in data 20-04-2020 10:35
in data 08-05-2020 11:22
@misterious_shadow ha scritto:Scusa Moria ma io l'immagine di Odessa non la vedo e quindi non so a che cosa tu ti stia riferendo.
Però in base a quello che scrive ho risposto e queste attestazioni di spedizione io le ho viste e suppongo che siano le medesime dell'immagine postata. Hanno il nome del destinatario in una lista sequenziale, hanno la tipologia di spedizione ed hanno il costo della spedizione stessa e sono timbrate dalle poste con una data. Solitamente sono autoprodotte da chi spedisce e le poste le timbrano in funzione di ricevuta del denaro percepito. Quindi i dati di mittente e destinatario ci dovrebbero essere.
Ma se mi dici che nell'immagine di odessa non ci sono forse ha messo qualche altra cosa e quindi io non saprei a questo punto.
Certo dovrei vedere l'immagine di odessa per capire se si tratti di qualche cosa d'altro, ma io intendo questo genere di documenti che certamente esistono.
Se le poste non accettano il reclamo la cosa è poco significativa perchè in ogni caso un utente si dovrebbe rivolgere ad un giudice, ovviamente, se un reclamo non viene accettato da colui che poi dovrebbe anche assumersi il carico delle responsabilità della cosa.
Il problema non è l'idoneità o meno della spedizione, che al massimo potrebbe influire sul tipo e sulla quantità del risarcimento da dare o sulla attribuzione di responsabilità, ma bensì sulla carenza del servizio e quindi sulla responsabilità della consegna.
Se il vettore prende in carico un plico di spedizione si suppone che lo debba consegnare e se non lo consegna si suppone che ne sia responsabile e quindi l'automatismo non arriva=colpa del mittente di tanto cara applicazione di Ebay o di Paypal, viene a cadere ed il vettore deve per forza di cose assumersi una responsabilità del mancato servizio.
Poi il concetto della congruità del metodo di spedizione. Siamo border line in molte situazioni. Sai bene che su questo aspetto sono d'accordo con te in ottima parte, però non vi è una copertura assoluta in questo senso per le poste. Una spedizione con lettera è una spedizione che serve a spedire documentazione e non oggetti. Non sono ammessi soldi od oggetti preziosi e conseguentemente nemmeno valori bollati per estensione.
Però sono ammessi "fogli di carta", per esempio ed in alcuni casi anche materiale che ha un valore in sé. Il piego di libri per esempio ammette spedizioni di libri e di altro materiale di editoria e quindi anche di un certo valore, anche se stiamo parlando di una spedizione ordinaria che alla fine risponde alla stessa funzionalità di una spedizione con posta 4 senza ricevuta..
Poi mi sovviene il materiale che comprava la ormai compianta chiaretta, per esempio, le cartoline da collezione. Per questo genere di materiale le poste sono comunque scusate e si possono dire non responsabili o possono dichiarare che la spedizione è inadeguata? Io ho qualche dubbio in merito. ed allora che succede in sostanza?
Può succedere anche che la responsabilità possa essere condivisa ed attribuita ad entrambi gli attori (mittente e vettore), oppure alternativamente ad uno od all'altro ovverosia al vettore se il giudice rileva che la spedizione sia comunque congrua oppure al mittente se il giudice rileva che non sia congrua.
Al vettore certamente se è dimostrato che non assolve al servizio dato per quello che riguarda il servizio da eseguire. Non è una cosa particolarmente "matematica" quindi la sordità del vettore nel volere assumere responsabilità o meno.
E' proprio per questa serie di autentiche realtà dei fatti che il mettersi letteralmente in mezzo a queste cose non gestibili facilmente, a mio avviso è stata una scelta del tutto infelice da parte di Ebay. Perché nei fatti si sono ficcati in mezzo ad un ginepraio.
Certo, forse se la qualità e la varietà dei servizi di spedizione fosse un pochino più ampia anche adattata al fatto che esiste un mercato online che sfrutta le spedizioni postali, se le poste assumessero un pochino più di responsabilità in merito magari mettendo in essere prodotti che altri servizi postali di altre nazioni invece hanno, la cosa forse cambierebbe un pochino probabilmente.
