Spero che gli amici del forum mi scuseranno se esco un po' dal seminato; in effetti l'argomente del thread (quando fu aperto quasi due anni fa, e quando è stato ripreso di recente) verteva sui controlli della Gdf, ma da filatelico vorrei dire alcune cose utili, anche per evitare fraintendimenti, soprattutto nei confronti di giovani filatelisti "all'inizio".
# 15
"i francobolli da collezione sono sia vecchi che nuovi."
In filatelia la cosa è più ricca e presenta sfaccettature che per l'appassionato sono interessanti, anche molto interessanti.
Il francobollo può essere nuovo, intendendo che non è mai stato incollato su una lettera e tantomeno affrancato. Per francobolli recenti è scontata l'integrità della gommatura; per francobolli antichi e rari la gommatura non integra può deprezzare un francobollo, che comunque conserva in parte il suo interesse e il suo valore.
I francobolli nuovi possono comunque essere "vecchi", se non sono ben conservati, se mancano d'un dentello, se conservano la "linguella" (si usava fin verso metà secolo): è lo stesso discorso già fatto per la gommatura.
I francobolli usati, cioè già affrancati, possono interessare a quei filatelisti che collezionano i "primo giorno d'emissione": francobolli annullati con annullo speciale, spesso applicati su apposite buste "primo giorno". Molto interessanti sono gli annulli di particolari periodi storici; esempio: lettera con un francobollo del regno d'Italia, o emissioni autonome della resistenza, o della RSI, annullati in periodo di repubblica. I francobolli usati più semplici ed immediati erano quelli staccati dalle lettere, come usavano i ragazzini, magari nella speranza, ahimè solitamente disillusa, di ritrovarsi per le mani qualche pezzo di valore.
In ogni caso la filatelia è una passione, nonostante le malcelate proteste delle mogli, nonostante i commenti di sufficienza di tanti.
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Pace e bene a tutti.
