vi dico che penso io del comunismo, mi astengo circa un parere diretto alla politica in generale. io sono astratto, la mia missione, per cui la natura mi progettò non contempla io debba preoccuparmi dei limiti e mali che affliggono gli uomini.
La composizione della mia materia che mi genera è più atta alla creazione dei miei bisogni interiori che poi espongo a mezzo di strumenti quali protesi, allungamento che rende fruibile i miei bisogni interiori anche a chi volesse giovarsene. dovrei scrivere un romanzo dove narrerrei di come ogni individuo deve essere prima di tutto libero anche fosse schiavo! mi occorrerebbero più parole delle già molte parole che ora userò eccezionalmente per esprimere il mio parere a chi acclama ideologie deformantii della realistica natura e richiesta umana!
il comunismo inteso nella forma teorica e retorica, di cui hanno redatto una moltitudine di orrendi tomi, è un'incongruenza aliena per cui menzogna.
Inapplicabile senza violenza da parte di eserciti umani a cui è stato tolta capacità di moto cerebrale proprio, ad altri esseri umani ancora sani. che per richiesta di natura innata ricercano una forma di libertà, perlomeno interiore se non è possibile quella materiale nella sua completezza . si vuole cambiare la natura umana? e chi è il comunismo? l'universo? mavaff..
per essere liberi anche solo per immaginario, gli uomini hanno da essere esenti dall'omologazione in un tutt'uno dove le personalità singole vengono inevitabilmente escluse, a favore di un'esercito di ebeti in tute funeree richiamati da sirene. come nella preistoria, il capo, soffiava nel corno animale per radunare la sua tribù, con la differenza che costui era almeno sciamano o re, dotato di fascino e presunti poteri ultraterreni. qui, la chiamata sarebbe quella dello stato.. ristretta cerchia di eletti a menti sublimi che non si mescolerà mai al popolo lobotomizzato. esigono adorazione, come fossero possessori del giusto assoluto per tutti, senza essere divini, ma solo folli e deturpatori dello spirito umano. rappresentati dalle strutture che ingloberebbero la massa prodruttrice. Il comunismo non contempla l'interiorità umana e sentimenti, ma solo l'operato che gli uomini possono svolgere per erigere una società dove i fabbisogni materiali siano garantiti a tutti.
E' un'aberazione, una forma del tutto materialistica, una macchina mostruosa senza sangue che escluderebbe le richieste interiori degli uomini perchè non dirette a collettività di schiavi che dovrebbero rappresentare la perfezione dell'insieme,società di zombie!
L'italia è un paese ricco per sua natura, non è l'arida russia e deve rivolgere attenzione ad altre forme. remote da impostazioni totalitariste. qualsiasi manufatto è stato eretto da parte dei comunisti ove si sarebbe creato lavoro; è uno scempio dove poveri sciagurati si recarono a prestare la loro opera di cui nemmeno ne conoscevano il senso, pensando sarebbero stati bene per sempre. dopo i primi entusiasmi si è rivelato nella sua reale occultata natura: una disfatta.
Ignari, che mentre producevano, altri chiudevano battenti, hanno distrutto una moltitudine di lavoro. commercio in piccolo, artigianato, pesca, agricoltura privata, piccole imprese di tradizione, turismo, alberghi, bar, spiagge, cinema all'aperto, gelaterie, alberghi....idee bocciate ancor prima di essere vagliate.
Genova, la ricordo da bambino...viva! ora morta! Genova rossa!
le fabbriche che vi hanno eretto in mezzo alla città periferica, tra capolavori di palazzi e storia antica. ora smesse, fallite, stanno li come mostruosi giganti di metallo arruginito in cui il vento attraversandone gli squarci sulla lamiera, ulula di disperazione!
Ieri ero con mia figlia su una banchina...
" Selene, vedi proprio qui, quando ero ragazzino venivo al mare, c'erano sale da ballo cinematografi all'aperto, stranieri...c'era da divertirsi che non puoi immaginarti...nessuno in questa parte di Genova era povero"
" ma dai papà, non è possibile! qui c'era il mareeeeee? ma come poteva esserci il mare, la spiaggia e tutto quello che dici?"
" sì 30 anni fa..."
Poi mi sono lasciato scappare " maledetti! mi avete rubato anche i ricordi...maledetti comunisti!...
" mia figlia: " eh!?..."
" no, niente...pensavo...andiamo va,che stiamo a fare qui"
lo stato deve essere una forma ove i cittadini si recano a richiedere e non a subire pretese, ed indicazioni sul proprio ruolo a cui poi sarà impossibile sottrarsi! il comunismo, sarebbe la forma più apoteotica di capitalismo. Capitalismo dello stato!
in quanto agli egizi e altre civiltà...non so dove sono state apprese tali nozioni, sono completamente errate! come tutte le divulgazioni comuniste.
Le società erano fondate sugli dei e i loro rappresentati nelle vesti di umani come divinità in terra governavano. poi esistevano una serie di gradi fino agli schiavi che erano i più, a generare la massa.
in gran parte sraridacati dai loro luoghi di origine anche distanti dall'egitto e messi a lavorare fino a schiattare! nonostante ciò, alcuni, riuscivano a fare carriera,,,non gli era vietato, ma difficile. Di sicuro non avevano accesso alle proprietà private dei faraoni e tutta la corte. non può esser stata una civiltà comunista e lo testimoniano le loro opere, l'idea comusita circa l'espressione, ha altri parametri e non avrebbero mai costruito piramidi, vista la loro realistica inutilità, più dirette alla spiritualità ed arte.
magari alla massa di quegli schiavi, il comunismo lo si potrebbe comparare a differenza di allora,questi odierni, non avrebbero la minima possibilità di uscirne, resterebbero tali fino alla morte
dopo di ciò io mi autoescludo da questa discussione...
vi ho fatto dono del mio parere, di regola schivo qualsiasi luogo ove si parla di politica.
ciao Riccardo
