in data 01-10-2010 12:27
E' stato aperto un gruppo nel settore casa sugli animali.
Mi sembra interessante.
in data 14-09-2013 14:02
Certaines personnes mangent les chats ...
Certaines personnes mangent les chiens ...
D'autres se nourrissent d'insectes ...
Certaines personnes mangent que des légumes...
Tout juste une question de différentes cultures!
Différentes traditions...
La normalité qui l'établit?
Je mange du fromage de chèvre ...Devrais peut-être victime de discrimination?
Là,il se nourrit,de ce que nous avons à disposition...
in data 14-09-2013 14:33
Questo non lo metto in dubbio, ma sono le modalità con cui si alleva e si abbatte un'animale per cibarsene
che fa la differenza.....sia da noi che da loro.
Gli animali a volte non riesco a capire se sono quelli dentro o quelli fuori dalle gabbie.
in data 14-09-2013 16:50
Les élevages intensifs occidentaux ...Engraissement forcé, les poulets de la ferme de la batterie,élevage intensif de poissons etc.etc.?
...Ne sont pas une des méthodes douteuses ... ... ...?
...Abattoirs à chaîne ... Ne sont pas discutables?
...Alimentation animale forcé ... NON?
Nous ne devons pas regarder les autres, quand nous ne sommes pas meilleurs qu'eux (moralement) !
in data 14-09-2013 17:44
Io guardo tutti, non faccio differenza tra oriente o occidente, guardo l'uomo.
Personalmente mi da fastidio anche uccidere le formiche che ti infestano la casa.
in data 14-09-2013 22:03
@doute-et-la-peur
"... una questione di differenti culture
differenti tradizioni
la normalità chi la stabilisce?"
vero, le tradizioni culturali di ogni popolo vanno rispettate ... teoricamente.
se però analizzi il concetto dal punto di vista di Cultura e Civilizzazione, "la cultura si presenta come un sistema di simboli con capacità di adattamento" ..... " la cultura, anche se entro certi limiti, cambia costantemente. Il fatto che la cultura cambi può essere la conseguenza della formazione di nuove cose, così come avviene al momento del contatto con un’altra cultura" ....
"Gli studiosi moderni ritengono che non si deve analizzare un elemento della cultura come elemento a sé stante, ma solo nell'ambito più ampio dei rapporti tra le varie culture"....
il discorso è ovviamente lunghissimo e complesso, ho estrapolato poche righe per sottolineare che la cultura di un popolo COMUNQUE progredisce e si confronta con quella di altri popoli, da questo processo dovrebbe derivarne una CRESCITA, pur nel rispetto delle singole tradizioni.
SE PRESCINDI DA QUESTO PROCESSO allora tutto è lecito e va rispettato come tradizione di un popolo, è giusta l'infibulazione e le mutilazioni genitali delle bambine nei paesi africani perchè fa parte della loro cultura, è giusto che le donne siano costrette a portare il burka, che siano vendute come mercanzia, date in sposa ancora bambine a uomini di 40anni e più, lapidate se adultere... tutto questo è nella loro tradizione, quindi cultura?
Io credo che la cultura vada di pari passo col progresso del pensiero dell'uomo e con la conoscenza.
Quindi condivido totalmente il disgusto per quello che fanno i popoli asiatici a cani e gatti, ed a tutti gli altri animali
Detto questo concordo che noi occidentali non siamo tanto meglio, la gran parte degli "amanti degli animali" inorridiscono per il cane e il gatto ma non arrivano a vedere oltre, l'olocausto che noi imponiamo lecitamente a tutti gli altri animali, come se un agnello non provasse la stessa sofferenza, o un vitellino od un coniglio, o qualunque altro essere vivente che mettete sulle vostre tavole.
Non mi venite a raccontare che da noi è tutto "più pulito", palle, sono solo palle che ci beviamo per non vedere e non sapere, sarà sicuramente meno peggio delle foto riportate da Daniele ma la sostanza non cambia, negli allevamenti gli animali tutti vengono privati di ogni dignità di vita ed usati come cose con ogni mezzo e senza nessuna etica, e la morte non è mai indolore.
ora vi offro questo, era per un appuntamento ormai passato ma resta attuale ed inquietante... buona visione.
http://www.youtube.com/watch?v=vtQ_eCmNyos
p.s.: questa non è la Cina, ma la civilissima Svizzera...
