in data 27-10-2013 16:14
Salve a tutti!
Scusate per la domanda forse anche banale, ma cercando in rete vedo che questo argomento contiene troppe parole chiave comuni, e non riesco ad "inquadrare" l'argomento esatto (spero anche di averlo inserito in una giusta categoria!)
Chiedo dunque direttamente.
Ciò non riguarda un mio acquisto, ma solo una curiosità (come si dice: meglio prevenire che curare!) per una probabile vendita..
Mettiamo che un venditore venda un oggetto perfetto.
L'acquirente lo riceve, magari per caso lo danneggia, anche involontariamente (magari non se ne accorge neanche! Ad esempio, un graffietto), e non lo vuole più: chiede indietro i soldi.
Spedisce l'oggetto: questo arriva al venditore che si accorge del danno, anche minimo (che per lui potrebbe essere importante).
DOMANDA:
il venditore può rifiutare il reso e rispedire tutto indietro, con le spese si ritorno a carico dell'acquirente?
Con questo si potrebbe inserire la clausola "restituzione non accettata" nella vendita?
Parliamo di vendita tra privati (oggetti usati, etc.), niente di ufficiale tipo negozi, partite iva, o simili.
Grazie per l'attenzione e buon proseguimento 🙂
in data 28-10-2013 02:35
può garantire qualche "simbolino" o qualche segno esterno sul pacco, che l'acquirente potrebbe far verificare con una semplice fotografia (tipo una scrittura particolare).
con questo non si può imbrogliare! (credo)
anche con la grafologia, volendo al massimo anche far vedere in misure (millimetri) qualche "segno particolare" sul pacco esterno.
Cambiare poi il contenuto del pacco, vorrebbe dire rompere il nastro trasparente sigillato e rendere visibili i segni della rottura e rimessa a posto (per una busta gialla raccomandata, è facilmente visibile la presunta rottura).
questo effettivamente lo potrebbe dimostrare una foto magari fatta dall'acquirente all'atto immediatamente prima dell'apertura del pacco (e magari anche durante).
in data 28-10-2013 07:46
Si può fare tutto per cercare di tutelarsi, ma questi mezzi potrebbero solamente essere usati in un tribunale, con avvocati etc. etc.
Paypal non si rompe la testa più di tanto, se l'acquirente dimostra di aver rispedito l'oggetto non conforme ( per ipotesi mettendoci anche un mattone dentro) verrà rimborsato.
Dura lex sed lex di paypal
in data 28-10-2013 09:19
Ok, ok, grazie mille a tutti per le spiegazioni utilissime ^_^
passo ad una domanda più seria ^_^
Volendo prendere una carta prepagata solo per ricevere i pagamenti, come potrei orientarmi (e/o cercare info) sulle assistenze post-vendita delle varie prepagate?
non so.... devo (mi conviene) aprire un post a parte? 🙂
in data 28-10-2013 12:52
non si posso chiedere ricariche come ricevimento...e' vietato
in data 28-10-2013 14:14
ehm... no, forse non ho formulato bene la domanda.
perchè c'è il circuito visa/mastercard nelle inserzioni per le vendite?
a che serve allora?
effettivamente non mi sono ancora interessata per questo tipo di pagamenti da ricevere, sono ancora in fase di studio.
Dopo vado a dare un'occhiata.....
Sicuramente non ho intenzione di rivevere tramite bnifici o vaglia (forse le spese da sostenere per questi pagamenti costerebbero troppo all'acquirente, anche rispetto all'oggetto usato che metterei in vendita).
Quindi?
Come mi dovrei far pagare?
in data 28-10-2013 17:55
hai una postpay o una carta di credito associata a paypal?
in data 28-10-2013 21:01
@noa223 ha scritto:può garantire qualche "simbolino" o qualche segno esterno sul pacco, che l'acquirente potrebbe far verificare con una semplice fotografia (tipo una scrittura particolare).
con questo non si può imbrogliare! (credo)
anche con la grafologia, volendo al massimo anche far vedere in misure (millimetri) qualche "segno particolare" sul pacco esterno.
Cambiare poi il contenuto del pacco, vorrebbe dire rompere il nastro trasparente sigillato e rendere visibili i segni della rottura e rimessa a posto (per una busta gialla raccomandata, è facilmente visibile la presunta rottura).
questo effettivamente lo potrebbe dimostrare una foto magari fatta dall'acquirente all'atto immediatamente prima dell'apertura del pacco (e magari anche durante).
Non hai capito bene; io avevo scritto:
E chi garantisce che il pacco che spedisci è lo stesso cha hai filmato?
Ovvero, tradotto in italiano: come si potrà dimostrare a paypal che il venditore dopo aver filmato tutte le operazioni di imballaggio non abbia poi spedito un pacco esternamente identico preparato identico ma dal divero contanuto?
in data 28-10-2013 21:03
@noa223 ha scritto:
perchè c'è il circuito visa/mastercard nelle inserzioni per le vendite?
Perchè quelli sono pagamenti con carta di credito e non regali su carte prepagate.
in data 28-10-2013 23:25
La carta prepagata la ho, ed ho anche il Paypal associato (ho già comprato qualcosa su Ebay 🙂 ), ma quella la uso per pagare, non per ricevere ^_^ anche perchè finora non ho venduto nulla (come si evince dalle mie domande neofite HIHIHI)
Quindi mi devo fare proprio una carta di credito normale?
Devo aprire un conto corrente?
Così ho visto sui metodi di pagamento accettati da Ebay....... (ditemi se ho capito male, e cmq mi sa che stiamo andando un po' OT...!)
Per vendere un oggettino di mia proprietà che venderei a circa 12 euro?
Per la dimostrazione dell'autenticità del pacco, dicevo, ci vorrebbe qualche segno non riproducibile, qualche cosa magari scritta e misurata in millimetri (non riproducibile, appunto). Magari anche un sigillo di ceralacca ad esempio (la forma dovrebbe essere unica nel suo genere, quindi anch'essa non riproducibile in maniera perfettamente uguale).
Poi chissà........ e poi perchè dovrebbe avere ragione un acquirente che non dimostra nulla, al contrario di un venditore che dimostra tutto?
Ma allora a legge stiamo messi peggio di quanto pensassi.........! 😮