E se questi prodotti fossero più accessibili per prezzo e più precisi per servizio, molte di queste cose non avverrebbero e forse i problemi sarebbero un pochino meno, ma la realtà dei fatti è purtroppo questa.
p.s. Perdona l'ignoranza, ma che cos'è un "gnucco"? Il lavoro non va bene affatto, ma per evitare che tutto vada sott'acqua più di quanto c'è già ho cercato di porre rimedio quanto possibile e mi ci sono letteralmente perso dentro.
io le ho viste e suppongo che siano le medesime dell'immagine postata. Hanno il nome del destinatario in una lista sequenziale, hanno la tipologia di spedizione ed hanno il costo della spedizione stessa e sono timbrate dalle poste con una data. Solitamente sono autoprodotte da chi spedisce e le poste le timbrano in funzione di ricevuta del denaro percepito. Quindi i dati di mittente e destinatario ci dovrebbero essere.
Non e' prorio in questi termini la questione quindi mi permetto di dire che se le poste hanno timbrato una cosa del genere semplicemente hanno fatto male il loro lavoro perche' per regolamento e' una cosa che non si puo' fare ed anzi l' impiegato che ha fatto una cosa del genere rischia di tasca sua oltre al fatto che potrebbe venire richiamato e sanzionato dalle Poste.
Ma la cosa non stupisce piu' di tanto perche' sono al corrente che effettivamente ci sono uffici postali che per semplice faciloneria se non ignoranza o pensando addirittura di far bene continuano a farlo.
Quello e' un documento contabile che si rilascia su richiesta al mittente per l' uso contabile appunto che ritiene piu' opportuno che ne so per es. per fare i conti di fine mese, per l' impiegata che una volta spedito deve rendicontare la spesa al proprio capo una volta rientrata in ufficio ma non un documento che provi alcunche riguardo alla spedizione ma soprattutto che abbia un qualche valore.
Sempre appunto che non si trovi invece l' impiegato disinformato per non dire altro che lo certifichi con un qualche timbro messo adcazzum visto che non e' consentito.
L' inghippo praticamente sta' tutto nella presenza o meno del timbro postale perche' un timbro postale in gergo il cosidetto timbro guller che riporta data e ufficio diventa a tutti gli effetti una certificazione valida.
E' gia' da tempo, e non sicuramente per caso, che le poste stanno conducendo una campagna informativa con tutti gli sportellisti perche' assolutamente non mettano timbri su pezzi di carta solo perche' al mittente fa' specie averlo.
Altrimenti si paga per un servizio che fornisca una ricevuta valida con buona pace di tutti.
In certi uffici allo sportello spedizioni addirittura questi timbri li hanno fatti proprio sparire e l' impiegato che ne avesse bisogno deve chiederlo al proprio referente giustificandone il motivo.
Le Poste essendo una grande realta' spesso possono peccare in fatto di comunicazione ed uniformita' di comportamenti ma questo e' risaputo e comunque non giustifica niente.
in data 08-05-2020 11:56
A parte che spedire pacchi con posta 4 non dovrebbe essere consentito dato che le misure massime di un posta 4 dovrebbero essere se ricordo bene 5 cm di spessore come per le normali corrispondenze per l' interno.
Ma mettiamo pure che sia stato possibile quando si ha a che fare con Poste ci puo' stare di tutto a volte a secondo di dove caschi si potrebbe avere l' impressione di una impresa piu' gestita dalla professionalita' o meno dello sportellista di turno che da regole omogenee.
Non basta consegnare un qualcosa alle poste, una cartolina da Taormina o da Caorle con ciao mamma guarda come mi diverto butta la pasta che domani torno, ma questo qualcosa deve essere dimostrabile con una ricevuta che riporti tutti gli estremi di una spedizione certificata.
in data 08-05-2020 13:53
Può anche darsi che abbiano fatto male il loro lavoro e che l'intento iniziale sia contabile l'ho premesso a mia volta prima. Fatto stà che documenti del genere esistono eccome.
Se l'impiegato, per regolamento interno, che esegue una cosa del genere non sta rispettando il regolamento della propria azienda è coso molto poco importante in casi come questi.
Infatti giustamente dici, che poi magari paga lui il guasto perchè le poste si rivalgono su di lui, dal momento che in presenza di documenti del genere, chiamati in causa, le perdono sistematicamente (l'ho visto succedere, e chi aveva il documento non era un tizio qualunque perché si trattava di una azienda pubblica con una quietanza lunga un centinaio di spedizioni).
