Non è questione di bello o cattivo tempo. E' questione di volontà. Se uno non vuole vendere, non vuole e basta. Tu puoi fare tutte le proposte che vuoi, sbraittare e tutto quello che vogliamo ma non hai titolo a niente. Perché le norme sono queste. Per vendere e scambiare le proprietà ci vuole la volontà di farlo. E di lì non si esce. Quindi dare un negativo perché uno non vuole vendere e te lo giustifca pure, è semplicemente un atto ingiusto.
Nel nostro caso poi dice di avere smarrito l'oggetto e di non potere proseguire la vendita. Questo è il fatto e lui rinuncia all'incasso e lo dice in tempo per non mettere nella condizione l'acquirente di dovere pagare una cosa che non può ottenere, con rimborsi, discussioni ecc. ecc. La cosa sta così e la transazione non si può fare. Se poi lui per caso ritrova l'oggetto smarrito e lo rimette in vendita dove stà il problema?
Il male è che non si vuole mai prendere atto che una transazione non si può fare quando manca la volontà della controparte. Non si prende semplicemente atto della cosa e si deve spulciare, osservare, sparare .... ma a che serve? Che cosa ce ne torna se mettiamo un negativo per cose talmente ridicole? Ninete. Non serve a nessuno ed in primis a chi lo rilascia. Anzi! Lo può anche mettere nei guai.
E' come dico sempre, prima si dimentica che il negativo esiste e meglio è. E' uno strumento senza senso, squilibrato e pericoloso, delle volte molto più per chi lo rilascia più che per chi lo riceve.
