in data 16-05-2014 14:14
bn giorno, scusae ma a seguito della mia poca dimestichezza avevo postato la mia richiesta erroneamente come risposta ad altro utente: me ne scuso, e ripeto il mio messaggio.
Grazie
Buon giorno. scusate, mi "allego" alle varie vostre comunicaizoni per chiedervi gentilmente assistenza , sicuramente più esperti di me.
Ho acquistato un articolo su Ebay, un ricambio non originale venduto come compatibile per la mia vespa ma che tale non lo era. Pagato con Paypal, trasporto gratis, incluso nel prezzo d’offerta.
Il venditore -che insisteva sulla compatibilità del pezzo venduto- a sostegno di quanto da lui asserito mi ha dato il contatto del costruttore del ricambio che, da me contattato, mi ha confermato che il pezzo poteva essere compatibile solo se fosse stato presente un determinato codice sul libretto di circolazione, diversamente no. Tale codice non era presente, ed il venditore questo particolare non lo ha mai dichiarato nel pubblicizzare l’articolo.
Fatto presente al venditore, ha consentito al reso, purché nello stesso imballo e condizioni di arrivo. Ciò ho fatto, utilizzando sia la stessa confezione che trasportatore e pagando io il reso.
Ricevuto il pezzo, il venditore ha fatto solo un parziale riaccredito, dicendo che il ricambio gli era stato reso danneggiato, si è trattenuto non solo le spese di trasporto -anche se all’andata erano gratuite- ma anche le commissioni Ebay che -a suo dire gli erano state trattenute alla fonte- e che quindi non poteva restituirmele.
Ho contestato tutto, chiedendo che mi rendesse il totale pagato a lui e che le commissioni non erano problema mio, visto che avevo ottemperato a quanto da lui richiesto: eventuali danni poi non erano a me imputabili, dato che ho spedito il pezzo così come lo avevo ricevuto.
Allora ho aperto una contestazione su payal, perchè il venditore ha reclamizzato e venduto un pezzo come ricambio compatibile quando non lo era , e per essersi trattenuto dei soldi indebitamente.
Da parte sua il venditore non ammette l’errore e si rifiuta di pagarmi il saldo dicendo che mi ha già pagato ciò che mi spettava e che se tramuto la contestazione in reclamo lui dovrà presentare le foto del pezzo e che quindi rischio che mi venga trattenuta l’intera cifra da me pagata, facendomi in pratica capire che mi ha pagato solo per salvaguardare il buon nome della sua attività ma che non mi sarebbe spettato nulla.
Francamente mi sento doppiamente frodata, ma prima di decidermi a tramutare la contestazione in reclamo, ascolterei volentieri qualche suggerimento di chi fra voi magari si è trovato in una situazione analoga.
Il mio puntiglio è solo per una questione di principio, e non per paura di perdere i 70 euro che mi è costato il pezzo. Che mi potete dire? Vi ringrazio
in data 16-05-2014 19:12
in data 19-05-2014 09:20