Ma il sunto è che, se esiste giustificazione di spedizione, per un giudice quella vale a scaricare la responsabilità di chi spedisce per l'art. 1510. E questo succede, come anche prima ho premesso, perchè l'art. 1510 riguarda non le spedizioni di per se stesse, ma bensì la responsabilità della consegna di un bene. La presenza di una carta del genere, attiva tutto quanto prescritto da detto articolo senza alcuna eccezione.
E penso proprio che sia per questo motivo di questi serrati regolamenti interni postali, che però spesso vengono disattesi.
Un caro saluto.
in data 08-05-2020 17:07
@misterious_shadow ha scritto:Può anche darsi che abbiano fatto male il loro lavoro e che l'intento iniziale sia contabile l'ho premesso a mia volta prima. Fatto stà che documenti del genere esistono eccome.
Se l'impiegato, per regolamento interno, che esegue una cosa del genere non sta rispettando il regolamento della propria azienda è coso molto poco importante in casi come questi.
Infatti giustamente dici, che poi magari paga lui il guasto perchè le poste si rivalgono su di lui, dal momento che in presenza di documenti del genere, chiamati in causa, le perdono sistematicamente (l'ho visto succedere, e chi aveva il documento non era un tizio qualunque perché si trattava di una azienda pubblica con una quietanza lunga un centinaio di spedizioni).
Ma il sunto è che, se esiste giustificazione di spedizione, per un giudice quella vale a scaricare la responsabilità di chi spedisce per l'art. 1510. E questo succede, come anche prima ho premesso, perchè l'art. 1510 riguarda non le spedizioni di per se stesse, ma bensì la responsabilità della consegna di un bene. La presenza di una carta del genere, attiva tutto quanto prescritto da detto articolo senza alcuna eccezione.
E penso proprio che sia per questo motivo di questi serrati regolamenti interni postali, che però spesso vengono disattesi.
Un caro saluto.
Ti percepisco come una persona preparata e che sa di cosa parla e questo mi fa' molto piacere essendo questo settore in particolare tortuoso ed in continua evoluzione
Senza entrare nei dettagli perche' ritengo non sia importante ma sono piu' di 40 anni che ho a che fare con le Poste occupandomi di spedizioni in particolare proprio per passione piu' che per lavoro della serie lo farei anche gratis, pensa che fesso!
Concordo praticamente su tutto e ti confermo che se del caso per un errore dello sportellista Poste rischia di brutto di perdere una cusa e ne ha gia' perse diverse salvo poi rivalersi su chi l' errore lo ha materialmente commesso.
Adesso per provare a dare una info completa in realta' quel modello (Quello con i fogli di colore blu che compilano a mano) e' stato sostituito/integrato proprio recentissimamente con altro di colore bianco che ha praticamente la stessa funzione solo che viene stampato su richiesta del cliente a macchina dalla PDL postazione di lavoro dello sportellista semplicemente inserendo a sistema il codice fiscale o la partita iva del presentatore (Da qui la sua natura fiscale/contabile) a chiusura della operativita' e che ovviamente non presenta nessun timbro ufficiale che non sia il semplice logo di Poste Italiane.
Diventa una semplice ricevuta contabile come dovrebbe essere.
Tutto cio' perche Poste memore delle batoste prese in dibattimento sta provando a metterci una pezza correndo ai ripari.
Solo che una cosa e' provare a metterci una pezza altra cosa e' far si che tutti rispettino lo standard richiesto e come ben dicevi nella tua conclusione i serrati e continui regolamenti e circolari che si susseguono ogni giorno in quel particolare ambiente di lavoro non aiutano di sicuro.
Anche perche' e questo lo posso constatare di persona, spesso si tende fosse anche solo per necessita' contingenti e tempistiche piu' a mettere in risalto circolari ed atteggiamenti che riguardano le transazioni finanziarie dove girano soldoni veri e subito piuttosto che quelle postali.
in data 08-05-2020 18:31
Ma il sunto è che, se esiste giustificazione di spedizione, per un giudice quella vale a scaricare la responsabilità di chi spedisce per l'art. 1510. E questo succede, come anche prima ho premesso, perchè l'art. 1510 riguarda non le spedizioni di per se stesse, ma bensì la responsabilità della consegna di un bene. La presenza di una carta del genere, attiva tutto quanto prescritto da detto articolo senza alcuna eccezione.
