chi se ne frega, ridatemi i miei soldi e poi fatti vostri...." e non è proprio così. I fatti sono di entrambi, anche del destinatario quindi. Si ha pazienza, in questi casi, e si cerca di rimediare aiutandosi a vicenda. A me questo parrebbe il minimo di civiltà necessaria in questi casi.
in data 16-10-2014 15:26
Mamma mia, quanti giudici, quanti avvocati e quanti indovini ...
Chiariamo: Paypal non commette alcune reato, per due motivi: il primo è che si tratta d'una società ed i reati sono in carico solo a persone fisiche; al limite un reato potrebbe commeterlo un imiegato o un responsabile, ma non certo una persona giuridica; il secondo è che PayPal esercita un servizio, previsto dal codice civile (arbitrato) e previsto dalle norme contrattuali accettate dalle parti.
Parliamo seriamente: bisognerebbe poter vedere la bolletta di spedizione: lì si vedrebbe se è indicato l'indirizzo esatto o sbagliato. All'acquirente si può quindi consigliare di cercare di farsi dare una copia di talle bolletta di spedizione (sia al venditore, sia al vettore).
Se ha pagato con PayPal può aprire la controversia. Se l'indirizzo è sbagliato dovrebbe poterla vincere. Se invece l'indirizzo era esatto (avrebbe quindi sbagliato il vettore, estraneo al rapporto con PayPal) allora l'esito si farebbe incerto.
Ancora una cosa: non ho capito se l'acquirente conosca il nome e l'indirizzo del terzo soggetto, quello cui è stata fatta la consegna: in caso affermativa varrebbe la pena di contattare anche questo soggetto.
Un'altra cosa, l'ultima: alla fine di ogni transazione, sempre alla fine, si assegna il feedback.
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Pace e bene a tutti.
in data 16-10-2014 15:37
Green
Quì nessuno si autoelegge giudice,avvocato o quant'altro...si parlava tranquillamente con scambi di opinioni in attesa che il postante tornasse a darci risposte ai Ns dubbi!
Tu hai voluto fare eco alle Ns domande e va' benissimo così come va' altrettanto bene il fatto del rilascio del feeback (nessuno lo aveva però menzionato) facoltativo per ogni transazione ebay.
Ma che tu d'inziativa esprimi giudizi (in premessa parole tue) lo potevi risparmiare senz'altro...pace e bene a te
Mamma mia, quanti giudici, quanti avvocati e quanti indovini ...
Un saluto
in data 16-10-2014 15:39
Sì, greenfeld, tutto bene, ma lo si sta dicendo da molto che se il postante facesse più chiarezza sulle cose si potrebbe anche individuare meglio.
Quello che io direi è invece di non affermare enormità giuridiche, per favore. Che una persona giuridica non possa commettere reati è una tua congettura del tutto personale ma che non trova alcun riscontro nella giurisprudenza. Si chiama "persona" proprio per questo motivo, ovvero perché nel campo giuridico è interpretata come persona che ha titolatrità, proprietà, responsabilità civilistiche ed anche penali. Poi l'atto per il quale una società, che si comporta contro legge, è stato mosso e da chi sono altre questioni. Ma che una persona giuridica ha responsabilità anche di tipo penale è una cosa del tutto pacifica nel nostro oridnamento. Se esistesse una enorme anomalia come quella che dici tu, una società non potrebbe essere condannata per pubblicità ingannevole, per contratti di tipo irregolare, per vessazioni ecc. ecc. E sai meglio di me se non altro perché le apprendi dai giornali, che queste cose succedono con una certa regolarità. E per dimostrare ancora di più questo fatto, ti direi anche che esistono dei precisi casi nei quali, proprio gli amministratori delle società ed i suoi operatori, sono del tutto irresponsabili per atti compiuti per conto di questa se non viene provato il dolo e l'interesse personale. Mentre la società ritenuta responsabile rimane invece colpevole. Ne consegue che una società può benissimo essere chiamata a rispondere di appropriazione indebita, mentre l'operatore che attiva la procedura, ne è del tutto irrsponsabile se agisce su mandato di questa.
Mi dispiace ma è tutto il contrario di quello che dici
in data 16-10-2014 15:48
p.s. mi dimenticavo. L'arbitrato in questo paese lo possono fare solo persone, intendo fisiche, che abbiano certe caratteristiche minime e che, e non per contratto imposto da un terzo, siano di fiducia di entrambi i contendenti. Inoltre l'arbitrato "preventivo" è specificamente bandito dal nostro ordinamento come è bandito qualunque accordo che preveda l'impossibilità di adire al giudizio della magistratura (norma vessatoria quindi nulla). Ne consegue che un arbitro deve avere caratteristiche precise, che non deve essere scelto prima ma solo dopo il fatto e che deve essere approvato specificamente da entrambi con atto volontario. Quindi Paypal non può essere un arbitro di nessun tipo perchè tali giudizi arbitrali sono, i famosi "lodi", anche difficilmente appellabili. ma per esserlo devono essere fatti secondo norma di legge. E paypal di queste norme non ne segue nemmeno una. Neanche questo è esatto quindi, giusto per la chiarezza e perché nessuno si metta in testa grilli e convinzioni che non ci sono.
Nulla di personale contro di te ovviamente , che sbagli in buona fede e che sono sicuro voglia dare il tuo contributo. Ma io andrei un pochino piano a categorizzare la gente con definizioni a qualifiche, perché non credo di averlo fatto mai con te, e gradirei altrettanto trattamento, sempre che sia possibile.
in data 16-10-2014 15:55
Mister
Immagino ti riferissi a green perchè leggo (hai cliccato) risposta per stalguan
in data 16-10-2014 15:56
si chiaro. Ogni tanto non bado al particolare.
in data 16-10-2014 15:58
Però affermare che Paypal sia immune da giudizio e che sia addirittura arbitro, mi pare un pochino esagerato.
in data 16-10-2014 16:03
@misterious_shadow ha scritto:Però affermare che Paypal sia immune da giudizio e che sia addirittura arbitro, mi pare un pochino esagerato.
Non voglio esprimere giudizi...sai...potrei essere a mia volta giudicato