in data 15-09-2012 00:55
Cliente dopo 3 mesi lamenta difetto e dalle foto si sospetta un errato utilizzo dell stesso.
Pretende che gli mandiamo Corriere, che lo cambiamo e che lo rispediamo.
Gli abbiamo proposto inoltro a Sue spese, a nostre spese lo inoltreremo al produttore che valuterà il motivo del difetto e se rientrerà nella garanzia verrà rimborsata anche della prima spedizione....
E' corretto o aspetta al venditore anche il ritiro di oggetto usato e deformato per un provabile surriscaldamento per eccessivo continuo utilizzzo....
in data 15-09-2012 13:57
in data 15-09-2012 19:15
Moria......grazie
Era la risposta che mi aspettavo da una persona equa come dimostri sempre di essere....
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La cliente così mi ha risposto.
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Risposta:
la gratuita' degli interventi di riparazione o sostituzione riguarda sia le spese inerenti la mano d'opera ed i materiali come anche le spese di spedizione del bene. Qui la nostra scheda pratica sulla garanzia legale:
http://sosonline.aduc.it/scheda/garanzia+dei+prodotti+due+anni+carico+venditore_14358.php
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Penso l'abbia ripreso da un intervento recuperato on-line!!!!
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io ho già risposto che:
Lei sta dando per scontato un Difetto di Conformità, che se dovesse essere riconosciuto porterà alla complera riparazione e rimborso anche delle spese da Lei anticipate sulla spedizione, ma per noi, al momento, si tratta di Riparazione in Garanzia, dove le Cause e le Responsabilità non sono ancora state appurate...
mi sono avvalso anch'io di materiale trovato su internet, questo.....
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.Una cosa è il difetto di conformità:
quando la merce è già difettosa, quindi il cliente ha il diritto di ripristino, e le spese sono tutte a carico del venditore.
Altra cosa è la riparazione in garanzia:
entro i termini di legge l'oggetto viene riparato o sostituito gratuitamente dal produttore, ma il cliente deve portarlo o spedirlo al laboratorio di riparazione - ovviamente a sue spese.
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Però mi sembra di aver sentito che sono o stanno cambiando alcune normative...
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in data 17-09-2012 09:59
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.Una cosa è il difetto di conformità:
quando la merce è già difettosa, quindi il cliente ha il diritto di ripristino, e le spese sono tutte a carico del venditore.
Altra cosa è la riparazione in garanzia:
entro i termini di legge l'oggetto viene riparato o sostituito gratuitamente dal produttore, ma il cliente deve portarlo o spedirlo al laboratorio di riparazione - ovviamente a sue spese.
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Francamente non credo che la norma distingua tra le due fattispecie, l'acquirente ha la facoltà di decidere se rivolgersi al venditore (garanzia legale) o al produttore (garanzia commerciale) e questà facoltà è insindacabilmente dell'acquirente.
Se decide per la garanzia legale sta al venditore optare per la soluzione meno onerosa se questa è praticabile, ma la norma non distingue affatto tra Difetto originario (doa o difetto di conformità) e difetto intervenuto in un secondo momento durante l'utilizzo.
Secondo me ricadono entrambi nella fattispecie della Garanzia Legale ed in nessun caso l'acquirente deve sopportare costi,m purchè ovviamente il difetto non sia invece causato da sue azioni volontarie o involontarie.
A questo proposito posto uno stralcio di una delibera AGCM relativa ad un caso specifico attinente a questa discussione:
[...]28. Con parere pervenuto in data 22 febbraio 2011, la suddetta Autorità ha ritenuto che le pratiche commerciali in
esame risultano scorretta ai sensi degli artt. 20, 21, comma 1, lettera g), e 22, del Codice del Consumo, sulla base
delle seguenti considerazioni:
– espressioni come “La garanzia è prestata franco Laboratorio, sono pertanto a carico del cliente i costi per il recapito
ed il ritiro del prodotto dal laboratorio” e “a Vs. carico solo la spedizione al ns. magazzino e il successivo rinvio al costo
massimo di 8.00 Euro” generano nel consumatore l'erroneo convincimento di essere tenuto a sostenere le spese di
spedizione necessarie alla riparazione del prodotto, in contrasto con quanto fissato dalla normativa sopra esposta che prevede espressamente nessuna spesa a carico del consumatore in caso di ripristino della conformità del bene;[...]
Questo non significa che dobbiate prenderla persa in ogni caso e preventivamente, è ovvio che non è questo lo spirito della norma, quindi è lecito da parte vostra saminare il caso e rimborsare solo se il caso rientra in quelli previsti dalla norma stessa.
Anche un difetto "non originario" ma causato dall'incauto uso può essere riparabile, ma non rientrando in garanzia la riparazione dovrà essere pagata dall'acquirente a cui carico saranno anche tutti gli altri costi.
Ciao
in data 17-09-2012 10:01
Mi scuso per l'elevato numero di errori di battitura. Talmente tanti che non vale la pena coreggerli, credo che il senso sia ugualmente chiaro.
😞
in data 19-09-2012 10:32
A conclusione:
L'acquirente ha chiesto il costo del pezzo difettato.
Abbiamo proposto il pezzo scontato del 30% e spedizione a nostro carico.