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Nel fare il reply ho probabilmente trascurato un punto essenziale e me ne scuso.
Una giustificazione di spedizione ma che riporti mittente destinatari e un timbro postale di certificazione
Il fatto e' che per regolamento alla luce delle nuove normative postali Poste non accetta piu' (O meglio non dovrebbe accettare salvo poi come abbiamo visto rivalersi sul malcapitato di turno perche' alla fine e' sempre causa dell' impiegato che sbaglia) di validare con l' apposizione di un timbro ufficiale di Poste come giustificazione di spedizione distinte di spedizione per lettere ordinarie, la posta4.
Per questo casomai si opta per un altro tipo di servizio che come e' giusto che sia si paga perche' dovrebbe essere impensabile di pretendere di ottenere lo stesso servizio allo stesso prezzo al posto di un altro che quello si offre di piu'.
Giusto sbagliato che sia questo allora potrebbe diventare un altro tipo di problema, la prevalenza della legislazione ordinaria su una normativa privata, che mi pare ragionevole supporre non si possa risolvere ne su un forum di eBay ne ad un qualunque sportello postale ma a sfere piu' alte.
in data 09-05-2020 17:03
@unpeeledbanana ha scritto:
@misterious_shadow ha scritto:Può anche darsi che abbiano fatto male il loro lavoro e che l'intento iniziale sia contabile l'ho premesso a mia volta prima. Fatto stà che documenti del genere esistono eccome.
Se l'impiegato, per regolamento interno, che esegue una cosa del genere non sta rispettando il regolamento della propria azienda è coso molto poco importante in casi come questi.
Infatti giustamente dici, che poi magari paga lui il guasto perchè le poste si rivalgono su di lui, dal momento che in presenza di documenti del genere, chiamati in causa, le perdono sistematicamente (l'ho visto succedere, e chi aveva il documento non era un tizio qualunque perché si trattava di una azienda pubblica con una quietanza lunga un centinaio di spedizioni).
Ma il sunto è che, se esiste giustificazione di spedizione, per un giudice quella vale a scaricare la responsabilità di chi spedisce per l'art. 1510. E questo succede, come anche prima ho premesso, perchè l'art. 1510 riguarda non le spedizioni di per se stesse, ma bensì la responsabilità della consegna di un bene. La presenza di una carta del genere, attiva tutto quanto prescritto da detto articolo senza alcuna eccezione.
E penso proprio che sia per questo motivo di questi serrati regolamenti interni postali, che però spesso vengono disattesi.
Un caro saluto.
Ti percepisco come una persona preparata e che sa di cosa parla e questo mi fa' molto piacere essendo questo settore in particolare tortuoso ed in continua evoluzione
Senza entrare nei dettagli perche' ritengo non sia importante ma sono piu' di 40 anni che ho a che fare con le Poste occupandomi di spedizioni in particolare proprio per passione piu' che per lavoro della serie lo farei anche gratis, pensa che fesso!
Concordo praticamente su tutto e ti confermo che se del caso per un errore dello sportellista Poste rischia di brutto di perdere una cusa e ne ha gia' perse diverse salvo poi rivalersi su chi l' errore lo ha materialmente commesso.
Adesso per provare a dare una info completa in realta' quel modello (Quello con i fogli di colore blu che compilano a mano) e' stato sostituito/integrato proprio recentissimamente con altro di colore bianco che ha praticamente la stessa funzione solo che viene stampato su richiesta del cliente a macchina dalla PDL postazione di lavoro dello sportellista semplicemente inserendo a sistema il codice fiscale o la partita iva del presentatore (Da qui la sua natura fiscale/contabile) a chiusura della operativita' e che ovviamente non presenta nessun timbro ufficiale che non sia il semplice logo di Poste Italiane.
Diventa una semplice ricevuta contabile come dovrebbe essere.
Tutto cio' perche Poste memore delle batoste prese in dibattimento sta provando a metterci una pezza correndo ai ripari.