Petizione contro le concerie scoperte in Svizzera che vendono pelle di gatto
in data 15-09-2013 14:38
(Traditions)...Pourquoi doivent être respectés "théoriquement" ? Qui sommes-nous afin de déterminer qui est civilisé ou pas?
C'est juste une question de point de vue ... Si vous apparteniez à leur culture, il serait normal.
Pour eux et pour leur culture, nous sommes ceux "étrange"...Je ne dis pas que c'est un alibi,
mais je ne peux pas juger négativement ou positivement ce qu'ils font! (éthiquement et moralement)
Je suppose que la chose est réciproque de leur part.
Voilà pour du sujet discussion "des animaux" !
A l'argument que vous avez fait plus tard, je ne pense pas que nous puissions faire face à un problème similaire sur un forum ...
La complexité est telle et implique les choses sont au-delà de notre compréhension rationnelle!
Vain de vouloir d'en discuter objectivement, quand existent dans la même affaire, la religion, la tradition et les pratiques culturelles différentes des nôtres...Devrait être "non partisane" ... Afin de mieux comprendre et de ne pas juger!
Aussi, je crois (à mon avis) tout à fait impropre la juxtaposition entre les deux cas ...Trop de préjugés, ne conduirait pas à une conclusion équilibrée!
Et voici un vrai plaisir extrema animalistic!
People for the Ethical Treatment of Animals
in data 18-09-2013 19:22
Premesso che "i soliti concetti" solo perché sono i soliti sono evidentemente accertati e non nascono dal nulla, mi pare che nel tuo entusiasmo ti stia distraendo un attimo:
il mare, l'aria e la terra, in ossequio al tuo pensiero, appartengono agli animali, dei quali fino a prova contraria e chi più chi meno, facciamo parte. Non mi risulta che ci siano ZTL per alcune specie. La medusa che ha la sfortuna di incontrarmi, come tu dici, non credo abbia il diritto di sovranità sul territorio: non è casa sua, ma di tutti e la sua reazione, commisurata al suo sistema nervoso, è di aggressione. Se mi vuoi dire che ha più diritti di me di stare in acqua, sarei propenso a pensare che con lo stesso metro di misura che proponi, attraversando la savana non dovresti reagire alle attenzioni di una splendida leonessa a pieno diritto nel suo ambiente, in cerca di cibo, che avesse la sfortuna di inconrare te.
Difformemente da quanto tu ti periti di estremizzare per cieca partigianeria, quando vado al mare non mi propongo di menare fendenti a tuttte le meduse in circolazione, esattamente immagino come tu non intendi uscire di casa a caccia di rotweiler, ma non esiterei ad elimirare quella che vedessi addosso alla mia bimba.
Ciò non ostante l'interrogativo del perché possa essere legittimo sterminare i ratti e non le meduse, escludendo i soliti concetti, rimane aperto e irrisolto.
Erigersi a paladini degli animali fino ad arrogarsi il dirittto di critica e di violenza (vedansi animalisti cento per cento) verso terzi, dovrebbe essere una filosofia, non un compiacimento selettivo, se no è come amare i bambini, basta che non siano di colore. ( si chiama razzismo ed è il primogenito dell'ipocrisia).
Tornando alla medusa, probabilmente non le sparerei, non ho il porto d'armi e sono un animale umano, non un animalista.
ad majora
in data 20-09-2013 19:49
La sofferenza degli animali è silenziosa e tutti hanno altro da fare.
in data 26-09-2013 14:34
"mbhe... che avete da guardare...? INVIDIOSI eeeh... certo voi non avete qualcosa di così bello da mettervi per l'inverno! "
(così parlò la civetta delle nevi )
in data 26-09-2013 15:45
No no !! non è invidia. Si guardava solo se era un capo firmato !!!