Io penso che tutta la questione vada inquadrata con una visione molto più ampia, al di là del singolo problema di un animale aggressivo (e ci puo stare, ovvio che sia legittimo difendersi da un cane che aggredisca un bambino) o del fastidio che puo causare lo "struscio" di una medusa facendo un bagno in mare.
Quello che veramente è un problema, e lo è in maniera "universale", è l'impatto dell'uomo sul pianeta, la sua incapacità di vivere quale "componente" di un sistema molto più vasto ed articolato nel quale DEVE rapportarsi con rispetto (DELICATEZZA...) con ogni altra forma di vita, animale, vegetale e verso l'insieme di tutta la natura che " compone la terra".... la prepotenza della specie umana che si sente "autorizzata" dalla sua presunta supremazie ad attingere ad ogni risorsa in maniera indiscriminata seguendo unicamente il proprio benessere (apparente e momentaneo) e profitto.
BIOCENTRISMO
Il termine "biocentrismo" indica una visione naturale dell'Universo di cui l'uomo è una delle innumerevoli parti costituenti. L'uomo perciò è chiamato a vivere e a comportarsi di conseguenza, rispettando tutte le altre forme di vita e vivendo in armonia con loro.
Il termine "antropocentrismo" invece indica una visione dell'Universo di cui l'uomo è il centro, e quindi tutte le altre cose o forme di vita sono a sua disposizione per raggiungere i suoi obbiettivi di sviluppo e di dominio della natura.
La visione antropocentrica è quella tutt'ora dominante in Occidente.
Lentamente però aumenta la percentuale di persone che si rende conto dei limiti dell'antropocentrismo che porta ad una indiscriminata depauperazione delle risorse della natura e ad una vita "artificiale" slegata dall'universo depredato.
E' evidente che il ritmo dello sfruttamento da parte degli uomini delle risorse primarie non potrà essere sostenuto senza esaurire ogni possibilità di vita per le generazioni future.
Il biocentrismo con il passare del tempo diventa non una scelta ma una necessità.
Il dilemma non è tra antropocentrismo e biocentrismo, ma tra biocentrismo e autodistruzione.
Quindi penso che solo prendendone coscienza e partendo da qui faremo il bene dei nostri figli, cercando di invertire la tendenza e consegnandogli una terra ancora vivibile.
Siamo sulla soglia del "non ritorno", e ci stiamo avviando verso l'orlo del baratro, stupidi ed incoscienti, danzando come i bambini che seguivano il pifferraio magico, allettati da quel "benessere" che continuiamo ad inseguire noi "privilegiati e prepotenti" quale unico obbiettivo.
ciao, mary
p.s.: Con l’inizio del nuovo millennio, l'impatto dell’uomo sull’ambiente è sempre più evidente e diffuso. Quasi il 40% della superficie terrestre è ormai adibito ad agricoltura e a pascolo permanente, e metà delle foreste tropicali sono state distrutte o danneggiate. Interi ecosistemi di acqua dolce e salata sono stati profondamente degradati da scarichi chimici, dallo scarico di liquami e da perdite di petrolio. Lo strato di ozono ha subito danni consistenti, e le emissioni di anidride carbonica causano smog e piogge acide e contribuiscono al riscaldamento globale e al cambiamento climatico; e si calcola che ogni ora tre insostituibili specie animali e vegetali si estinguano.
p.p.s.: Il più vasto studio sulla ricchezza personale mai intrapreso indica anche che nel 2000 l’1% degli adulti più ricchi possedeva da solo il 40% della ricchezza mondiale, e che il 10% ne deteneva il l’85%, mentre la metà più povera della popolazione adulta del mondo doveva spartirsi soltanto l’1%

OGNI PERSONA è UN ABISSO - VENGONO LE VERTIGINI A GUARDARCI DENTRO.