Solo che una cosa e' provare a metterci una pezza altra cosa e' far si che tutti rispettino lo standard richiesto e come ben dicevi nella tua conclusione i serrati e continui regolamenti e circolari che si susseguono ogni giorno in quel particolare ambiente di lavoro non aiutano di sicuro.
Anche perche' e questo lo posso constatare di persona, spesso si tende fosse anche solo per necessita' contingenti e tempistiche piu' a mettere in risalto circolari ed atteggiamenti che riguardano le transazioni finanziarie dove girano soldoni veri e subito piuttosto che quelle postali.
Beh, sono d'accordo in tutto direi. Io credo che questo fatto sia dovuto molto alla dualità delle Poste Italiane. Di elezione partono come un servizio postale, e quindi di spedizioni e stazioni postali.
Poi però nel tempo sono evolute e diventate qualcos'altro, ovvero una banca. Ed in realtà parrebbe la banca più grande del paese, almeno come numero di correntisti.
La pretesa di poste è che nei suoi sportellisti questa realtà duale conviva. La confusione lavorativa è spesso principe ed a me sembra che oramai coloro che girano in questi sportelli, facendo un pochino entrambe le cose, siano più strutturati come "bancari" piuttosto che come "postali".
Quante volte è successo che gli stessi impiegati dimostrassero di non conoscere affatto la natura dei servizi postali venduti dalla propria azienda? Di non conoscere le normative, le modalità e persino le stesse tipologie....
Per dare banali e brevi esempi, io non sono riuscito molto facilmente a spiegare ad un impiegato postale che doveva raccogliere la mia spedizione, che una Priority internazionale è cosa differente da una Postamail internazionale.
Talvolta mi cadono le braccia quando sento dire testualmente che le spedizioni in piego di libri sono riservate solo ad "editori o librerie", oppure che per loro è vietato prendere allo sportello spedizioni già affrancate con i francobolli.
Insomma, ogni sorta di sciocchezza che galoppa. Non ho dubbi quindi a credere che chi faccia in modo di originare delle autentiche quietanza di spedizione, con valore del tutto legale a quel punto, non sappia quello che stia facendo.
Capita troppo spesso in realtà in questo mestiere postale di9 vedere sciocchezzuole di notevole peso.
in data 09-05-2020 17:24
@unpeeledbanana ha scritto:Ma il sunto è che, se esiste giustificazione di spedizione, per un giudice quella vale a scaricare la responsabilità di chi spedisce per l'art. 1510. E questo succede, come anche prima ho premesso, perchè l'art. 1510 riguarda non le spedizioni di per se stesse, ma bensì la responsabilità della consegna di un bene. La presenza di una carta del genere, attiva tutto quanto prescritto da detto articolo senza alcuna eccezione.
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Nel fare il reply ho probabilmente trascurato un punto essenziale e me ne scuso.
Una giustificazione di spedizione ma che riporti mittente destinatari e un timbro postale di certificazione
Il fatto e' che per regolamento alla luce delle nuove normative postali Poste non accetta piu' (O meglio non dovrebbe accettare salvo poi come abbiamo visto rivalersi sul malcapitato di turno perche' alla fine e' sempre causa dell' impiegato che sbaglia) di validare con l' apposizione di un timbro ufficiale di Poste come giustificazione di spedizione distinte di spedizione per lettere ordinarie, la posta4.
Per questo casomai si opta per un altro tipo di servizio che come e' giusto che sia si paga perche' dovrebbe essere impensabile di pretendere di ottenere lo stesso servizio allo stesso prezzo al posto di un altro che quello si offre di piu'.
Giusto sbagliato che sia questo allora potrebbe diventare un altro tipo di problema, la prevalenza della legislazione ordinaria su una normativa privata, che mi pare ragionevole supporre non si possa risolvere ne su un forum di eBay ne ad un qualunque sportello postale ma a sfere piu' alte.
Sì, naturalmente non si può. Ma bene anche discorrerne. Talvolta è utile anche a chi legge capire che il mondo non ha solo i colori del bianco o del nero di un forum come questo o peggio, delle credenze internettiane.
Talvolta è molto più utile, invece, che sia chiaro che il mondo è, ed è sempre stato, assai pieno di colori e sfumature differenti.
Un forum può essere utile in questo senso, se utilizzato adeguatamente.